Pubblicato il 27/05/2012 09:36:25
Tre poesie legate a imitazione degli antichi
1.
(He Xun)
Casa mia è posta ai piedi di monti verdi. Mi piace salire sopra quei monti verdi; Ma sui monti verdi non ci posso salire: Come ci salgo mi viene la malinconia.
2.
(Fan Yun)
Dentro lo scrigno ho uno specchio lucente. Mi piace far riflettere la luce in quello specchio lucente; Ma nello specchio lucente non posso far riflettere nulla: Come faccio riflettere provo il crepacuore.
3.
(Liu Xiaochuo)
Da giovane ho conosciuto la musica delle corde del qin di avorio. Amo sentire il suono delle corde del qin di avorio; Ma le corde del qin di avorio non le posso sentire: Come le sento mi si bagnano i cordoni del berretto. (a cura di Antonio di Biasio, http://www.filidaquilone.it/num003debiasio.html) *La quartina breve della poesia cinese, genere che è durato due millenni, è una composizione di quattro versi di cinque sillabe ciascuno, dove ogni sillaba è un ideogramma, cioè un'idea (una parola, insomma). Ha delle regole molto precise, con l'alternanza di accenti (la lingua cinese ha gli accenti divisi in quattro "toni") tra un verso e l'altro, con la presenza di rime, con la contrapposizione di concetti (per esempio se un verso parla del "fuori", l'altro verso deve parlare del "dentro"; se un verso parla di "andare", l'altro verso deve parlare di "venire", e così via). Con un sapiente gioco anche nella scelta visiva degli ideogrammi (è questo il motivo per il quale la poesia cinese piace anche ai giapponesi che vedono solo l'ideogramma, ne condividono il significato, ma ne perdono la pronuncia e la stessa lunghezza sillabica).
Fan Yun (451-503) Di nome faceva Yanlong, era originario di Wuyin, un villaggio nel sud (a nord dell'attuale distretto di Qinyang, provincia di Henan). In qualità di funzionario della dinastia Qi del sud giunse a ricoprire la carica di prefetto di Guangzhou. Quando (502) subentrò la dinastia Liang del sud, divenne presidente del Ministero della funzione pubblica.
Xe Xun (?-518) Di nome faceva Zhongyan, era originario di Tonghaitan (a ovest dell'attuale distretto di Tancheng, provincia di Shandong). A otto anni già sapeva scrivere poesie. All'età di vent'anni circa ottenne il titolo di xiucai ("valente scrittore"). Era di umili origini. Fece carriera nell'epoca di regno denominata Tianjian (502-519) dell'imperatore Wudi della dinastia Liang del sud
Liu Xiaochuo (481-539) Di nome faceva Ran, di soprannome Ashi, era originario di Gucheng (l'attuale Xuzhou, provincia di Jiangsu). Ebbe importanti cariche pubbliche.
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