Pubblicato il 16/09/2012 16:31:02
Ho strappato carta e tagliato la luce immaginato la tua voce di un giorno qualsiasi. Ormai comunico nei respiri che viaggiano nell’aria. Mentre osservo la mia gioia passeggiare nel pomeriggio di un giardino senza paura. Di tutto questo mondo non ho bisogno che del movimento costante e assassino. Che scioglie le bende al tempo e riempie i bicchieri d’estate. Un punto d’ arrivo, un filo d’aria il cuore di un discorso a Se. Che chiude parole e sguardi in uno dei tanti ombrelli che aspetta di essere rubato.
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