Pubblicato il 15/09/2012 19:23:35
Quale mai il gesto, quale la misura - restituire un tempo ininterrotto, essere noi respiro di un respiro - o da finestre scorgere uno squarcio dove la luce è immobile cascata - essere vivi a ogni istante, chiodi conficcati nell’anima sottile?
Così, sfogliando un libro dalla fine - lettori di una storia senza trama - essere noi col Re nella foresta , paggi chiaroveggenti aver vissuto già veglia delle armi e investitura - sapergli il giglio rosso sulla tunica fiorito dalla freccia che la insemina - e dirgli conducendolo per mano: “ Sire ritorniamo, altro è il sentiero, ma presto! Prima che si faccia buio”.
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