Da venerdì 4 a martedì 8 dicembre al Palazzo dei Congressi all'Eur a Roma, si svolge la Fiera della Piccola e Media Editoria.
Presenti quest'anno numerosissimi espositori vecchi e nuovi fra cui molti giovani imprenditori della carta stampata e nuove proposte web. Fra questi Manni Editore vi aspetta allo stand E12 con le sue presentazioni:
Domenica 6 ore 18 - Sala Turchese
Giuseppe Feyles, presenta 'La classe scomparsa'- racconti Con l'autore intervengono Antonio Banfi e Filippo La Porta
“L’ispettore scolastico entrò nell’Istituto alle otto in punto. La porta d’ingresso era spalancata. Percorse il corridoio lucido senza incontrare anima viva, ma aveva la sensazione che qualcuno lo spiasse di nascosto.” In quella scuola tutto è rarefatto: non c’è il preside, non ci sono gli insegnanti, non gli alunni né alcuna loro traccia. C’è soltanto padre Albino, che consegna all’ispettore Germinario un pacco di fogli battuti a macchina: trenta racconti brevi, a volte leggeri, a volte seri, altre surreali. Attraverso di essi, inquieto, turbato, incantato, Germinario tenta di svelare il segreto di quella scuola. ebook disponibile
Lunedì 7 ore 13 - Sala Smeraldo
Loris Campetti, presenta 'Non ho l'età'. Perdere il lavoro a 50 anni. Introduzione di Rossana Rossana.
Cosa significa trovarsi a 50 anni senza un lavoro perché delocalizzano la fabbrica, o tagliano il personale, o l’azienda fallisce? Come si sopravvive se si è troppo giovani per la pensione e troppo vecchi per riuscire a ricollocarsi, con i figli ancora a scuola e un mutuo da pagare? Loris Campetti scrive un reportage viaggiando per l’Italia e raccogliendo nove storie emblematiche di una generazione di lavoratori dimenticati, invisibili: c’è la Ottana in Sardegna e l'amianto di Avellino, la Merloni di Fabriano e l’Eutelia di Roma, ci sono le storie di una grafica e di un direttore di teatro toscani, le coop rosse emiliane, gli indiani del Reggiano, c’è l'occhialeria del Veneto. Ci sono, soprattutto, delle donne e degli uomini: ognuno racconta la propria storia, e Campetti ne spiega il contesto territoriale e lavorativo. Scrive l'autore: “Via via che prendevo appunti nel mio block notes mi sono rafforzato nell’idea antica della centralità del lavoro nella vita delle persone, perché quando il lavoro viene meno non è dell’assistenza che si va in cerca, bensì della dignità. Cioè del lavoro. Un lavoro irrobustito dai diritti, per non tornare alla schiavitù, come ci ricorda un’indiana del Punjab arrivata nella Pianura padana per mettere etichette alle nostre t-shirt griffate, mungere le nostre mucche e strigliare i nostri cavalli." Con l'autore ci saranno Paolo Griseri, Glora Salvatori (ex Eutelia) e Vauro. ebook disponibile
Lunedì 7 ore 17 - Sala Corallo
Giovanna Nosarti con 'Soffriggono allegramente i fiaschetti' - poesia.
La cucina, che nel momento dell’attività è disordine di piatti, pasticcio di odori, fastidio di suoni, si trasforma in un veicolo dorato, armonico e profumato che ci porta lontano. E’ un treno magico che va al sud, verso il sole ardente di Puglia, il verde dei boschi, i vicoli bianchi, il mare turchino. Queste poesie sono una festa per il palato, una sinfonia variopinta per la mente, un frullato di tenerezza, ricordi e amore. Presenta Cinzia Tani.
'Soffriggono allegramente i fiaschetti' è un incantato, ludico itinerario poetico sui cibi, un ricettario di cucina in versi condotto con maestria e sottile ironia. E’ un piccolo manuale che istruisce e rasserena dagli affanni quotidiani con pillole di saggezza culinaria e naturale, con una ragionata e spontanea esposizione di sentimenti e intuizioni.
Lidia Menapace presenta 'Canta il merlo sul frumento' Il romanzo della mia vita.
"Aver ripercorso senza rigore, ma addirittura a capriccio il tratto della mia vita fino a qui a me ha fatto pensare quanto sia stata fortunata a nascere quando e dove nacqui, sì da poter partecipare nel corso di una sola vita alla Resistenza, al Sessantotto, alla crisi del capitalismo."
Questo libro è un'autobiografia: Lidia Menapace racconta la sua lunga vita, che ha attraversato il fascismo, la prima e la seconda Repubblica, le stagioni delle lotte operaie e i movimenti studenteschi, il femminismo, le mobilitazioni pacifiste e per l’ambiente. E' un romanzo di formazione: è la vicenda di una ragazza che cresce nel ventennio fascista, in una famiglia progressista e laica, e che per spontanea necessità interiore diviene antifascista e partigiana; e per tutta la vita proietterà i suoi modelli etici nell’impegno pubblico culturale e sociale.
E' un romanzo della storia d'Italia: Lidia Menapace è stata impegnata nei movimenti cattolici progressisti, dirigente della Democrazia Cristiana (prima donna assessora alla Provincia di Bolzano), ha vissuto la diaspora della sinistra DC; docente all'Università Cattolica di Milano, fu allontanata per la sua dichiarazione di marxismo; ha partecipato alla nascita del quotidiano “il manifesto” e vi ha collaborato a lungo; nel 2006 è stata eletta senatrice con Rifondazione Comunista (indicata come presidente della Commissione Difesa, non fu eletta per le sue posizioni pacifiste), e dal 2011 è nel Comitato nazionale ANPI. ebook disponibile
Velia Sacchi presenta 'Io non sto a guardare' memorie di una partigiana femminista a cura di Rosangela Pesenti.
L’autobiografia di una partigiana che racconta la “Resistenza taciuta” e il ruolo trascurato e rimosso delle donne nella società italiana, dalla lotta di Liberazione ai giorni nostri. Velia Sacchi nasce a Bergamo nel 1921. Nel 1943, sposata e madre di una bimba di due anni, entra nella Resistenza occupandosi di propaganda antifascista e trasferimento di perseguitati in Svizzera. Fortunosamente rilasciata dopo un arresto, passa alla clandestinità, lavora a “l’Unità” e fonda l’Associazione femminile per la pace e la libertà, che alla fine della guerra confluisce nell’UDI, Unione Donne Italiane. Muore nel 2015. In questa autobiografia, che recupera anche pagine di diario, foto, documenti e alcune immagini (tra cui carte di identità false e la scheda del CNL), c'è il racconto in presa diretta di una vita che legge i grandi e piccoli eventi della storia sempre dal punto di vista della donna. Dalla lotta di Liberazione, quando oltre al ruolo di staffetta, di accudimento, di coraggio quotidiano, la presenza femminile favorisce la diffusione di sentimenti, atteggiamenti, di quella rivolta morale che costituisce l’humus emotivo della Resistenza. E di questa la Sacchi racconta senza alcuna retorica anche le problematicità e i punti critici “di genere”: l’emarginazione dai posti di comando, le idee sessiste dei dirigenti e dei compagni di lotta, la violenza gratuita...
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