:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Prosa/Narrativa
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 1227 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Wed Nov 6 19:27:35 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Non mi chiamo Mario

di Maria Teresa Morini
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti i testi in prosa dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 29/09/2012 14:07:36

Ci siamo lasciati con Gina. È la terza morosa con cui non funziona. Mi sono chiesto se non dipenda da me, questa incapacità a mantenere a lungo una relazione. Direi di no, non dipende del tutto da me. Gina mi piaceva e molto, anche. Ne ero preso, ma alla fine il suo carattere mutevole mi aveva stancato. In questo non era diversa dalla altre donne che ho avuto. Sino ad oggi tre, diciamo quelle vere che mi hanno davvero coinvolto. Solo la Ines era sempre serena e solare. Incontrarla e stare con lei era sempre piacevole, mai problematico. Con la Ines mi rilassavo proprio. Non era una cima, scuole ne aveva fatte poche, però aveva quel tal modo di appoggiarsi e di stringersi a me, che mi riscaldava il sangue. La Ines l'ho lasciata per noia. Dopo un primo periodo in cui non pensavamo altro che a fare l'amore in qualsiasi posto possibile, mi accorsi che con lei non riuscivo a parlare di nulla e mi cominciava a filare discorsi vuoti, colmi di abiti, villaggi turistici e cene con la sua famiglia. Stop. In un primo tempo pensai pure di tenermi la Ines solo per le sue belle coscie, ma non sono il tipo d'uomo che utilizza una donna alla lunga. Quindi con la Ines finì in modo rapido.
Con le altre, invece, prima o poi appariva questo problema del carattere. È vero che a me piacciono le donne determinate. Anche avere un contraddittorio è importante. Non voglio la donna che mi dica sempre sì sì. E in amore un po' di battaglia ci vuole. Mi ricordo la Rossana! Disfare il letto era diventato un rito. Ma poi quando la prendevo si acquietava e affrettava il respiro come fosse un animale catturato. Tuttavia un carattere forte è a rischio, altissimo rischio di liti. E non si può sempre stare a rintuzzare. La polemica mi stanca e le donne sembrano non smettere mai, quando ingranano la marcia.
Per non parlare della gelosia! La Doris era tremenda, dopo un mese l'avevo salutata. Se mentre ero con lei ricevevo un messaggino, apriti cielo! Se al cinema appoggiavo l'occhio sulla vicina, ma solo così, di sguincio, musi per tutta la serata. E non aveva nessun motivo, ma davvero nessuno. Io se mi metto con una, sto con lei al cento per cento... non sono proprio attratto da altre. Oddio se passa una bella gnocca posso anche apprezzare, ma così ... tra me e me. Che poi certe donne a me mi intimoriscono pure. Troppo convinte di essere irresistibili, il che mi spegne ogni velleità. So già in partenza che farei brutta figura. Le tipe così le evito. Sono solo innamorate di se stesse e vogliono il maschio adorante. Sono quelle che in amore " si concedono", ti fanno quasi un piacere. Manca poco che dopo aver fatto l'amore si accendano una sigaretta e ti fumino in faccia, pensando alla prossima partita di caccia.
Invece chi ho sempre rimpianto è stata la Marta. Una bellezza particolare, forse irregolare. Ma occhi molto eloquenti. Intelligente, estroversa... mi trascinava in giro per i suoi luoghi culturali sperando mi piacesse. No, non mi piaceva. Non sono mai stato un intellettuale, le mostre artistiche mi stufano. Mai capito nulla di quadri. Preferisco la natura, andare al mare, in montagna, stravaccarmi su di un prato e baciare la morosa. A parte ciò, la Marta era di una vivacità incontenibile, sempre con mille cose da fare. E poi è stata la sola ad avermi baciato, la prima volta, di sua iniziativa. Un bacio lungo da lasciarmi senza fiato. Nemmeno mi aveva abbracciato.
Quando si staccò , io ero quasi tramortito, mi disse : " Scusami Mario, ma mi piaci proprio tanto".
Il fatto è che non mi chiamo Mario.

 


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Maria Teresa Morini, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Maria Teresa Morini, nella sezione Narrativa, ha pubblicato anche:

:: Venezia in ottobre (Pubblicato il 08/10/2012 15:11:45 - visite: 1071) »

:: Quando un giudice è solo (Pubblicato il 01/10/2012 16:11:29 - visite: 1011) »

:: Barbagia (Pubblicato il 28/09/2012 13:30:26 - visite: 1161) »

:: Schizofrenia (Pubblicato il 27/05/2012 22:32:38 - visite: 1316) »