Pubblicato il 21/04/2012 09:39:06
Ciò permette un ritratto in versi scanditi a 15 anni
Mantiene un leggero accento ‘marziano’ dall’età delle frasi isolate. Non abbraccia più per disarmare. Ciò gradualmente gli permette dell’affetto. Non gli permette la misura. La sofferenza è assoluta, stridente, e lo fa correre a velocità forsennata tra le porte che sbattono. Gli piacciono i cyborg. Il loro taciturno potere, con la sua cadenza. Ciò lo fa ancora correre per la casa, solo nel buio, parlottando e ridendo. Riesce a leggere di terreni, popolazioni e della Nuova Zelanda. Con argomenti neutri è un analfabeta. Arnold Schwarzenegger è un attore. Non è un vero cyborg, giusto babbo? Vive su quaranta acri, con animali e alberi, era solito disegnarli continuamente. Conosce la carta dei terreni fertili sulla terra, e sa disegnarla a mano libera. Sa mentire solo con un grido di panico Scusascusa,nonl’hofattoio! evitando conflitti con gli altri e con se stesso. Quando scappava lo faceva quasi sempre per andare dal fruttivendolo ad adorare la frutta ammonticchiata. Il suo paese preferito era l’Ucraina: è quasi del tutto un grande terreno fertile. Ridacchiando, si arrampicava sul fosco psichiatra freudiano che ci diceva che l’autismo è un prodotto di genitori ‘frigorifero’. Alla richiesta di sorridere, si stampava in faccia un ampio sorriso. Ciò gli proibì a lungo i documentari: erano film per adulti. Se loro (cioè, lui) sono cattivi la polizia li porta all’ospedale. Talvolta disegnava la fattoria tra risaie a terrazzo cinesi o balinesi. Quando fuggiva creava tumulto al posto di polizia giocando a velocità tripla rispetto agli adulti. Solo i cartoni animati erano adatti. Chi ha incastrato Roger Rabbit poi autorizzò anche il resto. Prendeva le frasi a lui rivolte come degli insegnamenti, ripetendole. Quando adorava la frutta, urlava come fosse avvelenata se gliela si dava da mangiare. Una prima conversazione a parola unica: aero – sì! aereo, giusto bimbo! – aero. Non ha dimenticato nulla e si ricorda la precisa qualità delle esperienze. Ciò richiede delle regole: rubare è comportarsi molto male, come uccidere? Conta a prima vista, senza fissare lo sguardo. E non si è mai perso. Quando mangiava solo noci e frutta secca, usava parole solo in caso di emergenza. Conosce tutte le varietà di volatili e le contee dell’Irlanda. Aveva iniziato a parlare, poi tornò al balbettio, poi al silenzio. Ciò lo allontanò dal linguaggio per anni. Quando ti prendeva la mano, era per usarla come uno strumento multi-funzione. È il terrore degli specchi, così rende lode a quelli che trova distruggendoli. Ciò ancora non gli permette la frutta fresca o il succo d’arancia con i pezzetti dentro. Nuotava di notte nel laghetto a metà inverno. Mancavano le regole sul freddo. Era atterrito dai tuoni e alla fine quasi per dare una spiegazione gridava Ciò-arrabbiato! Ciò permette un ritratto in versi scanditi a 15 anni
Tostava il pane con un uovo rotto all’interno. Gli scambi di conoscenze sui terreni si chiamano discorsi di terra. Vive nell’oggettività. Fui certo che la paresi di Bell avrebbe lasciato il mio viso solo quando lui disse che aveva iniziato a farlo. Non dire parola! a otto anni vietò la parola ‘autistico’ in sua presenza. Domande scherzose sulle amichette gli causano un’aria terrorizzata e e la chiusura delle orecchie. Qualche volta mette la fattoria al centro di un Midwest americano tutto arato. Contatto d’occhio, mamma! è la vera richiesta d’attenzione. Ma occhio al contatto dell’io. È equo e gentile, solo di rado un po’ geloso. Fu un sollievo quando arrivò il più piccolo. Ondeggia, rotola, cammina per chilometri. Per molti anni non ha messo in moto il braccio sinistro correndo. Devo farmi furbo! guardando con terrore dentro gli anni. Devo farmi furbo!
(vedi sito http://www.angsaonlus.org/veneto/imparare_poesia.html)
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