Pubblicato il 17/04/2012 08:08:49
Vi sono momenti che smaniano, o che non stanno fermi che scendono le scale, e risalgono, e girano per le stanze a trottola o col capo in giù cadono, sanguinano e portano i segni degli ematomi sul volto, sulle braccia, e altri morti che sono venuti meno
nel loro letto, e intorno i parenti, gl'infermieri o chi aveva unto la fronte con l'Olio, parevano tranquilli sino a quel momento... e altri con le labbra fuori, dentro fuori, dentro senza lo spegnimento della fiammella, senza un soffio che è una prova antica di morte come il fiato sullo specchio, con altri medici e cure, vecchie erbe macerate e peste, e triture di minerali, e anche perle - E chi ha respirato tra i soffocamenti, annegamenti nel catarro con aspiratori e gorgoglianti, e intorno è tutto l'orrore per i figli, e per il marito e la sua bellezza che turba ancora la memoria - piccoli, selvaggi, dico i baci giovani, - dico il terreno amore. Oh, grandi acacie fiorite.
(tratta da "Almanacco dello specchio", Mondadori, 2011)
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Loredana Savelli, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|