Pubblicato il 20/03/2012 10:12:07
Elab. da "Quattro quartetti" in "Il Sermone Del Fuoco' ed. Corriere della Sera.
I
Il tempo presente e il tempo passato sono forse entrambi presenti nel tempo futuro, e il tempo futuro è contenuto nel tempo passato. Se tutti il tempo è eternamente presente tutto il tempo è irrimedimibile. Quanto avrebbe potuto essere è un'astrazione che rimane una possibilità perpetua solo in un mondo di ipotesi. Quanto avrebbe potuto essere stato e quanto è stato convergono a un unico fine, che è sempre presente. Passi risuonano nella memoria lungo il passaggio che non abbiamo percorso verso la porta che non abbiamo aperto. Sul roseto. Le mie parole risuonano così, nella vostra mente. Ma a quale scopo disturbando la polvere in un vaso di petali di rosa Io non saprei...
II ... Il tempo passato e il tempo futuro ammettono appena una coscienza limitata. Essere coscienti è non essere nel tempo eppure solo nel tempo può l'attimo battuto dalla pioggia. Può l'attimo essere ricordato; intrecciato a passato e futuro solo attraverso il tempo può essere sconfitto il tempo.
III
Questo è un luogo di disaffezione il tempo prima e il tempo dopo in una luce fioca: né la luce del giorno che investe le forme di immobilità lucida e trasforma l'ombra in bellezza transitoria suggerendo permanenza con lenta rotazione. Né l'oscurità che purifica l'anima svuotando il senso con la privazione lavando l'affetto delle cose temporali. Né pienezza né vuoto. Solo un tremolio su facce affaticate e angustiate dal tempo distratte per distrazione dalla distrazione piene di fantasia e vuote di senso. Tumida apatia senza concentrazione uomini e carta straccia, mulinanti nel vento freddo che soffia prima e dopo il tempo, vento che entra ed esce da polmoni malsani. ... Non qui l'oscurità, in questo mondo sussurrante. Si scenda oltre, si scenda solo nel mondo della solitudine perpetua, mondo non mondo, ma ciò che non è mondo, oscurità interiore, privazione e destituzione di ogni possesso, essiccazione del mondo del senso, evacuazione del mondo della fantasia, inoperattività del mondo dello spirito. Questa è una via, e l'altra è uguale, non in movimento ma astensione dal movimento; mentre il mondo muove appetente, sulle sue vie metalliche di tempo passato e tempo futuro.
IV
Le parole si muovono, la musica si muove solo nel tempo, ma ciò che è solo vivo può solo morire. le parole, dopo il discorso, si estendono nel silenzio. Solo attraverso la forma, la trama, parole e musica possono raggiungere l'immobilità, come un vaso cinese continua pepetuamente a muoversi nella sua immobilità. Non l'immobilità del violino, finché la nota dura, non solo questo, ma la consistenza, o diciamo che la fine precede l'inizio, e che fine e inizio erano sempre lì, prima dell'inizio e dopo la fine. E tutto è sempre adesso. le parole soffrono, si crepano, a volte si spezzano, sotto il peso, sotto la tensione, inciampano, scivolano, periscono, decadono per imprecisione, non stanno al loro posto, non stanno ferme. Voci stridule con rimproveri, derisioni, o soltanto chiacchiere, le assalgono costantemente. ... Il dettaglio della trama è movimento, presto ora, qui, ora, sempre... ridicolo il triste tempo vuoto che si stende prima e dopo.
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