Pubblicato il 13/03/2012 08:09:37
Spaventevoli selve, e i vènti che le curvano, che le sradicano, e che erodono rocce. Ma nulla infrange l'ordine - perché nell'aritmetica del caso è calcolata anche la fantasia, che è intemperante. Come l'acqua che straripa ma da lei siamo noi eccetera. Ogni corpo poi sparisce, non il germe. Che è un aspetto di lunga durata nei tiepidi animali e in quelli freddi, per il momento. E antichi aspetti sono le fantasmagorie delle giovani aurore e le luci e la psiche e quelle chimiche che ci fanno sentire i colori. Posto che l'opera rimandi al costruttore. Ma il caso non è per caso. Allora quando studiamo il floema, o il circolo anatomico dell'homo, che Boezio e Vesalio investigarono nell'unica sapienza, sveliamo i modi della costruzione e siamo una parola partecipe. Che testimonia. Nati per questo. Tutto poi sparirà, persino la morte, questa morte, e altro sarà il nuovo, col male e col bene, che forse è un contrasto apparente.
(tratta da "Almanacco 2010-2011", Mondadori 2011, pag. 39)
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