Pubblicato il 15/08/2015 17:10:38
copia di un messaggio inviato al sindaco di Pienza e alla redazione di alcuni giornali:
Sono assolutamente scandalizzata che si siano usati la piazza Pio II e il cortile del Palazzo Piccolomini per la mostra Il dono dell'armonia! Quello che avete è il dono della disarmonia! Esporre delle sculture così monumentali in un ambiente così delicato come la piazza progettata da Pio II insieme col suo architetto Rossellino, dove l'armonia (quella vera!) sgorga da sottilissimi calcoli matematici e ogni minimo dettaglio è curato, significa infliggere un terribile sfregio all'arte e alla storia. Non c'erano altri posti dove collocare quelle ingombranti sculture? Non si potevano mettere nel parco pubblico? E quegli orribili fiori di plastica e la donna nuda sull'altalena nello splendido cortile di Palazzo Piccolomini! Ma non avete senso del bello? La mostra oltretutto è di lunga durata. Un turista si muove magari dall'America per vedere Pienza e sarà l'unica volta che la vedrà nella sua vita e deve vederla così deturpata? Non può neanche scattare una foto all'immortale facciata del duomo senza che sia sconciata da una gigantesca testa bronzea che non c'entra niente! Mi stavo veramente per sentire male al pensiero che ci sia gente così insensibile alla bellezza da compiere un simile scempio nel parco della Val d'Orcia e nel cuore della Toscana, una regione di solito così attenta al suo territorio e alle sue bellezze. Silvia Rizzo Prof. emerita dell'Università di Roma La Sapienza e studiosa di letteratura rinascimentale.
messaggio inviato a "La stampa"
Voglio segnalare un utilizzo distorto di un bene culturale patrimonio dell'umanità nella civilissima Toscana, così attenta di solito a paesaggio e arte. Dal 6 giugno è in corso a Pienza una mostra dell'artista Helga Vockenhuber intitolata Il dono dell'armonia, che si chiuderà solo il 30 agosto prossimo. La cosa incredibile è che le gigantesche sculture bronzee dell'artista sono state collocate nientemeno che nella piazza di fronte all'immortale facciata del Rossellino e nell'altrettanto straordinario cortile di Palazzo Piccolomini con effetto devastante per la fragile bellezza delle architetture rinascimentali. Bellezza che deriva da armonie (queste sì) calcolate in tutti i particolari e che l'esposizione suddetta disarmonizza totalmente dissacrandole. Ho pensato a tutti i turisti che si saranno mossi da paesi lontani per vedere Pienza e l'avranno vista così sconciata e forse non la rivedranno mai un'altra volta nel suo reale aspetto.
Silvia Rizzo Prof. emerito di Filologia medievale e umanistica nell'Università di Roma "La Sapienza" Dalla presentazione on-line della mostra seleziono questa perla: "Il progetto della mostra Il Dono dell’Armonia, curata da Giuseppe Cordoni e con il coordinamento generale di Patrizia Cerri, si fonda sull’idea di un dialogo tra la scultura e l’architettura che la circonda." Ma davvero può esistere al mondo gente così arrogante e insensibile da pensare di mettere qualcosa di estraneo e dissonante a 'dialogare' con le immortali architetture della città di Pio II? Potete trovare un video su youtube sotto silvia8591
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