Pubblicato il 22/01/2016 07:53:27
"L’UOMO CHE NON RIUSCIVA A MORIRE"
Teatro del Lido di Ostia: Incontro, presentazione libro Domenica 24 gennaio ore 16 | presentazione libro di Tony Laudadio presenta Paula Pau con la presenza dell’autore. (ingresso gratuito)
Info: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00 teatriincomune@zetema.it
Questo libro è per chi tiene sul comodino Una breve storia del tempo di Stephen Hawking e le poesie di Caproni, per chi vorrebbe lasciare tutto e partire per il Nepal, e per chi vorrebbe l’olfatto di un elefante per sentire tutti i profumi del mondo.
“Una voce che è stata un Io, racconta la sua storia. Racconta come doveva morire. Terminano le pagine, ma la vita prosegue contro la morte. Perché morire stanca e ciò che dovrebbe essere la fine si ripresenta di nuovo come inizio. Oscuro.” Gian Luca Favetto All’inizio si presenta come un raffreddore, forse un’allergia. Ma poi la malattia entra nella vita del protagonista travolgendone il ritmo e il respiro. Lui la combatte con ogni mezzo, con la voglia di vivere e di curarsi e con le armi della lucidità e dell’ironia che gli sono consuete. E capisce che a volte è il malato stesso a doversi prendere cura dei suoi cari e non viceversa. In questo romanzo, Tony Laudadio ci conduce come sempre sul filo del realismo e del tragico quotidiano. Ma spingendosi nel paradosso della vita che non ha mai fine, ci porta in un luogo diverso, spesso disabitato dai libri, dove la commozione è semplicemente quella della vita vera.
'L’uomo che non riusciva a morire' è pubblicato per NN all’interno della collana ViceVersa. Tony Laudadio formatosi alla Bottega di Gassman, è attore di teatro e di cinema (Risi, Mo- retti, Sorrentino) ed è autore di testi teatrali e di opere letterarie. I suoi romanzi, Esco (2012) e Come un chiodo nel muro (2013) sono editi da Bompiani.
http://www.nneditore.it/
Indice: Songbook de “L’uomo che non riusciva a morire” di Tony Laudadio All’inizio si presenta come un raffreddore, forse un’allergia. Ma poi la malattia entra nella vita del protagonista travolgendone il ritmo e il respiro. Lui la combatte con ogni mezzo, con la voglia di vivere e di curarsi e con le armi della lucidità e dell’ironia che gli sono consuete. E capisce che a volte è il malato stesso a doversi prendere cura dei suoi cari e non viceversa. In questo romanzo, Tony Laudadio ci conduce come sempre sul filo del realismo e del tragico quotidiano. Ma spingendosi nel paradosso della vita che non ha mai fine, ci porta in un luogo diverso, spesso disabitato dai libri, dove la commozione è semplicemente quella della vita vera. “Una voce che è stata un Io, racconta la sua storia. Racconta come doveva morire. Terminano le pagine, ma la vita prosegue contro la morte. Perché morire stanca e ciò che dovrebbe essere la fine si ripresenta di nuovo come inizio. Oscuro”. Gian Luca Favetto Questo libro è per chi tiene sul comodino Una breve storia del tempo di Stephen Hawking e le poesie di Caproni, per chi vorrebbe lasciare tutto e partire per il Nepal, e per chi vorrebbe l’olfatto di un elefante per sentire tutti i profumi del mondo.
Songbook de L’uomo che non riusciva a morire di Tony Laudadio In un libro ci si può imbattere in due tipi di musica: una, esplicita, citata per evocare un ricordo o un avvenimento, ascoltata da uno dei personaggi intenzionalmente o per caso; e un’altra, sotterranea, nascosta, che emerge evocata dalle vicende, dalle atmosfere, dagli ambienti o dalla scrittura stessa. Ed è proprio da queste colonne sonore, normalmente silenziose e nascoste tra le pagine di un libro, che nasce Songbook. Danilo Di Termini
“L’uomo che non riusciva a morire” La Malattia. Come affrontare in musica un tema così scabroso? Laudadio nel suo libro lo fa senza indugi, entra a gambe unite; così ho deciso di seguirlo senza tentennamenti, inutile girarci intorno, il tema è quella, affrontiamolo, proviamolo a sconfiggerlo, a conviverci, anche a costo di interrompere l’ascolto.
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