:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Proposta_Poesia
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 1669 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Thu Nov 21 04:54:16 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

I fiori

di Aldo Palazzeschi 

Proposta di Carla de Falco »

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 2 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 14/02/2012 20:59:16

Non so perchè quella sera,
fossero i troppi profumi del banchetto...
irrequietezza della primavera...
un' indefinita pesantezza
mi gravava sul petto,
un vuoto infinito mi sentivo nel cuore...
ero stanco, avvilito, di malumore.
Non so perchè, io non avea mangiato,
e pure sentendomi sazio come un re
digiuno ero come un mendico,
chi sa perchè?
Non avvevo preso parte
alle allegre risate,
ai parlar consueti
degli amici gai o lieti,
tutto m' era sembrato sconcio,
tutto m' era parso osceno,
non per un senso vano di moralità,
che in me non c' è,
e nessuno s' era curato di me,
chi sa...
O la sconcezza era in me...
o c'era l' ultimo avanzo della purità.
M' era, chi sa perchè,
sembrata quella sera
terribilmente pesa
la gamba
che la buona vicina di destra
teneva sulla mia
fino dalla minestra.
E in fondo...
non era che una vecchia usanza,
vecchia quanto il mondo.
La vicina di sinistra,
chi sa perchè,
non mi aveva assestato che un colpetto
alla fine del pranzo, al caffè;
e ficcatomi in bocca mezzo confetto
s'era voltata in là,
quasi volendo dire:
"ah!, ci sei anche te".
 
Quando tutti si furno alzati,
e si furono sparpagliati
negli angoli, pei vani delle finestre,
sui divani
di qualche romito salottino,
io, non visto, scivolai nel giardino
per prendere un pò d' aria.
E subito mi parve d' essere liberato,
la freschezza dell' aria
irruppe nel mio petto
risolutamente,
e il mio petto si sentì sollevato
dalla vaga e ignota pena
dopo i molti profumi della cena.
Bella sera luminosa!
Fresca, di primavera.
Pura e serena.
Milioni di stelle
sembravano sorridere amorose
dal firmamento
quasi un' immane cupola d' argento.
Come mi sentivo contento!
Ampie, robuste piante
dall' ombre generose,
sotto voi passeggiare,
sotto la vostra sana protezione
obliare,
ritrovare i nostri pensieri più cari,
sognare casti ideali,
sperare, sperare,
dimenticare tutti i mali del mondo,
degli uomini, 
peccati e debolezze, miserie, viltà,
tutte le nefandezze;
tra voi fiori sorridere,
tra i vostri profumi soavi,
angelica carezza di frescura,
esseri pura della natura.
Oh! com' è bello
sentirsi libero cittadino
solo,
nel cuore di un giardino.
-Zz...Zz
-Che c' è?
-Zz...Zz...
-Chi è?
M' avvicinai donde veniva il segnale,
all' angolo del viale
una rosa voluminosa
si spampanava sulle spalle
in maniera scandalosa il décolleté.
-Non dico mica a te.
Fo cenno a quel gruppo di bocciuoli
che son sulla spalliera,
ma non vale la pena.
Magri affari stasera,
questi bravi figliuoli
non sono in vena.
-Ma tu chi sei? Che fai?
-Bella, sono una rosa,
non m' hai ancora veduta?
Sono una rosa e faccio la prostituta.
-Te?
-Io, sì, che male c' è?
-Una rosa!
-Una rosa, perchè?
All' angolo del viale
aspetto per guadagnarmi il pane,
fo qualcosa di male?
-Oh!
-Che diavolo ti piglia?
Credi che sien migliori,
i fiori,
in seno alla famiglia?
Voltati, dietro a te,
lo vedi quel cespuglio
di quattro personcine,
due grandi e due bambine?
Due rose e due bocciuoli?
Sono il padre, la madre, coi figlioli.
Se la intendono...e bene,
tra fratello e sorella,
il padre se la fa colla figliola,
la madre col figliolo...
Che cara famigliola!
E' ancor miglior partito
farsi pagar l' amore
a ore,
che farsi maltrattare
da un porco di marito.
Quell' oca dell' ortensia,
senza nessun costrutto,
fa sì finir tutto
da quel coglione del girasole.
Vedi quei due garofani
al canto della strada?
Come sono eleganti!
Campano alle spalle delle loro amanti
che fanno la puttana
come me.
-Oh! Oh!
- Oh! ciel che casi strani,
due garofani ruffiani.
E lo vedi quel giglio,
lì, al ceppo di quel tiglio?
Che arietta ingenua e casta!
Ah! Ah! Lo vedi? E' un pederasta.
-No! No! Non più! Basta
-Mio caro, e ci posso far qualcosa
io,
se il giglio è pederasta,
se puttana è la rosa?
-Anche voi!
-Che maraviglia!
Lesbica è la vaniglia.
E il narciso, quello specchio di candore,
si masturba quando è in petto alle signore.
-Anche voi!
Candidi, azzurri, rosei,
vellutati, profumati fiori...
-E la violaciocca,
fa certi lavoretti con la bocca...
-Nell' ora sì fugace che v' è data...
-E la medesima violetta,
beghina d' ogni fiore?
fa lunghe processioni di devozione
al Signore,
poi...all' ombra dell' erbetta,
vedessi cosa mostra al ciclamino...
povero lilli,
è la più gran vergogna
corrompere un bambino
-misero pasto delle passioni.
Levai la testa al cielo
per trovare un respiro,
mi sembrò dalle stelle pungermi
malefici bisbigli,
e il firmamento mi cadesse addosso
come coltre di spilli.
Prono mi gettai sulla terra
bussando con tutto il corpo affranto: -Basta! Basta!
Ho paura.
Dio,
abbi pietà dell' ultimo tuo figlio.
Aprimi un nascondiglio
fuori della natura! 


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 2 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Carla de Falco, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Carla de Falco, nella sezione Proposta_Poesia, ha pubblicato anche:

:: Poesia , di Umberto Saba (Pubblicato il 14/05/2013 16:50:22 - visite: 3748) »

:: C’è come un dolore nella stanza , di Amelia Rosselli (Pubblicato il 27/04/2013 13:59:29 - visite: 2840) »

:: La Poesia , di Pablo Neruda (Pubblicato il 25/04/2013 19:32:42 - visite: 2226) »

:: Poeti , di DUSKA VRHOVAC (Pubblicato il 18/02/2013 21:33:47 - visite: 1761) »

:: La mia valigia blu , di Tiziana Monari (Pubblicato il 29/11/2012 20:36:37 - visite: 1865) »

:: haiku , di Basho (Pubblicato il 28/11/2012 07:49:02 - visite: 1573) »

:: Scegliendo un lettore , di Ted Kooser (Pubblicato il 28/10/2012 10:52:17 - visite: 2113) »

:: La chiave che nessuno ha perso , di Elicura Chihuailaf Nahuelpán (Pubblicato il 22/10/2012 20:55:52 - visite: 1803) »

:: Non essendo che uomini , di Dylan Thomas (Pubblicato il 17/10/2012 18:04:36 - visite: 2483) »

:: Esiliata , di Lello Agretti (Pubblicato il 10/10/2012 16:24:13 - visite: 2237) »