Pubblicato il 19/01/2015 15:59:44
E’ falso che l’abitudine al bello debba finire per non farne più gustare. Quando ciò avvenga è perché la nostra vista interiore si va spegnendo per vecchiezza spirituale. Si può ammirare ogni giorno, per cent’anni di seguito, la stessa immagine che si sia trovata bella la prima volta e continuare a provarne un piacere sempre più sottile, fino a morirne. Poiché, infine, sarà sempre la bellezza ad aver ragione di noi, e non i nostri occhi a uccidere la bellezza. **** Un’idea di bellezza mi ossessiona fin dalla prima infanzia e il pensiero di esprimerla in immagini e in linguaggio accessibili ad altri mi tenta e mi atterrisce di continuo. Sicché, naufraga da sempre fra i marosi della fantasia e risucchiata senza sosta nei gorghi del dubbio e dell’incertezza, vedo scorrermi accanto la vita - trascinata dalla deriva dell’inerzia - simile a una biscia che nel suo percorso incerto, con movimenti a spirale, sfiori di continuo le due sponde, talvolta le percuota con potenti colpi di coda o di testa, senza mai trovare il solco nel quale si orienti il suo avanzare, al riparo dai flutti rabbiosi. 30/10/78
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