Pubblicato il 11/05/2012 23:23:25
Uccidere un poeta, perché? Forse perché dice il mistero della notte, il segreto taciuto della sera, la bianca luce dell’aurora.
Per alcuni sarebbe nulla, questo, per i soliti stolti – a voler dire poco – l’immane bestemmia rivolta a un idolo muto di morte.
Così passano e vanno i giorni tristi di vite clandestine per se stesse, mormorate negli attimi rubati all’ingiustizia del dolore.
Zarmina, donna d’un crudele oriente, laddove ancora s’uccide il diverso, colei che vive per l’stante magico dandosi al pudore del canto. Non è più tempo di favole, ora, ma le stelle trapuntano il tuo nome e brillano di quell’amore a te negato dai legami di sangue.
Io posso solo sussurrare il tuo ricordo, sognare un mondo migliore e beatamente illudermi che l’uomo possa esser meno animale.
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