Pubblicato il 07/05/2012 20:18:20
Intanto apre varchi al tuo pensiero il mare - mentre sommessa tregua indugia nello sguardo, azzurrando incroci di punti intermittenti, vissuto che addolora.
Attingi coraggio all’orizzonte distendendoti in memoria di te stessa e scompari prima che si possa dire dove sia nato o fuggito il sole.
Così riprendi in mano il giorno e colori il viso di segreti segni, sperando nella rotta tremolante che qualcuno spezzi un suono -
o si accorga della sabbia rimasta tra le dita, indossando nuovi occhi. Incomprensibili sorridono i coralli a mimetizzare ferite aperte e chiuse,
poi inghiottite nel respiro fondo. Ti schiude il mare fuga nell’albore, abbandoni nella sabbia chi rimane
come fanno i pescatori nella rete quando ridendo vedono guizzare agonizzanti scaglie prima di morire.
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