Pubblicato il 14/03/2008
Fondatrice del Movimento dei Focolari. Aveva 88 anni ed era stata ricoverata per una grave insufficienza respiratoria. Coetanea e amica di papa Wojtyla impegnò il suo movimento nel dialogo per la pace.
ROMA - E' morta nella notte Chiara Lubich, fondatrice del movimento cattolico dei Focolari. Ieri, in gravissime condizioni, era stata riportata nella sua abitazione a Rocca di Papa dopo il ricovero al Policlinico Gemelli, dove era stata portata per una forte insufficienza respiratoria. Le sue condizioni si sono poi ulteriormente aggravate.
"In un clima sereno, di preghiera e di intensa commozione - afferma una nota del movimento - Chiara Lubich ha concluso a 88 anni il suo viaggio terreno questa notte, 14 marzo 2008, alle ore 2 nella sua abitazione di Rocca di Papa (Roma), dove era rientrata in nottata di ieri per sua espressa volontà dopo il ricovero al Policlinico Gemelli".
Negli ultimi giorni i focolarini si erano stretti intorno a lei ed avevano moltiplicato le iniziative di preghiera per la fondatrice. Anche ieri mattina la Lubich aveva voluto salutare personalmente quelli che con lei avevano dato inizio al movimento. Per tutta la giornata di ieri centinaia di persone, parenti, stretti collaboratori e figli spirituali, sono passati nella sua stanza, per rivolgerle l'ultimo saluto.
Numerosissimi messaggi continuano a giungere "dal mondo intero, da parte di leader religiosi, politici, accademici e civili, e da tanta gente comune", si legge sempre in una nota del movimento. "E' morta una grande donna e una grande italiana, laica, cristiana, infaticabile nel mettere in pratica gli ideali della carità evangelica e il sogno di un mondo unito nella solidarietà", commenta Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc. Per Massimo D'Alema, vicepremier e ministro degli Esteri, la Lubich lascia "una luminosa eredità al servizio della pace". Walter Veltroni ne ricorda la vita dedicata a rafforzare i valori dell'ecumenismo, della comunanza dei destini umani, del dialogo. "Le sue parole 'il dialogo per noi e' vità, sono state la sua stella polare. Tutta l'umanità ha bisogno di persone come lei" ha detto il segretario del Pd.
Per Maurizio Lupi di Forza Italia Lubich è stata una "grande testimone di fede e di umanità", mentre Gianfranco Fini si augura che la sua figura di donna "straordinaria possa essere un esempio per le nuove generazioni".
I funerali si svolgeranno martedì prossimo alle 15 nella basilica di San Paolo fuori le mura. Dalle 16 di oggi sarà aperta la camera ardente nel centro internazionale dei focolarini, Mariapoli, dove la Lubich risiedeva e dove ha chiesto di essere portata nella notte tra mercoledì e giovedì, dopo il ricovero in ospedale.
A Trento, dove era nata il 22 gennaio del 1920, il Palazzo della Provincia ha esposto le bandiere a lutto. Figlia di un tipografo che perse il lavoro a causa delle sue idee socialiste, grande amica di papa Wojtyla, che era suo coetaneo, la Lubich ha impegnato il movimento da lei fondato nel 1943 - i primi passi nel capoluogo trentino sotto i bombardamenti del secondo conflitto mondiale - nel dialogo ecumenico e interreligioso e nell'impegno per la pace.
Alla guida del movimento, che oggi conta circa sei milioni di aderenti in tutto il mondo, le succederà un'altra donna: per disposizione di papa Wojtyla infatti dovrà esserci sempre una donna alla guida di quest'opera che abbraccia anche cardinali e vescovi, sacerdoti e religiosi.
Negli ultimi anni la fondatrice del movimento religioso aveva dovuto rallentare di molto la sua attività. Ma dopo il ricovero del 2006 si era comunque ripresa. Circa due mesi fa - era l'inizio di gennaio - Chiara Lubich aveva ricevuto la laurea honoris causa in Teologia dalla Liverpool Hope University, l'unica Università a formazione ecumenica d'Europa. La motivazione riconosceva il contributo importante del Movimento dei Focolari alla vita della Chiesa, alla pace e all'armonia nella società, alla riunificazione dei cristiani delle varie denominazioni e al dialogo tra le religioni diverse. L'onorificienza le venne consegnata nella sua dimora a Rocca di Papa da una delegazione giunta da Liverpool, visto che per motivi di salute la donna non avrebbe potuto presenziare alla cerimonia.
(tratto da "La Repubblica" - 14 marzo 2008)
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