Pubblicato il 03/04/2012 19:41:04
Cadere dentro sé - in un precipitare lento senza percorsi già tracciati, o tronchi vuoti d'illusioni in alternanze rimandate, assenze. Percorrere vocali alate respirando piano,
incuranti di filamenti scuri, orme nell'ambra - eco d'alberi o cieli o dei scomparsi nella luce che congiunge opaco velo all'orizzonte. Perdersi. Abbandonare le ciglia come su petali rugiada
prima del frusciare del mattino. Errare. E scendere senza volgere lo sguardo a suoni
striduli, ultimi richiami di cacciatori ciechi - ormai sconfitti dalla preda viva che li inganna.
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