L'arte bellica delle api d'occidente si è fermata ad uno stadio evolutivo in cui il sacrificio della vita di ogni singolo componente non annienta la deriva di una caduta del regno nelle grinfie del nemico.
Non c'è da meravigliarsi se il calabrone si approfitti della superiorità tecnica della sua attrezzatura corpo armi addestramento e fame.
Ha una dotazione di serie che ne fa più che un buon soldato un assassino seriale. Un ricognitore trova un alveare vi rilascia sopra dei feromoni, poi torna alla base chiama a raccolta lo squadrone della morte saranno quaranta incursori in tutto e seguendo le tracce odorose rilasciate dai feromoni ritrovano insieme il luogo dell' ingaggio.
Quello che avviene poi è un massacro.
I calabroni, per dimensioni sono cinque volte un'ape, hanno pungiglioni che infliggono un dolore pari a pugnalate incandescenti, un morso capace letteralmente di fare a metà il corpo delle loro avversarie.
Hanno calcolato che un calabrone durante un attacco uccide di media quaranta api al minuto e non si arresta mai fino alla totale distruzione del popolo che ha aggredito, cosa che avviene in poche ore. Quaranta calabroni senza riportare caduti distruggono un esercito di migliaia di api in poche ore. Le api europee combattono coraggiosamente si direbbe con grande sprezzo del pericolo ma non adottano tecniche che gli permettano di sfruttare la loro superiorità numerica, la loro è una morte annunciata. Ho visto api decapitate con un morso, altre prese per una zampa e lanciate per aria come se non avessero le ali per volare. Fatto sta che i calabroni saccheggiano ripulendo tutto l'alveare che col suo miele e le sue larve servirà alla sopravvivenza di tutto il loro apparato per qualche settimana. Ah si un' altra cosa mi ha colpito, che i conquistatori, finito lo scontro, prima di qualsiasi altra operazione si mettano a banchettare.
Le api giapponesi hanno sviluppato un meccanismo di difesa efficacissimo ma che non prevede errori.
Controllano costantemente il perimetro dell'alveare e non appena vedono un calabrone, si lanciano un segnale che vuol dire "attivazione procedura anti calabrone", scodinzolano una grande aola che percorre tutto l'alveare, che ognuna sappia cosa fare. Prima ancora che il calabrone possa rilasciare i feromoni alcuni delegati lo distraggono e al tempo stesso invitano ad entrare, appena raggiunta la zona adatta i soldati scelti gli saltano addosso coprendolo, formando una sorta di globo brulicante con lui al centro e si mettono a vibrare alzando la temperatura di quel nucleo fino ai quarantasette gradi, temperatura alla quale il calabrone muore. Grazie alla rapidità con cui tutta l'operazione viene condotta le perdite sono minime. Le riflessioni un' altra volta.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Adielle, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.