Pubblicato il 20/03/2012 19:15:30
Di pioggia le foglie bagnate il viale nel parco, silenzioso le vuote aiuole avvolte di nebbia. Non odo i tuoi passi sulla ghiaia né le voci dei bambini lontani che si rincorrono.
Accanto alla panchina isolata raccolta nei pensieri vai oltre il silenzio che ti fa da cornice. Sotto l’ombrello aperto scorrono le parole che non ti ho detto e che forse avresti voluto sentire.
L’ora dell’appuntamento è passata da un pezzo avvii i passi lentamente, sei nervosa o forse solo stanca per la lunga attesa. Io non verrò l’avevi intuito impossibilitato senza un perché.
Raccolto lo sguardo ti sfioro ti trovo diversa, come dire, più intensa sotto la pioggia che continua a cadere. Perso dietro le nuvole osservo lo stillicidio del tempo il rumore della tua auto che va via.
Che la strada sia lunga lo dicono memorie di pacata dolcezza tremule incertezze di foglie appese all’albero della vita . . . di soliloqui, ricolmo è il letto vuoto di solitari ritorni.
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