Pubblicato il 27/12/2011 09:39:20
Penso e ripenso: - Che mai pensa l'oca gracidante alla riva del canale? Pare felice! Al vespero invernale protende il collo, giubilando roca.
Salta starnazza si rituffa gioca: né certo sogna d'essere mortale né certo sogna il prossimo Natale né l'armi corruscanti della cuoca.
- O pàpera, mia candida sorella, tu insegni che la Morte non esiste: solo si muore da che s'è pensato.
Ma tu non pensi. La tua sorte è bella! Ché l'esser cucinato non è triste, triste è il pensare d'esser cucinato.
(tratta dalla rivista Neobar, vedi sito http://neobar.wordpress.com/2011/12/27/guido-gozzano-la-differenza/)
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