Pubblicato il 04/03/2012 10:34:40
Quando annichilito tra rantolosi corpi trascino la mia carne e muta è la natura; nei giorni più corrotti sotto il silente grigio, quando d'alati suoni rimane il vano auspicio; quando la via è un deserto di dune mutilate ormai prive del canto, dagli astri abbandonate, e persino al triste vento fa senso tale sciàra e il mondo, freddo, trema, e il terminal dolore urla con voce chiara;
allora in me mi sprango, richiamo la tua voce, e il cielo mio nervoso un poco si rischiara.
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