Pubblicato il 04/12/2011 21:50:28
Come potrei avere la voce e il vento vento che sferza la luce, luce del tempo.
Ricordo l'angoscia mortale, vento ferito. Porti la spina dei miei amori, vento lascivo. Ora cresce il fiore indistinto del vento amico.
Oggi sotto un cielo di nubi, domani, dove sarò? E non saper perché cammino, per qual cammino vai. Il vento io l'ho perduto, chi sa se ritornerà.
Dove lei? Dove? Dove la sua voce? Dove la mia luna? Dove la mia ombra? Dove la luna senz'anima e io.
(traduzione di Sara Piazza)
vedi sito http://www.filidaquilone.it/num003piazza.html
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