:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Articoli
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 902 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Thu Nov 21 15:51:24 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Jan Patocka

Argomento: Filosofia

di Teresa Nastri
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti gli articoli dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 06/12/2014 09:31:19

Jan Patocka

Tra filosofia come vocazione e politica come sacrificio necessario

 

Se la politica incombe sul nostro quotidiano dibatterci in difficoltà pratiche di ogni genere, la filosofia appare sempre più come un piano del sapere del tutto separato dalla realtà, a meno che non la si intenda come mezzo per la conquista di spazi di potere nei diversi agoni professionali, politici, ecc. In pratica, un valore strumentale o di facciata. Naturalmente ci riferiamo a un sentire acritico, ma molto diffuso - se la percezione non c’inganna - fra le giovani generazioni, anche in quelle fasce sociali non del tutto prive di strumenti di analisi culturale. Non si tratta di un problema italiano, ma di una realtà del nostro tempo e del nostro mondo occidentale, industrializzato, consumistico, deideologizzato, disorientato, e sempre più contraddittorio.

Su questo sfondo, appare più che mai emblematica la figura del filosofo cèco Jan Patocka (1907-1977), che in occasione dei vent’anni dalla morte è stata portata all’attenzione del pubblico e degli studiosi, nei giorni 6 e 7 giugno, nel corso di un convegno internazionale, di cui è stato organizzatore e animatore il Prof. Domenico Jervolino del Dipartimento di Filosofia della “Federico II”. All’iniziativa hanno inoltre assicurato consenso e sostegno organizzativo l’Università di Studi Orientali, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e l’Istituto Universitario “Suor Orsola Benincasa”.

Ciò che rende peculiare la presenza di questo pensatore nel panorama culturale della seconda metà del Novecento, è il fatto che solo le crudeli necessità della storia ne hanno fatto un “filosofo resistente” - secondo una definizione di Paul Ricoeur - nel senso politico del termine. Ciò in quanto gli effetti più perversi della politica hanno investito un’esistenza paga di studi, imponendo alla stessa riflessione filosofica, orientata verso le sue scaturigini greche, l’onere di farsi carico della violenza “del proprio tempo e della propria situazione storica”. L’esistenza di Jan Patocka, già attraversata dalla tragedia del nazismo, che lo vide protagonista, con altri, nell’opera di salvataggio degli inediti di Husserl (cèco per nascita egli stesso), fu infatti segnata dalla intensa esperienza della “Primavera di Praga” del ‘68, e infine spezzata dalla repressione stalinista, nello stesso anno che lo vide tra i firmatari di “Charta ‘77”.

 

L’originalità della sua visione filosofica - animata dallo sforzo di ancorare proprio all’inevitabilità della sofferenza la solidarietà degli uomini per la reciproca debolezza di fronte alla violenza della storia, e che si propone come soccorso del pensiero fenomenologico alla “comunità degli scossi” - è stata oggetto di un articolato confronto fra studiosi di vari paesi, sui cui contenuti ci riserviamo di tornare, in forma più estesa, in uno dei prossimi numeri.

 

 

19 Novembre 1997


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Teresa Nastri, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Teresa Nastri, nella sezione Articolo, ha pubblicato anche:

:: [ Filosofia ] Da Jan Hus a Jan Patocka... (Pubblicato il 14/10/2015 17:36:54 - visite: 1300) »

:: [ Esperienze di vita ] Coma, Semi-coma... (Pubblicato il 08/10/2015 13:05:58 - visite: 1340) »

:: [ Letteratura ] Arti e Artifici (Pubblicato il 15/05/2015 10:20:24 - visite: 865) »

:: [ Letteratura ] Elogio del libro (Pubblicato il 07/02/2015 19:04:01 - visite: 941) »

:: [ Filosofia ] Spinoza (Pubblicato il 22/11/2014 12:24:03 - visite: 974) »

:: [ Informatica ] Uomini o...Alieni ? (Pubblicato il 16/10/2014 18:10:25 - visite: 1058) »

:: [ Filosofia ] Felicità (Pubblicato il 17/09/2014 20:16:35 - visite: 1006) »

:: [ Antropologia ] Rapina con Sorpresa (Pubblicato il 13/07/2014 18:29:51 - visite: 1278) »

:: [ Sociologia ] Donne : “angeli” domestici o custodi di senso ? (Pubblicato il 29/04/2014 16:47:30 - visite: 1035) »

:: [ Politica ] L’Affare Moro (Pubblicato il 26/04/2014 16:54:26 - visite: 1254) »