Pubblicato il 08/10/2011 07:54:00
E il merlo soffiò sulle ossa dei morti col suo canto. Seduti sotto un albero, sentivamo il tempo affondare sempre più. Il cimitero e il cortile della scuola s'incontrarono e confluirono come due correnti in mare. Il suono delle campane si avviò nell'aria portato dalla morbida leva dell'aliante. Lasciarono un più grande silenzio sulla terra e i quieti passi di un albero, i passi quieti di un albero.
(traduzione di Maria Cristina Lombardi, per l'editore Crocetti, da "Repubblica" del 7-10-11, pag. 53)
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