Segnaliamo l’uscita di un’antologia di poesia internazionale dedicata ai giovani poeti, uscita per Taut Editori, la nuova casa editrice indipendente diretta da Alberto Pellegatta, che è anche curatore del regesto, e Massimo Dagnino. Si tratta di Planetaria - 27 poeti del mondo nati dopo il 1985. Gli apparati critici degli autori stranieri sono a cura di David Keplinger, Roberto Maggiani, Erika Martinez e Jack Underwood.
Pubblichiamo di seguito un breve brano dell’introduzione:
La nascita di una nuova collana di poesia è una notizia che merita attenzione e, se a inaugurarla è un volume collettivo dedicato ai nuovi autori, è anche una festa, un segnale di apertura alle nuove generazioni. Nonostante la gigantesca produzione libraria, ottimi autori (non solo italiani) rimangono esclusi dai circuiti editoriali. Le dimensioni di alcuni colossi impediscono le innovazioni e la durata dei progetti, la loro coerenza. E con i piccoli editori la fatica è spesso vana per diffusione limitata. Questo non deve scoraggiare. È utile puntare verso la qualità delle proposte, senza limitarsi al solo territorio italiano.
La composizione internazionale del progetto sarà il primo aspetto che colpirà il lettore scorrendo il libro, Planetaria - 27 poeti del mondo nati dopo il 1985. Presentiamo una ricerca sui nuovi autori anche stranieri - proposti con il testo a fronte - nati negli ultimi due decenni del secolo scorso e introdotti da una scheda biocritica a cura di poeti già consolidati, dei quali è da sottolineare la produzione critica e l’attività accademica, come accade per David Keplinger, Jack Underwood e Erika Martinez. La cura del progetto grafico, studiato da Mariangela Zabatino, conclude la novità che questa antologia pretende avviare. La convergenza di tali fattori rende più strutturato il lavoro raccolto. Il volume, infatti, non si limita a raggruppare una manciata di nomi ma si pone come proposito di offrire un taglio particolare rispetto alla situazione della poesia e al suo continuo e sotterraneo movimento. Una poesia il più possibile immune all'effetto amalgama, assai diffuso, che quasi delinea una sorta di poeta-massa. Velocità della visione, l’antologia di Fondazione Mondadori, nel 2017 ha avuto il merito di provare a cambiare le logiche generazionali passando da un principio biografico (la classe di appartenenza) a uno bibliografico (l’anno di pubblicazione dell’opera prima); nel tentativo, cioè, di espellere la dimensione indagativa da censimento a favore di un’operazione "fenomenologica": il tempo imprime sugli autori un’influenza specifica che poi avrà i suoi risvolti nella modulazione - i libri presi in esame sono tutti a ridosso, ma quasi mai coincidenti con il 2001. La data di nascita qualificherebbe invece esperienze che hanno il loro unico orizzonte nell’individuale, se non nel biografico. Planetaria non può che riprendere il sentiero aperto dal volume mondadoriano anche se, per semplici e inderogabili questioni oggettive (assenza di un evento dirimente, la nutrita quantità di esordienti ancora sprovvisti di opere prime ecc.), si trova costretta a ripristinare come strumento formale la classe di appartenenza senza però promuoverla a categoria critica. [...]
I poeti antologizzati sono:
Cristian Alcaraz (Malaga, Spagna 1990); Dina Basso (Scordia Sicilia 1988); Alessandro Biddau (Genova 1995); Simone Burratti (Narni, Terni 1990); Riccardo Canaletti (Macerata 1998); Lorenzo Cianchi (Certaldo, Firenze 1985); Davide Cortese (Genova 1994); Augusto Ficele (Terlizzi, Bari 1992); Ella Frears (Truro, UK 1991); Gabriele Galloni (Roma 1995); Mario Gennatiempo (Cinquefrondi, Reggio Calabria 2001); Federica Gullotta (Faenza 1991); Michele Lazazzera (Pisticci, Matera 1995); David Leo (Malaga, Spagna 1988); Aleksandr Malinin (Joškar-Ola, Russia 1991); Diego Marcon (Busto Arsizio 1985); Gerardo Masuccio (Battipaglia, Salerno 1991); Antonio Merola (Roma 1994); Manuel Micaletto (Sanremo 1990); Luca Minola (Bergamo 1985); Iacopo Pesenti (Milano 1990); Adalber Salas Hernández (Caracas, Venezuela 1987); Monica Sok (Lancaster, Pennsylvania USA 1990); Tomás Sottomayor (Porto, Portogallo 1994); Sara Torres (Gijon, Spagna 1991); Francesco Maria Tipaldi (Nocera Inferiore 1986); Riccardo Zippo (Gagliano del Capo, Lecce 1992)
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