Pubblicato il 30/09/2011 09:27:17
DULCISSIMA
Quando non ci saranno più le mie chiamate Tra le sette e le otto E se ritardo un labbro che leggermente trema.
Quando non sarai più una vecchia sola E io al ritorno non dovrò più correre Per te giù in farmacia Prazene e Lexotan Con la ricetta ripetibile Il Karvezide con la ricetta nuova E già che ci sei un Benagol E la Borocillina.
Quando non dovrò più tenerti Bassa la pressione Quanto tempo che avrò Per scrivere di te.
————–
MATER
Quando eri ancora adulta
Prima di rimpicciolire
Ti lasciavo sola volentieri,
Dovevi espanderti e io non mi vedevo
Nei tuoi spazi.
Poi per davvero ebbi l’occasione
Di fare attenzione alle tue forme,
Al loro chiudersi, e i tuoi spazi
Presi a difendere, meno li occupavi
Più li presidiavo. Finché non mi è restato
Che un batuffolo con voce da proteggere
In una ipotesi di spazio.
(tratte da http://poesia.blog.rainews24.it/2011/06/27/opere-inedite-franco-buffoni/)
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