Pubblicato il 03/01/2012 11:47:36
Rossa rosa o trevigiano Se vi capita alla mano del radicchio trevigiano, bello, fresco e ben screziato - rosso e panna colorato – lo potreste anche donare, per l’amore dichiarare, come fosse rossa rosa al moroso o alla morosa.
Ma se invece un tal languore non vi piglia proprio al cuore, ma lo stomaco lì sotto che reclama crudo o cotto, lo potreste cucinare come fiore da mangiare.
E pertanto, ben lavato, va poi in teglia sistemato, già da prima in due diviso col coltello ed un sorriso.
Dopo averlo un po’ salato, se vi piace, anche pepato e con l’olio buono unto, ecco, siamo giunti al punto di dar fuoco al vostro forno - a duecento o lì d’intorno - senza mai dimenticare con dell’acqua d’irrorare.
Aspettar minuti venti e impiattar, quindi, contenti a goduria del palato, il radicchio ben screziato.
(Se il prezzemolo ti piace e dell’aglio sei seguace si può sempre insaporire ma sol prima d’ingerire. D’olio un filo ancor ci sta se la dieta non si fa!)
Diceva Carducci: "A scrivere filastrocche... ogni versipiùvolo ci riesce."
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