Perché ci seduce nello stesso modo lo splendore della luce
E il mistero dell'ombra? Io a volte penso che le piccole cose
D'ogni giorno siano molto più profonde di quanto si creda.
Stamattina, guardando una campanula viola, mi è accaduto
Di andare oltre il suo colore e trovarmi in un mare di luce
E ti sentivo ridere, Alejandra, di quel lieve riso di bimbi
Che sanno ancora di Paradiso, mentre nascondevi il viso
Sul mio petto come una piccola figlia. Quando sono tornata,
Con un passo d'angelo incredulo, ancora barcollante,
Nella mia stanza solitaria, ho guardato a lungo la tua foto,
Passando l'indice sui contorni del tuo viso, e ti ho chiamata.
Mi è sembrato che mi dicessi: Ascoltami, cara! Le mie parole
Sono nate tutte dall'amore più grande e negato. Nessuno,
Se non il poeta, ama i poeti, il loro modo di essere timidi
E spietati, la loro fiamma orante sulla malvagità della vita.
(Tratto dalla Rivista "Poesia", n° 261 - Giugno 2011 - "Cantiere Poesia", a cura di Maria Grazia Calandrone)