La cameriera di un albergo arriva ogni mattina dopo che gli ospiti sono andati via, entra nelle camere:
Camera numero 1
Abiti in disordine, biancheria intima per terra, ovunque tracce di passione sfrenata, senza tabù. Immagina lui e lei belli, sfrontati e sente, avvicinando il viso ai cuscini, il loro respiro affannoso, l’odore dei loro corpi sudati e sazi… sensazioni lette soltanto nei romanzi d’amore.
Camera numero 2
Oddio che confusione! Bagagli e borse dappertutto, ma in quanti sono? Soltanto in due e viaggiano come fossero in quattro. Si perché “non manchi mai nulla mentre siamo fuori” soprattutto “le medicine salvavita e la lampada d’emergenza e il porta questo e il porta quello…” come sarà lui? Impacciato, approssimativo e lei? Precisa, attenta a questo e quel particolare, giusto equilibrio, ma l’amore la passione?
Camera numero 3
Perfetta, ordinata, come se lei fosse già passata, si domanda: ma forse hanno già lasciato l’albergo? No! sono i Signori “perfettini” tutto è al proprio posto, nessuna traccia di loro, tranne, che non lasciano tracce di loro. Ma la passione come sarà? Lui che si prepara “maniacalmente”, lei indossa intimo di seta d’altri tempi e un timer sul comodino, perché domani si alzeranno presto e tutto deve rientrare “nei tempi programmati”...
Camera numero 4
Solo uno dei due letti da rifare, l’ospite un uomo di mezza età, adesso viaggia da solo, veniva sempre con la moglie, per una settimana al mare; quest’anno è voluto tornare, per non dimenticare i giorni felici, prima che la “malattia” portasse via la sua metà del cielo…
Camera numero 5
Un letto matrimoniale ed una culla, qui dentro ogni oggetto riflette la dolcezza ed unicità di quel momento, si accosta alla culla e stringe, per qualche attimo, il piccolo peluche col sonaglino, sente come una morsa al ventre, quel ventre che non ha mai custodito un tesoro così grande!
Camera numero 6
Vuota! È strano, si è proprio strano che sia vuota. È lì che lei si ferma più a lungo, apre la finestra sul terrazzino “rigorosamente vista mare”, come recita lo slogan dell’albergo, immagina che un giorno entrerà in quella camera con i suoi bagagli con il suo amore, potrà smettere di sognare una vita tutta sua e, nell’attesa, riordinare le camere e le vite degli altri…
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