Pubblicato il 19/10/2008 14:49:51
Il respiro caldo del vento scioglie pensieri in umidi umori nel tempo sornione dell’afa estiva. Lo sfido giocando a carte col cuore ma perdo ritmi mentre baro con remote speranze. Chi m’ha infilzato l’anima con l’asso di spade tace, con sette denari in tasca. La mia stanchezza s’adagia sul tavolo verde e il mio vivere rallenta la corsa e s’arresta al primo rosso tramonto. Così m’addormento in un sonno che suda sette lenzuola di sogni affollati di vizi e virtù nel settimo mese di un anno senza memoria d’alba.
(Sui libri di storia ho letto di Giulio Cesare nato a luglio e poi assassinato. Io ricordo d’esser nata domani ma solo per sentito dire)
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