Pubblicato il 04/07/2011 16:56:51
Mutamenti da un'ora all'altra di nuvole oscurano, rischiarano la stanza, variano il corso dei pensieri. Il cane sonnecchia steso tra la madia e l'angolo o si strofina contro muri e spigoli finché ritorna ad accucciarsi. Le ore passano senza che altro ne dia segno o storni almeno un po' la mente. La luce infiamma o lascia oscuro il tavolo e il vassoio, sul vassoio le arance.
E' un giorno senza novità o persone... Tu che occupi tutta quanto è vasta epoca dopo epoca la storia in tutta la sua distesa, in tutta l'altezza dai fondali alle montagne dove in rocce vietate all'uomo incerto muove i passi lo sherpa ma diffondi oscurità difficile a forare e se mai solo vivendo, se mai solo scendendo questa scala,
è un giorno senza novità o persone ora di batticuore ora più certo d'un libro aperto sulla giusta pagina, un giorno, un giorno tra il prima e il poi, tra il cibo e il sonno.
(tratta da "La ferita nell'essere", La Biblioteca di Repubblica, Gruppo editoriale l'Espresso, 2005, pag. 64)
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