Pubblicato il 14/06/2011 14:25:37
Eccomi qua ancora una volta seduto di fronte al pubblico della poesia che seduto di fronte a me benevolmente mi guarda e si aspetta la poesia
come sempre io non ho niente da dirgli come sempre il pubblico della poesia lo sa benissimo certamente non si aspetta da me un poema epico visto anche che non ha fatto niente per ispirarmelo
l’antico poeta epico infatti come tutti sappiamo non era il responsabile della sua poesia il suo pubblico ne era il vero responsabile perché aveva un rapporto diretto
con il suo poeta che dipendeva dal suo pubblico per la sua ispirazione e per la sua remunerazione
la sua poesia si sviluppava dunque secondo le intenzioni del suo pubblico il poeta non era che l’interprete individuale di una voce collettiva che narrava e giudicava
questo non è certamente il nostro caso non è per questo che siete qui oggi in questa sala purtroppo quello che state ascoltando non è il vostro poeta epico
e questo perché da tanti secoli come tutti sappiamo la scrittura prima e successivamente la stampa
hanno separato con un muro di carta e di piombo il produttore e il consumatore della poesia scritta che si trovano così irrimediabilmente separati
e perciò oggi il poeta moderno non ha più un suo pubblico da cui dipendere da cui essere ispirato e remunerato solo pubblici anonimi e occasionali
come voi qui ora di fronte a me non più una voce collettiva che attraverso la sua voce individuale racconta e giudica
il suo rapporto col pubblico ha perso ogni valore dicono non gli rimane che concentrare il suo interesse sui problemi dell’individuo singolo sui suoi comportamenti particolari
il poeta moderno è autosufficiente praticamente mai remunerato non pronuncia alcun giudizio ciò che conta per lui ci dicono
è soltanto il suo immaginario le sue ossessioni consce e inconsce
perché per lui non esiste ci dicono che l’individuo come singolo irriducibilmente diverso e separato dagli altri
e così il poeta moderno solo o anche davanti al pubblico della poesia dialoga individualmente con la sua poesia
la immagina naturalmente come un’affascinante signorina e vorrebbe che anche voi la immaginaste così che si trova in questo momento qui di fianco a lui cioè a me e cioè dunque lì di fronte a voi.
(tratto da Il pubblico del labirinto)
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Loredana Savelli, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|