Risposta massicca all'iniziativa dei giuristi in difesa della libertà di stampa fra le firme, Eco, Fo e Camilleri, Saviano, Sepulveda, Celentano, Salvatores, e anch'io, minimo tra tutti, ho sottoscritto l'appello per la libertà di stampa, se vuoi puoi farlo a questo indirizzo:
L'appello di repubblica.itTratto da repubblica.it:
E' una risposta massiccia, fatta di decine di migliaia di firme, quella ottenuta dall'appello di Repubblica in difesa della libertà di stampa, l'iniziativa lanciata dai giuristi Franco Cordero, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky dopo la decisione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di denunciare Repubblica per le dieci domande che il quotidiano da mesi gli pone ma alle quali lui non ha ancora dato alcuna risposta.
A mobilitarsi subito è stato il mondo della cultura e dello spettacolo. Fra le adesioni, anche quella di Umberto Eco. "Ho già detto che quando qualcuno deve intervenire a difesa della libertà di stampa - osserva Eco nella dichiarazione che accompagna la sua adesione - vuole dire che la società e con essa gran parte della stampa, è già malata. Nelle democrazie 'robuste' non c'è bisogno di difendere la libertà di stampa, perché a nessuno viene in mente di limitarla".
Non solo il mondo della cultura e dello spettacolo. Firmano Bernard Guetta, editorialista de L'Express e France Inter, e Edwy Plenel, ex vicedirettore di Le Monde e presidente del sito Mediapart. Gli architetti Renzo Piano e Gae Aulenti. Il velista Giovanni Soldini. Sandra Bonsanti, presidente di Libertà e Giustizia, e don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Libertà e Giustizia, si legge in una nota, "testimonia la sua solidarietà in particolare ai giornalisti di Repubblica e dell'Avvenire, direttamente minacciati e spiati con metodi piduisti, ma in generale a tutti i giornalisti italiani che con questa denuncia di Silvio Berlusconi hanno ricevuto una sorta di avvertimento: è vietato fare domande; è vietato criticare". Arriva anche un messaggio di solidarietà dell'Anpi, l'Associazione nazionale partigiani d'Italia, e del presidente dell'Unione dei giovani avvocati Gaetano Romano.
Dal mondo della cultura e dello spettacolo sono arrivate le firme, fra le altre, di Dario Fo, Andrea Camilleri, Roberto Saviano, Bernardo Bertolucci, dello scrittore cileno Luis Sepulveda. Ed altre se ne aggiungono. Roberto Benigni e Nicoletta Braschi, Liliana Cavani, Francesca Archibugi, Paola Cortellesi. Gli editori Alessandro e Giuseppe Laterza, l'attrice Lella Costa, le scrittrici Sandra Petrignani e Clara Sereni, il pittore e disegnatore Tullio Pericoli. E ancora, Jovanotti, Shel Shapiro, Arnoldo Foà, Giuseppe Piccioni, Riccardo Milani, Silvio Soldini, Andrea Vianello, Giovanni Floris, Corrado Augias, Ludina Barzini, Fiorella Mannoia, Sergio Staino, Pippo Baudo, Niccolò Ammanniti, Claudio Bisio e Sandra Bonzi, Mariangela Melato, Antonio Albanese, Salvatore Settis, Caterina Murino, Filippo Timi, Asia Argento, il regista Enzo D'Alò. E si aggiunge Arnoldo Foà che "aderisce con convinzione".
C'è anche l'adesione di Adriano Celentano e di sua moglie Claudia Mori. Un tema, quello della libertà di stampa, caro al cantante: nell'ottobre del 2005, nel corso di una delle puntate del suo show Rockpolitik in onda su RaiUno, Celentano mostrò la classifica - redatta dall'istituto di ricerca americano Freedom House - del livello di "Freedom of the Press", la libertà di stampa presente nei paesi del mondo (l'Italia compariva allora al 77esimo posto).
Tra gli altri firmatari - oltre ai già citati Fo, Camilleri, Bertolucci - anche Gino Strada, Franca Rame, Carlo Verdone, Elda Ferri, Victoria Cabello, Fabrizio Gifuni, Francesca Comencini, Gabriele Salvatores, Giulio Scarpati, Pierfrancesco Favino, Ascanio Celestini, i produttori cinematografici Angelo Barbagallo e Domenico Procacci, Marco Risi, Davide Ferrario, Sandro Veronesi, Carlo Lucarelli, Antonio Scurati, Erri De Luca, Giuseppe Montesano, Enrico Deaglio, Francesco Rosi, Carla Fracci e Beppe Menegatti, Ornella Vanoni, Miranda Martino, Angela Finocchiaro, Michele Placido e Renato De Maria. E dall'estero arriva l'adesione di Helen Mirren, premio Oscar per l'interpretazione della Regina Elisabetta in The Queen.
E ancora, Carlo Ginzburg, Rosario Villari, Tullio Gregory, Corrado Stajano, Giovanni De Luna, Miguel Gotor, Sandro Petraglia, Stefano Rulli, Ottavia Piccolo, Licia Maglietta, Carlo Freccero, Enrico Bertolino, Dori Ghezzi, Monica Guerritore, Ferzan Ozpetek, Milva, Marco Bellocchio, Teresa De Sio, Maurizio Nichetti, David Riondino, Franco Battiato, Saverio Costanzo, Carlo Degli Esposti, Massimo Ghini, Ettore Scola, Furio Colombo, Giacomo Marramao, Stefania Sandrelli, Giovanni Soldati, Valerio Mastandrea, Alessandro Gassman, Stefano Accorsi, Paolo Sorrentino. Maurizio Crozza aderisce e osserva: "La mia solidarietà va a Silvio Berlusconi. Dove s'è mai visto un giornalista che pone domandi irriverenti al capo del governo? Un bravo giornalista non assume iniziative, un bravo giornalista scrive sotto dettatura".
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