Strappo spighe di grano
strappo spighe di grano in un campo
di logos in decomposizione.
procedo unitariamente. ultimo capitolo.
è inevitabile e rinuncio all’imitazione.
in fretta salvo la fragilità del pensiero
dalla crisi di una tragedia umana.
l_isterismo vive nella sua apatia
mentre la memoria storica
si infrange alla rinfusa nell_inutile.
dispetto della natura. infimo litigio
di ormoni che pavoneggiano
in una logica in difetto. tutto è possibile oggi.
e preservo quelle poche spighe bandite dal profitto
Il passeggiatore invisibile
il passeggiatore invisibile beve una tazza
di the tranquillo alle cinque della sera.
tace. ascolta gli altri e in un momento
di debolezza dice che il corpo
è una menzogna e la verità è nello spirito.
discreto attende l_esito del giudizio
all_ombra del presente.
saggia un biscotto del mistero
e nel più intimo dell_intimità
è generoso perfino con i turbolenti.
odia il pensiero sciacallo
non riconosce le tracce del potere
e bussa ogni notte alla porta dell_irreale
Un messaggio
un messaggio tiranno falso e
rubato e poi ritrovato si mescolava
col buco di una storia innaturale mi dicevi
mentre il tuo corpo in frantumi
divorato dal tempo piangeva.
nel respiro convulso la finestra immaginaria
depurata da un violento sogno emanava luce.
la realtà amico parassita era un fuoco che bruciava
ti dicevo con una voce in fiamme.
la luce del pensiero in un istante
spazzata dalla finzione rincorreva le emozioni.
il messaggio era un aborto dei nervi in rumore
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