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Pubblicato il 26/11/2009 07:00:30
Ma che bastardi gli uomini. Bastardi e vigliacchi. E i più bastardi sono proprio quelli che lo sembrano meno: i più teneri, i più insicuri, i più fedeli. Tutti, senza esclusione, non ti vogliono tutta intera, ma si scelgono il pezzo, come la carne dal macellaio: vogliono la noce o il filetto. “No, quel pezzo è un po’ grasso e quell’altro ha i nervetti: troppo duro da masticare”. E, da vere pezze da piedi, noi i pezzi li distribuiamo. “Così, come tu mi vuoi”. “NO, adesso basta, BASTA: la capite la parola “BASTA”?” E se vi sembra che sia femminista, vi dico ancora: “E basta!”. Sono femmina, anzi di più, donna, che ho abbastanza anni da potermelo permettere. Faccio paura perché lo so? Tenetevela la paura, così come io l’ho sposata in uno di voi. Il mio diritto ad essere l’ho conquistato partorendo ed urlando come una bestia scannata, l’ho ricevuto come pagamento del mio corpo che senza remore vi ho dato e che troppe volte avete violato prendendolo senza accettare il resto, l’ho in mano grazie a una cambiale scaduta ottenuta in cambio di anni passati ad attendervi lungo i binari di una stazione morta, aspettando di partire per fare insieme il viaggio che mi avevate promesso. Ci sono giorni come questo, in cui vorrei essere lesbica, ancora più donna da volere soltanto una donna. E sono felice di avere una figlia, anche se già piango per lei e scongiuro Dio che non sia uguale a me, che sia inconsapevole e abbandonata ai sogni, che non si svegli mai e che non si accorga che dietro ad una carezza spesso si cela uno schiaffo in pieno viso. E mi odio per quanto vi ho amato e vi amo. E mi disprezzo perché sono buona e non so fare la guerra come voi, non posso versare il vostro sangue, non posso vedervi soffrire. Nata per dare la vita, non sono capace di fare morire neanche quel pallido fiorellino che offrite in cambio di un mazzo di dalie odorose, stillanti passione e turgide di desiderio. Allora perché urlo tanto, perché faccio la stronza? Per sopravvivere e perché voi non sentite.
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