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di Filippo Di Lella
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Pubblicato il 14/12/2019 12:29:25

Mi arrendo.

Mi arrendo, hanno ragione e riconosco di aver sempre sbagliato.

Confiteor fratres quia peccavi nimis cogitatione, verbo et opere.

Ho sempre avuto una visione errata e ora, nel momento della mia resa, ammetto e riconosco la supremazia assoluta della bellezza in tutti gli ambiti, in ogni dove.

Riconosco, contrito, i miei errori, le bestemmie e i falsi idoli ai quali mi protesi in adorazione.

Ne assumo piena responsabilità e ne accetto le conseguenze e i castighi.

Riconosco la bellezza in ogni dove, dalle lanterne della sera ai prati in primavera,

dal sorriso alla gioia.

Mea culpa, ho sempre pensato di vivere in un mondo profondamente ingiusto, scorretto e perlopiù scortese in cui avvengono stupri, omicidi, rapine, guerre; un mondo dove la povertà è tale che un tot percento dell'umanità non ha accesso a cure mediche, acqua (anche solo minimamente) potabile, istruzione, un mondo che dalle macerie di un conflitto fa nascere bimbi morti o malformi da madri malate e mal nutrite (vedi la moglie di Mansoor, cuoco afghano) o feti prematuri da madri negre costrette a disfarsene in un secchio di latta mentre attraversano il Mediterraneo ( vedi Lara, mia amica lavapiatti nigeriana stuprata in Libia).

Ho sempre pensato di vivere in un mondo in cui un togolese viene quasi ucciso di botte perché sospettato di essere frocio da un branco di mafiosi ( vedi Sophienne, amico rifugiato, tsè che parola grossa ), in un mondo dove la mafia uccide tuo figlio, scioglie il cadavere nell'acido e ti fa ritrovare uno dei femori davanti all'uscio di casa nel ventennale della sua scomparsa (vedi Roberto, fotografo ricoverato in una casa di cura).

Ho sempre pensato ciò ma oggi scopro che solo chi è bello vede il bello.

Mea maxima culpa, ho sempre visto il brutto perché sono brutto non certo per via del mio approccio alla vita ma sto cercando di cambiare; ho sempre puzzato di frittura perché sono brutto non perché non avevo altre alternative ma mi pento.

Ho scoperto che il brutto puzza perché lontano dal bello.

Mi pento, miserere Deus a peccato meo munda me.

Ammetto che in questo mondo i tossicodipendenti non sono dei bugiardi ladri, la bellezza è in loro: i tossicodipendenti sono dei sognatori incompresi.

De profundis clamavi ad te, Domine.

Ammetto che i bambini stuprati dai preti non sono vittime di violenza, la bellezza è nella purezza dell'atto.

Si iniquitates observaveris, Domine, Domine, quis sustinebit?

Poi ti dicono che la Bellezza sarebbe quella interiore ma io devo essere davvero nato sotto la stella della disgrazia.

Ammetto, ammetto tutto, ammetto di aver fallito, fallito come uomo, come cuoco, come scrittore, musicista, ho fallito persino nel fallire e voglio fare ammenda: ho fallito perché sono brutto e puzzo.

E ora vado a quel paese accompagnato dallo sputo beffardo del reo confesso, non sarà certo una novità.

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