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- Letteratura
La Storia non si Ripete
“LA STORIA NON SI RIPETE” Breve racconto di Oscar Esile
Uno strano cronista d'altri tempi, fu chiamato ad esserne testimone con i propri operatori, di un fatto curioso. Arrivato sul posto prese il microfono collegato al registratore, mentre si preparavano a filmarlo incominciò la telecronaca: “Genova, esterno giorno. Quella che, a tutti gli effetti, possiamo definire un'astronave aliena, è atterrata in piazza; è qui da ore, ed è circondata da forze dell'ordine, istituzioni, sindaco in testa ed ovviamente curiosi. Tutti in un silenzio irreale con l'attenzione rivolta all'astronave attendono che succeda qualcosa..., Ma è necessario che vi descriva la scena. L'astronave si è fermata proprio sopra la grande fontana di piazza De Ferrari che vista dall'alto disegna a sua volta un grande disco, dove per terra con pietra lavagna forma una grande vasca, dove nel centro si erge una vasca più piccola a forma di coppa. Dal bordo della vasca grande a livello del piano calpestio trecentosessantacinque getti d'acqua vi lanciano lo spruzzo nella coppa centrale dove l'acqua si raccoglie, e trasbordando ricade di nuovo nella grande vasca tonda sottostante in riciclo che forma come un grande disco. Non è escluso che questo abbia confuso gli astronauti che pensavano di trovarvi un approdo perfetto e vi si posarono sopra. Moltitudine di gente aveva già riempito la piazza, nonostante il lungo viaggio gli extraterrestri non potevano uscire, finché essendo venuti dall'interspazio non si fossero adattati alla nostra atmosfera, ma sopratutto avessero assimilato la nostra “Cultura” che le loro apparecchiature assorbivano dall'acqua della fontana. Alla fine un omino azzurro seguito da dodici seguaci, usci finalmente dallo sportello e cercò di parlare alla folla. Dichiarò, avendo ormai acquisito la nostra Cultura di chiamarsi Barabba, e seppure non parlasse la nostra lingua, ognuno riusci a capire nella propria lingua, e persino le moltitudini di turisti che si trovavano a passare per Genova stavano a bocca aperta ad ascoltare. La gente radunata iniziò a guardarsi tra loro stupite e meravigliate di capire quanto dettava l'omino azzurro che continuando il suo discorso, sosteneva che avrebbe ridotto le tasse, distribuito i beni, eliminato l'IMU e la TARES, aumentata la pensione a tutti, fatto funzionare le istituzioni dello stato, ridotto i partiti e parlamentari. E avrebbe ripristinato le stagioni, garantendo bel tempo per le ferie e il raccolto. Le autorità e la folla dai loro visi esprimevano entusiasmo a quanto veniva loro promesso da quell'omino extraterrestre, che garantiva il lavoro a tutti, promettendo un mese e mezzo di ferie, pari diritti alle donne, un pensionamento a cinquant'anni, la scuola fino a trenta, ed una vita agiata senza problemi burocratici. Non più votazioni, propagande politiche, e privilegiati o raccomandati, ci sarebbe stata distribuzione dei benefici, casa e vacanze assicurate. Ma sopratutto sarebbe stato perdonato a tutti i peccati! Nessuno avrebbe sfruttato il proprio simile, non ci sarebbero più state controversie, guerre e conflitti ed ad ognuno garantita la giustizia. Questo omino azzurro prometteva tutto quanto noi terrestri abbiamo da millenni agognato senza riuscirvi, seppure attraverso conflitti e guerre. Ed ora in uno solo momento con i soli dodici omini azzurri al seguito avrebbero fatta diventare realtà quello che da sempre era il sogno di ogni uomo nel cercare di garantirvi alla propria donna e figli, il soddisfarvi i loro desideri. Nessuno avrebbe avuto problemi, la vita si sarebbe svolta nella condivisione, dove ognuno aveva modo di realizzare e maturare le proprie aspirazioni. La gente già euforica aumentava la loro felicità e si misero a mandare messaggini, e telefonate divulgando la notizia ad amici e parenti lontani, dove nel frattempo vi avevano collegato la visione nelle varie TV locali e di Stato, trasmettendo in diretta. La piazza impazziva ed era arrivata anche la banda che rallegrava con la musica. Dall'astronave iniziarono lanci di bandierine azzurre che ognuno poteva agitare dimostrando la propria felicità, ed intonarono anche un coro che seppure mai imparato tutti cantavano a squarciagola. Un gruppetto rimasto però leggermente in disparte si rinchiusero nel bar Accademia sotto i portici della piazza, incominciarono a fomentare che cosa potesse essere e quali interessi avrebbe avuto questo Barabba per garantirci tutto quanto prometteva. Ed iniziarono ad interpellare le istituzioni politiche e religiose, avvocati e notai. Tutti sarebbero stati penalizzati se avessero dato realizzazione a tali avveniristiche previsioni. Tutti gli uffici governativi, ma sopratutto tribunali e studi notarili erano in subbuglio, cercando di capire come intervenire. Ed anche la chiesa avrebbe perso il proprio privilegio nel divulgare e professare una vita nell'aldilà, e che tale vita privilegiata offerta dall'omino azzurro non fosse per questo mondo, ma fosse una prerogativa del solo Dio Creatore per una vita nell'eternità. Avrebbero dovuto tutti cambiare mestiere, e mettersi a lavorare sul serio per campare. Ognuno avrebbe perso il privilegio acquisito con secoli di lotta, aiutati anche da sindacati che nel cercare la difesa dell'operaio, di fatto creano sempre più strutture ed istituzioni sfruttando il loro lavoro. Si sarebbero moltiplicati movimenti convinti che gli operai non servissero a nulla, che con le loro industrie servono solo ad inquinare il territorio facendo diventare l'aria irrespirabile, con conseguenti malattie degenerative. Ogni organizzazione salutista si sarebbe battuta nel chiudere fabbriche ed industrie responsabili dei molti problemi per la salute pubblica. A poco sarebbero serviti quanti facevano notare che la moltitudine dei nostri giovani, e di non più giovani si stiano rovinando e non solo la salute, negli stadi alla ricerca di evasione dalla quotidianità dove un manipolo di persone in mutande rincorrono un pallone, che buttano di qua e di là. O nei Nightclub nelle discoteche, nei Club prive per scambi di coppia e nelle balere con l'uso di droghe, che da leggere diventano sempre più deleterie producendo danni al cervello non più ripristinabili anche da strutture di recupero. E non è di certo il lavoro a rovinarli o l'inquinamento delle fabbriche, se fossero spesi i soldi a sistemare gli impianti a loro largamente elargiti, per mettere a norma le parti inquinanti, mentre se li sono portati nei paradisi fiscali, quelli si che sono realtà senza aspettare di passare all'altra vita. Allo stesso modo moltitudini di persone nella affannosa ricerca di occasionali diversivi al -ménage quotidiano-, con incontri sessuali, mandano a puttane quanto con il proprio sudore vi hanno costruito, famiglia figli ed azienda. E che tali deviazioni sono tollerati anche dai nostri politici, che spesso ne danno scuola nelle loro spensierate serate e nottate del bunga-bunga, fonte di guadagno per i molti organismi che vivono alle spalle delle debolezze umane. Anche le banche avrebbero perso potere se ogni lavoratore avesse avuto a sufficienza per garantirvi le esigenze alla propria famiglia, non più obbligati a chiedervi prestiti da strozzino. Del resto con il tutto garantito nessuno avrebbero cercato altre velleità, ed avrebbero lavorato dalla mattina alla sera senza più il bisogno di sfogare le proprie debolezze riempiendo gli stadi dove persone in mutande rincorrono un pallone, in cerca di evasioni sessuali o in bettole a bersi il guadagno dopo una settimana di duro lavoro. Ma avrebbero passato il tempo in famiglia, od in compagnia per una grigliata in spensieratezza. Ma un'altra tragedia stava venendo alla luce di queste poche persone chiuse nel Bar nelle loro discussioni, che si chiedevano come avrebbero potuto continuare a difendere questi poveri individui capaci solo di sperperare il guadagno del lavoro, messo ora in dubbio se si fossero attuate le velleità dell'omino azzurro. In quanto si sarebbe ribaltata la situazione, dove il mondo dei lavoratori non più sottomessi ai loro sindacati, avrebbero preteso che tutti si impegnassero nel produrre, e a lavorare nelle fabbriche ribaltando la situazione attuale. Dove a dominare ne sarebbero diventati gli operai, e a lavorare le maestranze che ne hanno sfruttato fino ad ora il loro sudore. Togliendo e denigrando il ruolo anche del sindacato, che indicava loro quando scioperare e manifestare nelle piazze, imponendovi di non creare troppi danni o sarebbe intervenuta la polizia con manganelli e lacrimogeni a mettere ordine. O non gli sarebbe più concesso il divertimento di sfilare e protestando con striscioni accompagnati con bande musicali, con scorta di giornalisti e TV nel riprenderli e portarli alla ribalta, per le strade delle città negli week end, in orari non pagati per non pesare sui bilanci finanziari dei padroni, ma sui propri per le ore di lavoro perse. Ad un tratto in cielo venne oscurato da uno sciamo di elicotteri d'attacco, che si fermarono sopra la piazza. Numerosi militari in divisa azzurra armate di tutto punto, scesero dagli elicotteri da lunghe corde equipaggiate del necessario per un'azione d'assalto. Per ultimo, dopo avere accerchiato l'astronave e fatto prigioniero l'omino azzurro ed i suoi seguaci, calarono legato con quattro corde un trono dove vi era seduto “Silvius” conosciuto da tutti per avere già governato l'Italia, ed anche un po l'Europa per un lungo periodo. A quel punto dalla cupola dell'astronave una luce bluastra illuminò la gente nella piazza, dove annunciava con voce minacciosa, (che non era più la voce dell'omino azzurro), dichiarando: <<Cosa volete che sia liberato Barabba o Silvius>>. Dalla piazza si levò un coro unanime: Silvius! Silvius! Silvius! Quando prese la parola “Silvius”, spiegò bene agli italiani, che quanto avrebbero avuto da quell'omino azzurro di nome Barabba e dai suoi seguaci, Lui lo aveva già “Promesso”, e quanto è “Promesso” non può essere “Esaudito”, o sarebbe venuta meno la “Promessa”. Questa che è ormai assorbita e diventata convinzione ci viene dagli Arabi culla della nostra cultura, che erano soliti ricorrere ad una loro storiella: “Un signore acquistò in un mercato un cammello per cento denari, ma non avendoli con sé stipularono un contratto, dove pattuirono che avrebbe pagato solo trenta denari, mentre settanta li doveva dare. Dopo alcuni anni sempre al mercato, il mercante creditore vide passare a chi gli aveva venduto il cammello, pretendendo che pagasse gli altri settanta denari. Ma l'acquirente estrasse di tasca il contratto dove si affermava che i settanta denari li -avrebbe dovuti-, e che sarebbe venuto meno all'accordo il giorno che li -avesse pagati-”. Quanto viene “Promesso” per contratto, specificava “Silvius” fatto sopratutto con tutti gli Italiani davanti ad uno schermo TV, non lo si può esaudire. Ciò che si promette, sopratutto se messo per scritto non lo si può concedere, o ne verrebbe meno la “Promessa”, che in questo caso era ben specificato in un contratto che tutti avevano sottoscritto seppur davanti la TV. Poco importa se poi la gente non fa caso a quello che gli viene detto e propinato dai Media e TV, perché ciò che parla ciò che detta è la “Legge”, anche se fatta “ad Persona m”! Subito venne chiaro a tutti che tali promesse di Barabba avrebbero distrutto il tessuto sociale, non più politici corrotti, avvocati e giudici collusi, sindacati e tutti gli organismi che garantiscano che ognuno abbia garantito i diritti, avrebbero chiuso i loro uffici. Ci sarebbero stati milioni di persone senza lavoro, o meglio senza l'indotto del lavoro dove uno lavoratore deve mantenerne almeno sette che lo controlla mentre -produce-, definendo anche dove e come spendere ciò che col sudore guadagna. Chi avrebbe garantito la giusta condanna se nessuno sarebbe più finito nelle carceri. Certamente non si può mandare in carcere persone del potere, che possono pagare avvocati e giudici corrotti, anche se con soldi tolti all'operaio. Chi ci governerebbe se proprio chi ci governa finisse nelle carceri! Come si potrebbe garantire d'ora in avanti che la “Legge è uguale per tutti!”, avendo per Legge definito che: <<Non Tutti Sono Uguali di fronte alla Legge!>>. Un gruppo di persone più attive, cercando di interpretare la volontà popolare ormai ammutolita, improvvisarono delle croci dai cartelli segnaletici della piazza appendendovi Barabba e seguaci. Mentre “Silvius” veniva portato in trionfo con pieni poteri. Ebbe in quel momento a dire: << Se mi garantite il cinquanta per cento più uno dei suffragi, sarei pronto a perdonarvi anche tutti i Vostri Peccati>>. Cosa che da parte Sua agognava da tempo! Ora sono in molti convinti di avere fatto finalmente giustizia e rivendicato il grosso errore realizzato dai nostri antenati circa duemila anni fa, compreso il Vaticano e tutte le autorità religiose! Finalmente sulla croce vi pendeva Barabba e i suoi seguaci, e non sarebbero mai più risorti! Perché oramai quello che erano le promesse delle divinità, di un Dio nell'alto dei cieli, Vi era chi l'aveva già realizzato qui in terra, e non vi fosse più alcun modo a Dio di intervenire, confermato dalla preghiera del Cristo, dove affermava: “Padre Nostro che sei nei cieli,/ sia Santificato il Tuo Nome;/ Venga il Tuo Regno,/ sia fatta la Tua Volontà,/ come in Cielo così in Terra./Dacci oggi il nostro pane quotidiano,/ rimetti a noi i nostri debiti/ come noi li rimettiamo ai nostri debitori,/ e non ci indurre in tentazione,/ ma liberaci dal male”.Così Sia. Seppure lo si ripeta milioni di volte: “Quanto era promesso e previsto in cielo, è ormai da Silvius realizzato qui in Terra”, non essendo in grado di assimilarlo, non riusciamo a farci su le maniche per determinare il nostro agire, continuando a proiettare le nostre deficienze, in alto nei cieli, ad un Dio sempre più magnanimo, che adattiamo sempre più alle nostre deficienze, pretendendo sia in grado di risolverci i casini, seppure non possa più nulla, nell'averci donato il Figlio Prediletto Sacrificandolo sulla Croce per toglierci il Peccato. “Peccato”, che la Santa Madre Chiesa ci ha rimesso addosso, per poterci di nuovo sottomettere, mentre sarebbe servito per liberarci dalle schiavitù di tutte le Divinità. Avendosi Dio attraverso il Sacrificio del Figlio prediletto Cristo, elevato tutta l'Umanità a “Figli di Dio, non per merito, ma per Eredità”. Essendo tutti elevati a divinità al pari del Cristo, altro non abbiamo bisogno, che il caricarci delle nostre responsabilità, o a nulla è servito il Sacrificio di Cristo. La gente man mano evacuò e si allontanò dalla piazza, convinta di avere rimediato ad un grandissimo errore causato dai nostri antenati due millenni di anni fa. Recuperando ciò che ci siamo costruiti in millenni di evoluzione, impegnati come siamo nel garantire le gerarchie sociali, che tante vittime ci sono costate in conflitti, ed incidenti sul lavoro, perché chi lavora debba garantirvi innanzitutto benessere a chi non lavora. Sono le nostre guide politiche, ma sopratutto spirituali e Religiose che nel cercare di adattare le Leggi considerate -Leggi di Dio- hanno dato attuazione a ferree gerarchie, che nessuno ha modo di mettere in discussione! Dato che non ci danno modo di coinvolgersi e discuterla, ma il tutto lo si debba assumere come Sacramento, Comandamento e Dogma. E tutto questo per il loro tornaconto, convincendoci che lo fanno per il nostro benessere, e che ne avremmo beneficio in una vita futura nell'aldilà: “Quando vagheremo nell'etere come omini azzurri con astronavi, alla ricerca di mondi da sistemare, nell'aiutarli ad evolvere. Solo allora potremmo avere anche da parte nostra soddisfazione nell'essere messi in croce, per una missione umanitaria in una galassia dispersa nell'interspazio!” da Vostra nullità, l'analfabeta Oscar Esile
Id: 737 Data: 10/10/2019 18:14:37
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- Letteratura
Armageddon il Giudizio di Dio
“ARMAGEDDON IL GIUDIZIO” Saggio breve di Oscar Esile. “Questo libro lo dedico ai nostri antenati, che con la loro abnegazione hanno saputo cogliere il senso dell'evoluzione. Trasmettendoci le loro testimonianze scritte”. SE FOSSIMO IN GRADO di capire il significato delle PAROLE miglioreremmo la nostra esistenza. Assumendo che di ogni Parola il significato è frutto del nostro ingegno! Tanto da poterlo riassumere in un concetto: Tutto quanto esiste, l'Universo stesso, tutte le Galassie, le Stelle, la Terra, con tutte le specie di minerali, vegetali ed animali sono opera di Dio. -Compreso l'Uomo-. Mentre: Tutto quanto vi è di costruito, di tecnologico, tutto quello che è il Sapere dell'Uomo, scoperte, invenzioni e tutto il pensiero dell'Universo è opera dell'Uomo. -Compreso Dio-. Una della prime divinità si dice sia la Donna dal grosso ventre in procinto di procreare. Testimoniato dal monile della Venere di Willendorf alta undici centimetri di trenta mila anni fa. Ancora oggi per i giapponesi sono sacri le piante ed i fiori di ciliegio, e c'è chi considera sacra la sequoia gigante che per abbracciarla servono quaranta persone! Sopratutto per tradizione si continua a mantenere nelle istituzioni religiose -Parole- definite millenni fa da persone molto lontane dalla nostra cultura. Seppure già dalla notte dei tempi, né subiscono trasformazione nei significati che adattiamo alle nostre esigenze. La “Parola Dio” nei vocabolari diventa: (Un'entità soprannaturale, considerata dal punto di vista ontologico come trascendente e/o immanente, il cui rapporto con l'essere umano – interpretato diversamente a seconda dei vari tipi di credo – prende il nome di religione). È nel raggiungere l'uso della Parola che all'Uomo gli è possibile allontanarsi dall'istinto primordiale, che lo ha accompagnato nell'evoluzione in similitudine agli animali. Tanto che viene fatta usare anche al Creatore, in quanto è attraverso la Parola, il Verbo! Che fa apparire dal nulla ogni cosa. Secondo i nostri antenati Dio la usa anche per comunicare per imporci le Sue volontà. Ma sappiamo che il significato della Parola cambia col il cambiare delle nostre convinzioni, e non sarebbe possibile se fosse veramente Parola di Dio. Non prestiamo attenzione al fatto che ognuno nell'intimo il significato lo modifica nella propria crescita, in quanto alla -Parola- vi assegniamo anche sentimenti che in ognuno suscita. In una omelia dettata da un presbitero dal pulpito, ognuno ne ricava una piccola parte diversa a secondo dello stato d'animo di chi l'ascolta. Sia per propria cultura e per l'interesse che è diverso in ognuno di noi. Anche se in chiesa si dovrebbero trovare persone che si riconoscono in un'impronta che li accomuna. Nonostante ciò fuori della chiesa ognuno riporta convinzioni diverse e sopratutto non sempre coerenti con quanto era intenzione trasmettervi il presbitero che ha avuto tempo di prepararsi. Nonostante ciò per cinquanta-settanta anni continuerà a professare le stesse affermazioni allo stesso modo. Ed essere incompreso anche da chi disposto ad ascoltarlo! Significa che non sappiamo formarci esperienza del vissuto? Seppure in lui ciò che lo ha spinto a farsi sacerdote è di sicuro modificato nel tempo, né rimane fedele alle intenzioni che aveva da giovanissimo. È cosa risaputa e siamo coscienti, che tutto quanto viene espresso per iscritto avviene attraverso Metafore ed Allegorie:(figura retorica che consiste nel trasferire a un oggetto il termine proprio di un altro secondo un rapporto di analogia). E pertanto non è possibile riferirvi fatti reali, storici e o scientifici alla Parola. Se poi, come cerco di spiegarvi ognuno ne ricava convinzione diversa in quanto ogni assunzione è per rafforzare e non per confrontare le proprie convinzioni, non è difficile capire la frittata che ne consegue. Certamente non bastano le mie convinzioni per convincervi, -Non pretendo di avere ragione! Mi basta che mettiate in discussione le vostre convinzioni! Bisogna Sapere di non Sapere! Solo allora si cercherà di capire. Dato le difficoltà nel trasmettervi mie convinzioni. Nessuno si alimenterebbe dei soli ingredienti di una seppur buona pizza presi separati dal contesto. Seppure gli ingredienti siano buoni si preferisce mangiarli dosati e cotti in forno. Mentre è quanto fanno della bibbia le nostre guide spirituali nei cerimoniali della Santa Messa, mettendo assieme una parte del vecchio testamento, associato spesso a lettere di Paolo, ed ad un Vangelo, cercando di mediarne gli stessi significati per ottenere un buon pasticcio, che sia digeribile per imbonire quanti vi assistono ai cerimoniali. Già preparati ad assorbire quanto viene detto loro. Ma non sempre come si suol dire: La ciambella esce col buco. I nostri antenati di circa cinque mila anni fa, nel descrivere la Creazione non hanno le nostre conoscenze sull'Universo. Difatti ne descrivono la Creazione della sola Terra, con le stelle ed il sole, dove un Dio umanizzato plasma dalla polvere del suolo tutte le creature viventi, compreso l'Essere Umano. Se assimilassimo che non è possibile che esprimerci attraverso Metafore ed Allegorie, e non si possa attribuirvi fatti reali, storici e o scientifici, non potremmo che arrivare a conclusione che tutto il Sapere, non può che essere Frutto della nostra Ragione e fantasia. Chi ancora oggi, volesse descrivere la Creazione sapendo di esserci evoluti da microorganismi come tutta la materia, non potrebbe che attribuirlo al Creatore, l'esserci manifestati in Esseri Umani quando ancora non formata coscienza e conoscenza. Considerano il Creatore Entità Soprannaturale, che chiamano Dio per renderlo a noi comprensibile. Ma nessuno avrà modo di capire il Creatore. È solo una decina di miliardi dopo il Big-Bang che del pulviscolo che girava nell'etere si è condensato formando il sole, ed i pianeti della nostra galassia come la conosciamo iniziata cinque miliardi di anni fa. Siamo parte di microorganismi arrivati da chissà dove. Non essendoci generati attraverso il sesso, non possiamo che definirci generati dallo Spirito del Creatore, che chiamiamo Dio ed in altri nomi. I nostri antenati seppure di conoscenza limitata rispetto alle nostre, avevano di sicuro sviluppato l'intelletto molto più di noi. Formando l'uso della Ragione si creano idoli e divinità di ogni tipo. Constatato che non aiutava loro di coinvolgersi per formare coesione e coscienza seppure una piccola comunità della Mezzaluna fertile della Mesopotamia raccogliendo informazioni da altre culture vi danno sviluppo ad una nuova corrente di pensiero, con velleità dell'incarnarsi del Messia in Cristo. Sapendo di non avere avuto Creazione come perfetti Esseri Umani. Si descrivono Creati da un Dio, senza il Frutto della Conoscenza ed il Frutto della Vita. Ma non avrebbero mai accettato di avere avuto evoluzione in similitudine agli animali, e fosse necessario essere riscattati da tale Onta: (vergogna, disonore, ignominia, infamia, offesa, ingiuria, oltraggio, torto, affronto, danno). Per questa loro condizioni, considerano l'Essere Umano prima di Cristo Uomo Materiale, impregnato del Peccato destinato ad avere fine. In quanto il primo Uomo Adamo essendo plasmato dalla polvere da generazione all'Umanità di Uomo Materiale. Essendo Creato senza il Frutto della Conoscenza, non poteva disubbidire a Dio se non dopo averlo mangiato. Con uno stratagemma fanno creare Eva, dalla costola materia già con alito divino, ed in possesso delle caratteristiche e proprietà dei Frutti proibiti ad Adamo, in grado di capire che se l'Uomo non fosse venuto in possesso del Frutto della Conoscenza, sarebbe rimasto come ebete a vagare nell'Eden allo stesso livello che sono ancora oggi gli animali. Il passaggio da Uomo Materiale in Uomo Spirituale, è cosa già impressa nell'evoluzione. Non siamo noi a determinare la nostra evoluzione, ma è impressa nella Legge di Natura dal Creatore che chiamiamo Dio. Il nostro compito è renderci sensibili ai cambiamenti del nostro animo, per non distruggerci a vicenda. Se ci uccidessimo la metà non daremmo alcun disturbo al Creatore, ma a brindare sarebbero quanti restano, con il compito di continuare l'evoluzione. Il Creatore impone un Principio all'Evoluzione, “Che ad ogni azione corrisponda una reazione uguale e Contraria”. Ma non ha alcun modo di seguirne la nostra evoluzione, ed intervenire su ciò che Lui stesso ha determinato. Questo significa che non ha alcuna possibilità di seguire ogni singola persona come professano. Il Creatore non ha modo di comunicare, o dominare le nostre volontà, ma ha dato alla Legge di Natura capacità di modellarci alle nostre Velleità. Non siamo in possesso della Parola di Dio, ma soltanto della Parola di Uomo, in quanto il significato alla Parola è da sempre data da noi, e cambia con il cambiare delle nostre convinzioni. Parola come Dio, Aldilà, Peccato, Eternità cambiano significato da generazione in generazione. Insistere nel mantenere il significato che diamo alla Parola da loro scritta dai cinque ai due mila anni fa, credendo che sia lo stesso da loro attribuito è da deficienti! Dimostriamo di non saper leggere. Avendo avuto per Legge di Natura potere di Procreare, viene dato alla Donna incarico di farci avere il Frutto della Conoscenza. Mentre l'Uomo Cristo nato come tutti da spermatozoo, considerato Dio ha compito attraverso il Suo Sacrificio di consegnarci il Frutto della Vita, che è Vita Eterna! Solo dopo essere venuti in possesso dei Frutti proibiti, possiamo considerare completata la Creazione dell'Essere Umano iniziata da Dio. È solo questo il Messaggio delle scritture! È attraverso la Sua dipartita, che Cristo ci trasforma da Uomo Materiale in Uomo Spirituale, ci monda dal Peccato e ci eleva a Figli di Dio allo stesso Suo Rango. È in quel momento che Cristo riscatta tutta l'Umanità, vissuta prima, a Lui coetanea e che avrà vita fino alla fine del genere Umano di aver avuto Creazione dalla Materia. Seppure lo si professi non riusciamo ad assimilarlo, per questo non comprendiamo cosa intendessero i nostri antenati, con: Il Giudizio Finale, Armageddon! Il Giudizio di Dio e la Fine dei Tempi! In quanto tutto ciò che annuncia la Bibbia si realizza nel momento stesso della dipartita del Cristo. Dio ci impregna del Peccato come Sigillo di averci Creati dalla polvere come Uomo Materiale, Uomo animale, e dopo lunga evoluzione avendoci immesso Input perché sviluppassimo coscienza di manifestarci in Esseri Umani, è attraverso il Figlio Prediletto Cristo (Che siamo noi, in quanto tutta l'Umanità forma il Corpo di Cristo), si Rinasce attraverso Cristo trasformati in Uomo Spirituale a Nuova Vita, che è Nuova Creazione! Mondati dal Peccato ed elevati a Figli di Dio al pari di Cristo. È in quel momento che si manifesta la Misericordia di Dio, che ci Giudica maturi e coscienti, nell'assumerci responsabilmente la nostra esistenza. Non più sottomessa a Divinità, al Dio Creatore. l'Umanità non subirà più alcun Giudizio di Dio, avendolo fatto una volta per Sempre attraverso Cristo. Se avessimo sempre bisogno di un Tutore, come è per tutta la materia il mondo vegetale ed animale, ci dovremmo considerare ancora sotto Tutela di Dio, immaturi ed in similitudine agli animali. Non coscienti di esistere. Che Dio sarebbe, che avendoci Creati senza il Frutto della Conoscenza, e della Vita Eterna, non ci avesse data possibilità di acquisirli, perché ci si occupi dei più deboli ed indifesi dei nostri simili. Saremmo come animali seppure sotto le sottane delle divinità a sbranarci l'un l'altro. Non arriveremmo mai allo scopo che dobbiamo assolvere, se cercassimo solo di prevaricarci e sopraffarci perché il proprio Dio lo sia sul Dio che altri considerano loro. Se fossimo in grado di assimilare cosa leggiamo risolveremmo i nostri problemi. Ecco come considerano la Resurrezione dei Morti, rispetto quanto professato. Paolo, Prima Lettera ai Corinzi, cap 15, vers. 42-58: Il modo della Risurrezione. “[42] Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; [43] si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza; [44] si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale. [Considerano l'Essere Umano prima di Cristo: Corruttibile, ignobile, debole, Uomo Materiale con corpo Animale. Ed attraverso il Sacrificio di Cristo Tutta l'umanità diventa: Incorruttibile, Gloriosa, pieno di forza e Risorge attraverso la Resurrezione di Cristo con un Corpo Spirituale. Che non significa avere l'aureola e le ali. Sanno che un -seme- deve morire per dare frutto. Ed ancora seppelliamo i nostri morti in attesa della resurrezione. Considerano l'Essere Umano prima di Cristo, seme che deve morire, per dare come Frutto Nuova Vita all'Essere Umano, che diventa Corpo Spirituale. È Cristo che attraverso la Sua Morte e Resurrezione ci consegna il Frutto della Vita, che diventa Vita Eterna. Che non è riferita alla Vita di ogni singola persona. Ma essendo Metafora fa riferimento alla Vita dell'Umanità Intera sia vissuta prima, o avrà Vita dopo Cristo in questo Mondo. In quanto agli occhi di Dio, secondo i nostri antenati, siamo tutti uguali. Dal primo ominide, al più santo degli Uomini, Cristo. La Legge di Natura impone che: Perché sopravviva il più forte, è necessario che ci si alimenti del più debole ed indifeso dei propri simili. Il percorso fatto dall'Essere Umano, attraverso tutte le Istituzioni Religiose anche se con alcune differenze, ribaltano la Legge di Natura in: Perché sopravviva il più forte, è necessario che ci si occupi del più debole ed indifeso dei propri simili! Ma purtroppo non siamo in grado di capire ciò che si legge! In quanto tutte le Istituzioni che manifestiamo fondano sullo sfruttamento di propri simili più deboli ed indifesi, come animali. I nostri antenati non avevano le nostre convinzioni, ma nel descrivere la Creazione di Adamo, intendono: Tutta dell'Umanità che avrà vita sulla Terra. Seppure personalizzano Dio per renderlo comprensibile, è comunque un Dio che riguarda l'Umanità intera. La Religione non ha nulla a che fare con le Divinità. Cristo anche se seguito da apostoli e seguaci, ha compito di salvare tutta l'Umanità, non solo coetanea o chi si riconosce in Lui. Seppure Crea tutta l'Umanità in un solo Uomo, siamo noi che ci dividiamo in razze e comunità facendo ognuno nostro un Dio che è Unico. Ci diamo battaglia perché il proprio Dio prevarichi sul Dio che altri credono loro. Pensando che sappia proteggerci e soddisfare alle nostre suppliche. Dio non può seguirci come singole persone avendo Creato l'Universo a noi sconosciuto. Dio non può nulla per modificare le nostre esistenze, se non ci mettiamo di impegno noi. “La Preghiera non deve mai essere una supplica al Creatore, ma la sola ricerca interiore per accettare la nostra condizione, e darsi da fare perché si possa migliorare la consapevolezza del vivere, sapendo che è già in noi quanto è necessario alla nostra esistenza”]. Prosegue Paolo: “Se c'è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale, poiché sta scritto che [45] il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l'ultimo Adamo [Cristo] divenne spirito datore di vita. [46] Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. [47] Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo. [48] Quale è l'uomo fatto di terra, così sono quelli di terra; ma quale il celeste, così anche i celesti. [49] E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste. [50] Questo vi dico, o fratelli: la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile può ereditare l'incorruttibilità”. [Non sempre la cultura genera il sapere, e sopratutto fa capire cosa si legge se parole chiare come in questi versetti, da due mila anni sono traviate e deviati dal significato che hanno. Non si modifica nulla in noi con l'avvento di Cristo, solo si definiscono meglio le nostre caratteristiche. Sappiamo che non siamo di sola materia, ed i nostri antenati considerano l'evoluzione avuta in similitudine agli animali: Corpo Animale che ha portato l'Immagine dell'Uomo di Terra discendenti da Adamo fino a Cristo. Mentre dopo Cristo né assumiamo l'Immagine dell'Uomo Celeste discendenti da Cristo come Uomo Spirituale, essendo l'Umanità elevata a Figli di Dio. Nell'affermare: “[49] E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste”. Non significa altro che quello che siamo, non vi è interferenza da parte del Dio Creatore, in quanto non potevamo che avere l'evoluzione che abbiamo avuto. Che è si impostata dal Creatore, ma che non ha alcun potere per seguirci come singole persone. Siamo noi a definirci Uomo di Terra ed impregnati dal Peccato prima di Cristo. Mentre dopo Cristo l'Essere Umano lo si debba considerare Uomo Celeste in possesso dello Spirito Santo del Dio Creatore, ed in possesso della Vita Eterna. Dopo il Big-Bang il Creatore, che chiamiamo Dio non può Nulla! Non dobbiamo nulla al Dio Creatore, ma vi dobbiamo gratitudine per il fatto che ha immesso in noi quanto necessita alla nostra evoluzione come Esseri Umani con capacità di sviluppo ed uso della Ragione. Dimostrando di non capire ciò che ci viene tramandato dai nostri antenati significa non saper farne uso del cervello, dato che: Tutto quanto vi è di costruito, di tecnologico, tutto quello che è il Sapere dell'Uomo, scoperte, invenzioni e tutto il pensiero dell'Universo è opera dell'Uomo. Compreso la Creazione di Idoli, Divinità di ogni tipo, ed il Dio Unico, che ognuno interpreta a modo suo. Progredire attraverso il coinvolgimento, o conflitti è solo nostra responsabilità. Il Messia lo si poteva Incarnare secoli o millenni prima, o dopo in quanto dipendeva da come e quando avessimo formata coscienza di essere parte gli uni degli altri. Essendo Cristo Frutto della nostra energia, che si Incarna dopo milioni di anni dai primi ominidi, significa che le potenzialità sono in noi da sempre, e nessuna Entità Soprannaturale ha possibilità di seguirci, o di esaudirne le suppliche. Se si parte con convinzione che un'Entità Creatrice abbia potere di influenzare le nostre volontà, si continuerà a non capire, e proiettare i nostri problemi al Creatore perché li risolva. Mentre se ci si forma convinzione del Grande dono che solo a noi è stata riservata possibilità di evolverci in Esseri Umani, sapendo che in noi vi sono da sempre caratteristiche e proprietà necessarie all'evoluzione allora ognuno trova capacità di crearsi una esistenza soddisfacente]. A quanto sembra i nostri antenati lo sapevano già, dichiarando: [51] Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, [52] in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. [53] È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità”. [Qui non si parla della morte fisica che tutti subiamo, ma della morte dell'anima che modifica Risuscitando attraverso il Sacrificio di Cristo. Seppure sia Metafore ed Allegoria. Come da queste espressioni, si continui a proiettare la nostra esistenza nell'aldilà dopo la nostra vita terrena, non lo riesco a capire. Se non nell'attribuirlo alla nostra imbecillità il non capire cosa leggiamo! “[51] Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati”. Il fatto che anche chi ancora vivo si è trasformato da Uomo Materiale in Uomo Spirituale significa che non siamo in grado di dare significato alle parole. Il nostro problema non è quello di combatterci per fare prevalere un Dio, sul Dio che altri considerano loro, ma la ricerca del perché non siamo in grado di capire ciò che si legge, nonostante raggiunto alti livelli di civiltà. L'Eternità inizia secondo i nostri antenati da subito dopo il Sacrificio di Cristo, dove attraverso la Sua Risurrezione, tutta l'Umanità precedente, e che avrà vita dopo, allo stesso modo dei coetanei a Cristo anche senza aver subito la Morte Risuscitiamo a nuova Vita, a Vita Eterna compreso noi anche se non si esisteva! Siamo noi che sbagliamo nel considerare Eternità una Vita nell'aldilà. Per i nostri antenati la Vita Eterna è quella che acquisiscono attraverso il Sacrificio di Cristo. Seppure considerato Metafora ed Allegoria è un evento straordinario. Ci formiamo le nostre convinzioni dal pensiero, e non dalla realtà che ci circonda. La scrittura fa riferimenti a fatti storici, enfatizzandoli enormemente per potenziare le proprietà del Dio Creatore. Anche i personaggi seppure esistiti non lo sono come descritti. Adamo è Metafora, come il Diluvio Universale, e come la Resurrezione di Cristo è Metafora che rappresenta la Resurrezione dell'Umanità Intera dall'aver avuto evoluzione da microorganismi!]. Lo testimonia molto bene con il finale:Inno Trionfale: “[54] Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura:/ La morte è stata ingoiata per la vittoria./ [55] Dov'è, o morte, la tua vittoria?/ Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?/ [56] Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge. [57] Siano rese grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! [58] Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore”. Non è la singola persona che vince la Morte! E non è neanche Cristo! Ma l'Umanità che era marchiata dal Peccato, Muore attraverso la Morte di Cristo e Risorge attraverso la Sua Resurrezione, pur essendo Metafora veniamo mondati dal Peccato. Tutta l'Umanità cambia da Materiale in Spirituale grazie al Dio Creatore, che per rimediare d'averci Creati in similitudine agli animali, Sacrifica il Figlio Prediletto. -Che significa tutta l'Umanità forma il Corpo di Cristo-. In quanto ognuno di noi è portato a sacrificarsi per il proprio simile! Quando si fa riferimento a Cristo, si deve pensare a Tutta l'Umanità Intera, vissuta prima, e che ha vita dopo Cristo. Mi affido a Paolo di Tarso, che spiega il cambiamento nell'Uomo con l'avvento di Cristo, Frutto del percorso Umano. Lettera agli Ebrei, cap. 9, vers. 11-17: Cristo penetra nel santuario celeste. “[11] Cristo invece, venuto come sommo sacerdote di beni futuri, attraverso una Tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano di uomo, cioè non appartenente a questa creazione, [12] non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue entrò una volta per sempre nel santuario, procurandoci così una redenzione eterna. [13] Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsi su quelli che sono contaminati, li santificano, purificandoli nella carne, [14] quanto più il sangue di Cristo, che con uno Spirito eterno offrì se stesso senza macchia a Dio, purificherà la nostra coscienza dalla opere morte, per servire il Dio vivente?” [Anche se non si è a conoscenza delle scritture, diventa facile capire attraverso le parole di Paolo]. Poi prosegue: “[15] Per questo egli è mediatore di una nuova alleanza, perché, essendo ormai intervenuta la sua morte per la redenzione delle colpe commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l'eredità eterna che è stata promessa. [16] Dove infatti c'è un testamento, è necessario che sia accertata la morte del testatore, [17] perché un testamento ha valore solo dopo la morte e rimane senza effetto finché il testatore vive”. [Qui si parla di Eredità Eterna che si Eredita attraverso Cristo, nel momento della Sua Dipartita. Non nell'Aldilà]. Specifica meglio in Ebrei, cap. 9, vers. 23-28: “[23] Era dunque necessario che i simboli delle realtà celesti fossero purificati con tali mezzi; le realtà celesti poi dovevano esserlo con sacrifici superiori a questi. [24] Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d'uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore”, [Qui il riferimento -nel cielo stesso- ci si riferisce alla Terra che è diventata Cielo]. “[25] e non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui. [26] In questo caso, infatti, avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo. Ora invece una volta sola, alla pienezza dei tempi, è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso”. [Alla pienezza dei Tempi! Qui ci spiega bene che l'intervento del Creatore, secondo i nostri avi è nel momento in cui si Sacrifica Cristo, e si incarna lo Spirito in noi!]. “[27] E come è stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, [28] così Cristo, dopo essersi offerto una volta per tutte allo scopo di togliere i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione col peccato, a coloro che l'aspettano per la loro salvezza”. Difatti dopo la Risurrezione si è manifestato ai Suoi Seguaci, in quanto il Mondo non aveva più alcuna relazione con il Peccato, avendolo Lui stesso Mondato. “[27] E come è stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio”. Fanno Morire tutta l'Umanità vissuta prima di Cristo, coetanei a Cristo e che vivrà fino alla fine del genere Umano una sola volta, avendo subito -l'Armageddon-. Il Giudizio del Dio che noi stessi ci siamo Creati si manifesta attraverso la Morte e Resurrezione di Cristo come succede per tutti noi di morire una sola volta. Sia per chi Crede o meno in Dio! Dio ci ha Giudicati idonei perché ci si prende responsabilità della nostra esistenza, con il compito di prestarvi attenzione ai più deboli ed indifesi nel coinvolgerci. Per questo dobbiamo assimilarlo come: il Giudizio di Dio, l'Armageddon e fine dei Tempi! Che non è la Fine del Mondo come professano! Essendo tutto portato a Compimento è dato a Noi il compito di Agire. Di un'altra manipolazione della -Parola- vi voglio mettere a conoscenza, il Padre Nostro. Dal vangelo di Matteo, cap. 6, vers. 5-15: Pregare in Segreto. “[5] Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. [6] Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. La vera Preghiera. Il Pater. “[7] Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. [8] Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate”. [Sempre purché si capisca cosa si legge, a nulla serva pregare Dio che sa di cosa abbiamo bisogno prima di chiederlo]. Questo è quanto fanno recitare: “[9] Voi dunque pregate così:/ Padre nostro che sei nei cieli,/ sia santificato il tuo nome; [10] venga il tuo regno;/ sia fatta la tua volontà,/ come in cielo così in terra./ [11] Dacci oggi il nostro pane quotidiano, [12] e rimetti a noi i nostri debiti/ come noi li rimettiamo ai nostri debitori, [13] e non ci indurre in tentazione,/ ma liberaci dal male”. [Sottolineo solo che col cambiamento da Uomo Materiale in Uomo Spirituale e mondati dal Peccato impresso-ci da Dio Padre, la Terra è diventata Cielo. “[10] venga il tuo regno;/ sia fatta la tua volontà,/ come in cielo così in terra”. Tutto ciò che è stato dai nostri antenati proiettato in Alto dei Cieli, Cristo lo riporta su questa Terra essendo diventata Cielo]. Ma dove si può benissimo accusare le nostre guide spirituali di frode, è d'averlo mutilato di questi due versetti. Dove si fa affermare a Cristo: “[14] Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; [15] ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe”. [Non credo che serva avere più lauree ed anni di seminario per capire quanto si afferma. Non è Dio a Giudicarci, ma da a noi compito di Giudicare e solo dopo ne prende nota sia Cristo che il Dio Creatore. Siamo noi che dobbiamo caricarci le nostre responsabilità, sapendo che se io sono Figlio di Dio, lo sei anche tu e gli altri. Le Religioni dettano il fondamentalismo di tutte le istituzioni che mettiamo in atto anche dove vige laicità. Dal momento che anche tra di loro si fanno battaglia perché il proprio Dio prevarichi sul Dio che altri credono loro, e trasferiamo gli stessi principi in tutte le Istituzioni sull'incapacità di capire. Persone giovanissime chiuse in seminari indottrinati da persone che hanno fatto lo stesso percorso, fondante sulla completa sudditanza alle gerarchie restano fedeli fino alla morte senza riuscire a capire ciò che vanno professando. O abbiano modo di discutere se non nel confermare quanto imposto dall'alto. E non mi riferisco solo ai presbiteri, ma a tutti incluso chi mi sta leggendo. Non ci è possibile agire per nostra volontà, ma è necessario formarci la psiche, nell'osservare ciò che ci circonda che è l'unica responsabile delle nostre esternazioni. Finché non mettiamo in relazioni ciò che siamo, con le scelte che facciamo non c'è possibilità di crescita. Sapendo che chi legge cerca solo ciò che rafforza le proprie convinzioni. Pensate che io possa cambiare le loro opinioni? Non mi faccio alcuna illusione. Abbiamo l'abitudine di osservare e criticare ciò che manifestiamo, ma non di cercare di capire ciò che ci fa agire. Nonostante la tecnologia ci isoliamo sempre più in piccole caste, dove si riuniscono chi la pensa allo stesso modo, senza cercare di coinvolgersi per confrontarsi. Ognuno difende il nulla che si è costruito! Provate a pensare se possa esistere un tifoso Milanista, in un Club Interista, o Juventino. Ed è questo che manifestiamo in tutte le nostre azioni. Pertanto Cristo non può che essere Frutto di un percorso evolutivo di almeno tre-due millenni, attraverso una corrente di pensiero con velleità che si manifestasse il Messia in grado di riscattarci dall'avere avuto evoluzione in similitudine agli animali. Senza contare il percorso evolutivo fatto prima per milioni di anni. Il nostro errore è considerare che per il fatto che attribuiamo la Creazione ad un Dio, ci abbia Creati come Esseri Umani Perfetti. Ma sappiamo che non è questo che è avvenuto. Difatti Cristo si manifesta in modo opposto a come veniva descritto il Dio Creatore con potere di Vita e di Morte di ogni Creatura e di sottometterci. Inoltre Cristo non fa alcun dettato o scriva di suo pugno, ma lascia che ognuno interpreti le Sue gesta e Parole. Questa è la prova provata che quanto ricevuto dai nostri antenati, è frutto dalla loro raggiunta cultura. Pertanto: Tutto ciò che è a nostra conoscenza non può che essere frutto del nostro ingegno! Mentre se consideriamo le scritture: Parola di Dio, ci mettiamo nella condizione di non trovarvi soluzione ai nostri problemi. Mantenere convinzione che Dio possa intervenire sulla volontà dell'uomo impedisce di far uso del proprio cervello per capire da dove veniamo, chi siamo, ma sopratutto dove diretti. Diversamente capiremmo anche in quale situazione siamo. Vostra nullità, l'analfabeta Oscar Esile
Id: 736 Data: 10/10/2019 18:11:38
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- Letteratura
La Preghiera del Pater
“LA PREGHIERA DEL PATER” di Oscar Esile
Tutti abbiamo recitato il “Padre Nostro”, e molto probabilmente centinaia di volte. Dal momento che è attribuito a Cristo l'averci offerto questa preghiera come Sua Eredità, vale la pena di soffermarsi. Dal vangelo di Matteo, cap. 6, vers. 5-15: Pregare in segreto: “[5] Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. [6] Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. [hanno già ricevuto la loro ricompensa. [6]. Significa che non devono aspettarsi altro! Sono pieni della loro boria!]. La vera preghiera. Il Pater: “[7] Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. [8] Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. [Stando a queste parole -il Padre vostro sa-non serve a nulla pregare, in quanto Dio sa di cosa si ha bisogno. Dato che attraverso il Sacrificio di Cristo immette in noi quanto necessario alla nostra evoluzione. È Cristo che completa la Creazione iniziata dal Padre! Dopo essere venuti in possesso del -Frutto della Conoscenza-, donatoci dalla Donna Eva, chissà perché fatto riferire al Peccato ed alla disubbidienza dell'uomo a Dio. Cristo ci consegna il -Frutto della Vita, che è Vita Eterna-, che non è riferito alla singola persona, ma all'Umanità Intera vissuta prime e che vivrà dopo Cristo!]. Questo è il Padre Nostro che ci fanno recitare le nostre guide: [9] Voi dunque pregate così:/ Padre nostro che sei nei cieli,/ sia santificato il tuo nome;/ [10] venga il tuo regno;/ sia fatta la tua volontà,/ come in cielo così in terra./ [11] Dacci oggi il nostro pane quotidiano,/ [12] e rimetti a noi i nostri debiti/ come noi li rimettiamo ai nostri debitori,/ [13] e non ci indurre in tentazione,/ ma liberaci dal male. Le nostre guide spirituali i vers. 5-6-7-8, compreso il 14-15 ci vengono mutilati, dal Padre Nostro, dove si afferma: “[14] Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; [15] ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe”. Da queste parole si evince che da dopo Cristo, siamo noi che dobbiamo assumerci incarico di Giudizio, verso i propri simili, e solo dopo Dio, e Cristo ne prendono nota. Se io non perdono chi mi ha offeso, neanche Dio lo fa! Sono appunto le gesta e i comportamenti che ci dettano da piccoli, con parole che continuiamo a ripetere che perdono significato col tempo, dal momento che non ci aiutano a pensare con il proprio cervello, attraverso il dibattito ed il Coinvolgimento. Tutto ci viene imposto dall'alto attraverso gerarchie per scaricarci dalle responsabilità. In quanto sorgono istituzioni non per seguirci nella crescita, ma si arrogano il diritto di pensare per gli altri, anziché per sé stessi perché non si: “Inganni la Realtà, facendone perdere il significato”. Cristo, a differenza delle nostre guide spirituali, consiglia di chiudersi nella propria camera, perché la preghiera abbia effetto. “[6] Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. Ed in 8: [8] Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate”. Ci avvisa anche che Dio conosce i nostri bisogni, e provvede a fornirceli prima che gli si chiedano. Dio ci precede avendoci forniti di quanto necessita alla nostra evoluzione dalla Creazione, dal Big-Bang, prima che la Terra fosse formata. In quanto Dio creatore non può comunicare con noi, e influenzare le nostre volontà, o seguirci come singole persone, o ne saremmo delle marionette guidati da fili dal Creatore. Mentre quanto fatto attraverso Cristo, lo è per tutta l'Umanità intera. “[9] Voi dunque pregate così:/ Padre nostro che sei nei cieli,/ sia santificato il tuo nome;/ [10] venga il tuo regno;/ sia fatta la tua volontà,/ come in cielo così in terra”. Quanto i nostri antenati avevano proiettato in alto dei cieli dove credevano ci fosse la dimora delle divinità, Cristo lo Realizza in questo nostro Mondo, su questa nostra Terra. <<Sia fatta la tua volontà,/ come in cielo così in terra>>. Pertanto la “La Terra la si deve considerare cielo, secondo i nostri antenati, in quanto è diventata Cielo attraverso il Sacrificio di Cristo”. Si prosegue con: “[11] Dacci oggi il nostro pane quotidiano,/ [12] e rimetti a noi i nostri debiti/ come noi li rimettiamo ai nostri debitori,/ [13] e non ci indurre in tentazione,/ ma liberaci dal male”. Dio è disposto a fornirci il pane quotidiano, in quanto l'universo è creato per l'Uomo, e non noi per l'universo. Con il realizzarsi del Sacrifico di Cristo si ribalta, o meglio si completa quanto veniva professato nel vecchio testamento dove tutto era sottomesso al Dio Creatore, in quanto ci faceva da -Tutore, attraverso l'istinto primordiale rispondendo di ogni nostro agire. Non vi erano colpe in noi se ci si uccideva per la difesa del gruppo, o del territorio che ci sfamava. In quanto creati in similitudine agli animali, non si aveva coscienza di esistere-. È con la Legge, il Decalogo che formiamo coscienza di essere parte gli uni gli altri. Non siamo -Creati, Esseri Umani Perfetti-, ma in divenire in immagine e somiglianza di Dio. Le nostre guide spiritali ritengono completa la preghiera del Padre Nostro, decapitandone i vers. 5, 6, 7 e 8. Ma ancora più grave è eliminare i versetti 14, e 15. “[14] Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; [15] ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe”. Il -Peccato- che ci toglie Cristo non è il -Peccato- che intendono le nostre guide spirituali, ma è il -Peccato che ci ha impresso il Creatore, come Sigillo di averci Creato non perfetti Esseri Umani, in quanto plasmati dalla polvere del suolo-. Quando prima di Cristo si era impregnati del -Peccato, nessuno poteva Peccare, in quanto privati del Frutto della Conoscenza non si aveva discernimento del bene dal male-. Nel toglierci il -Peccato- Cristo riconosce in noi capacità di Giudizio ed in grado di assumerci responsabilmente la nostra esistenza. Mentre definisce -Colpe, Debito, ciò che consideriamo Peccato, che è nostro dovere occuparcene-. Le nostre guide non sono in grado di assimilare che Cristo attraverso il Suo Sacrificio ci abbia cambiati da Uomo Materiale come eravamo considerati prima di Lui, in Uomo Spirituale. Tutto questo le nostre guide lo proiettano ancora in un'esistenza nell'aldilà, mentre Cristo lo ha fatto per questa nostra esistenza, per questo nostro mondo. La Vita Eterna, non è riferita alla singola persona, ma all'Umanità intera, vissuta prima di Cristo, coetanea e che avrà vita su questa Terra. Tutte le persone che hanno contribuito all'incarnarsi del Messia, nella persona di Cristo, secondo le nostre guide spirituali non le considerano salvate, non avendo conosciuto Cristo. Mentre se si sa capire quanto si legge, Cristo si è Sacrificato per tutta l'Umanità, sia per i nostri antenati vissuti prima, che vissuti dopo anche se non esistevamo. E non può essere diversamente, o si dovrebbe considerare che Dio faccia differenze tra le sue creature. Secondo Cristo pertanto, solo dopo il nostro Giudizio, Dio ne prende atto confermando quanto da noi deciso. -Se io perdono le colpe di chi mi ha offeso, anche Dio mi perdona. Ma se io non perdono chi mi ha recato offesa, neanche Dio lo fa-. Questi due versetti, se capiti da diventare nostra convinzione, sono in grado di attuare il cambiamento che era nelle velleità dei nostri antenati, conseguito attraverso una nuova corrente di pensiero nell'incarnarsi del Messia. I nostri antenati, nel sottomettersi al Dio Creatore vi scaricavano ogni incombenza nelle Sue mani, in quanto ci faceva da -Tutore- attraverso l'istinto primordiale. Ma che non può più esserlo una volta prodotto coscienza di essere parte gli uni degli altri. È attraverso il Sacrificio di Cristo che viene messo tutto in nostre mani, seppure con aspettative diverse. Pertanto secondo il mio modesto parere: -La Preghiera non deve mai essere una supplica al Creatore, a Dio ma la sola ricerca interiore per accettare la nostra condizione, e darsi da fare perché si possa migliorare la consapevolezza del vivere, sapendo che è già in noi quanto necessario alla nostra evoluzione. Mentre Dio non può nulla. È dalla Creazione che Dio Creatore ci immette le caratteristiche e proprietà necessarie alla nostra evoluzione, con il compito che noi le si sviluppino. Nessuna divinità, o Dio Creatore ha possibilità di modificare quanto ha stabilito dalla Creazione, e tanto meno influenzare le nostre volontà. In quanto seppure evoluti da microorganismi, senza alcuna nostra coscienza ci siamo evoluti in Esseri Umani. Pertanto in noi è dalla Creazione che viene immesso -Input- perché ci sviluppassimo quali siamo. È del tutto ovvio che le divinità, Dio Creatore, siano Creature come frutto del nostro ingegno. Essendo anche Cristo Frutto di un percorso di almeno due millenni, di una nuova corrente di pensiero con velleità d'incarnare il Messia. Ma un salto di qualità così -Banale per Capire- sembra che sia a noi impossibile prenderne coscienza. L'avere ipotizzato un'esistenza nell'aldilà non giustifica la nostra esistenza. Ma ci toglie la possibilità di prenderci responsabilmente della nostra esistenza. Mi chiedo: “Dove trovare Guide talmente umili, e di grande levatura Umana, che nella loro esistenza abbiano prodotto tale Umile Stima e Fiducia nell'Uomo dimostrata da Cristo, da ritenerlo in grado di alimentarsi attraverso il Coinvolgimento, in piccole comunità, a portata di Uomo. Aggiungerei, e sappia dello Spirituale e Soprannaturale che è in noi da sottostare a queste semplici Universali Indicazioni. Ci vorrebbe chi avesse prodotto in sé tale immensa stima e dignità nell'Uomo, da ritenerlo degna Creatura di Dio; seppure di quel Dio Creato dai nostri antenati. Ed avesse veramente a cuore la salvezza dell'Umanità, e sapesse sacrificarsi non la propria vita, ma l'Orgoglio di appartenere a Divinità a Dio, dedicandosi al proprio simile, che è pur Creatura di Dio. Non possiamo attribuire a Dio, solo quello che ci conviene! Creiamo civiltà dove crediamo possibile ad Ognuno fare ciò che si vuole, con il beneplacito delle Divinità, del Dio Creatore, che manipoliamo sempre più. (ed aggiungo ora: Ci basti una Supplica per ritornare vergini, dopo esserci prostituiti). Vostra Nullità, l'analfabeta Oscar Esile
Id: 734 Data: 10/10/2019 18:00:48
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- Letteratura
La Donna risosrsa dellUmanità
Donna risorsa dell'Umanità Breve racconto di Oscar Esile Non sono un seduttore o, come molti si definiscono sciupa-femmine, e pertanto non parlerò delle mie Donne, ma della Donna! Sono concorde che da giovane l'interesse verso la Donna è spinto dall'istinto primordiale che ancora si mantiene vivo in noi, per fortuna. Ma anziché migliorare i nostri approcci diventano sempre più difficili, e non mi riferisco alla difficoltà di relazionarsi con l'altro sesso che diventa sempre più facile, anche se spesso troppo superficiale. Mentre diventano sempre più problematici i nostri atteggiamenti verso la Donna nel formare la psiche in noi, unica responsabile delle nostre esternazioni. Si fanno esperienze sessuali sempre più giovanissimi, sfuggendo alla condizioni imposte anche dalla morale, spesso retaggio che le nostre guide spirituali attribuiscono al Dio Creatore. Senza considerare -Che non è Dio, ma è la Legge di Natura a modellarne la psiche, l'unica responsabile delle nostre esternazioni-. E quando avrebbero l'età per iniziare il coinvolgersi, si trovano loro malgrado con molta esperienza di sesso, ma senza avere nel contempo prodotto sentimenti in grado di saldare un legame duraturo. -In quanto è la Legge di Natura che nel frattempo li ha modellati nel considerare le Donne di facili costumi, ed alla donna il constatare che gli uomini sono tutti farfalloni-. Ed è quanto loro stessi contribuiscono attraverso comportamenti sempre più superficiali che realizzano quello che sono. Se non riusciamo a formare stima e dignità in sé stessi, difficilmente la si produce verso gli altri nel costruirsi la carica necessaria per un rapporto duraturo di coppia. Nei maschi è ancora preminente considerarsi cacciatore, e pertanto diventa importante il numero di donne che si seducono come bottino di caccia, nel collezionare il numero di rapporti più che le conquiste fatte attraverso i sentimenti per acquisire maturità. Sia poeti che studiosi seppure ne esaltino le caratteristiche e qualità, tutto o quasi sta nel considerare la Donna al servizio più che al completamento dell'uomo. Anche tra studiosi e filosofi non si chiedono quale sia il ruolo della Donna, dato che si trasforma man mano che evolviamo con caratteristiche ed aspetti sempre diversi, sopratutto nella lotta che devono sostenere per un posto dignitoso nella società. In quanto raggiunto un traguardo si deve passare ad uno successivo non essendoci mai ciò che soddisfi le aspettative. Di sicuro non è Dio che impone alcuna cosa, in quanto ci lascia liberi di fare ciò che si vuole, dato che non ha alcun potere su di noi! Ma ha imposto alla Legge di Natura il compito di modellarci alle nostre stesse ambizioni. Se si imposta la propria vita sulla superficialità, come molti pensano di fare da giovani, rimandando quando ormai grandi di mettere la testa a posto, per poi trovarsi una brava moglie e mettere su famiglia, non si accorgono che non è possibile agire per la sola volontà, ed ormai modellati, non resta che considerare che in fondo è meglio vivere da single. Per cercare di spiegarmi attraverso mie parole, devo iniziare dal passato. È di sicuro la Donna che spinge l'Uomo alla Creazione di idoli e divinità, nel partorire dando vita ad un essere umano, dato che l'uomo non sapeva di esserne protagonista. In quanto si accoppiava come lo fanno ancora oggi gli animali spinti dall'istinto, che non sanno di essere protagonisti per dare continuità alla specie. Pertanto il Dio degli uomini Crea, mentre la Donna Pro-Crea. La Donna è da sempre ispiratrice all'uomo, se si sa sviluppare sensibilità anche nella divisione dei ruoli. Ma ha da sempre spinto l'uomo al dominio dei propri istinti, ruolo che agli inizi era attribuito a divinità, al Dio unico. Il rapporto sessuale non ha più da lungo tempo lo scopo di dare continuità alla specie, ma è diventato sempre più strumento di relazione. Questo darebbe alla Donna lo stesso ruolo che hanno assunto nell'evoluzione le divinità, e sopratutto il Dio Unico. Ancora oggi è possibile notare le diverse condizioni che vengono attribuite alla Donna, a secondo di come si sono sviluppate dalla stessa fonte, le tre religioni più importanti. I nostri antenati già quattro cinque mila anni fa, nel descrivere la Genesi considerano la Donna in possesso delle caratteristiche e proprietà prima, di mangiare i frutti proibiti all'Uomo. Dalla Genesi cap. 3. vers. 6: “[6] Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò”. Per questo è considerata allo stesso livello del Dio Creatore, che la ammonisce benevolmente di aver passato il Frutto ad Adamo, in Genesi cap. 3, vers. 22: “[22] Il Signore Dio disse allora: "Ecco l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva sempre!". Nell'evoluzione la Donna, seppure attraverso vicissitudini, ha sempre più assunto il ruolo di guida oltre che ispiratrice all'Uomo, tanto da manifestarsi ora l'unico -Essere in grado di sostituirsi al Dio Creatore. Nel ruolo che hanno da sempre avuto le istituzioni religiose, nello fare sviluppare dominio degli istinti, non riuscendoci-. È alla Donna che la Legge di Natura ha dato di sviluppare le caratteristiche perché l'uomo accresca dominio degli istinti. In quanto diversamente non ha alternativa che diventarne zimbello in Suo possesso. In quanto né è protagonista sempre più nel prendere l'iniziativa per sedurre, nel soggiogare e provocarne l'Uomo ad esserne a Lei sottomesso. Se non sviluppasse capacità di conquistare la Donna attraverso i sentimenti, ne diventa sempre più oggetto di scherno, vittima, burattino ai suoi piedi. E dopo averlo usato e spolpato lo getta come calzino bucato. Facendo diventare l'uomo sempre più effeminato perdendo di fatto il Suo ruolo di dominio di sé e di resistervi alle Sue provocazioni. Più ci manteniamo sottomessi a Divinità, ancora oggi manteniamo sottomessa la Donna, nel acquistarla, venderla e ripudiarla a nostro piacimento. Che è la stessa cosa che succede in civiltà dove non tengono conto dell'importanza di capire il perché l'evoluzione si è manifestata da sempre sopratutto nella sottomissione a Divinità, a Dio. Nel considerare la Donna sempre più oggetto per soddisfarne le proprie pulsioni, la costringiamo in spettacoli a spogliarsi ed esibirsi in atti sessuali, che appartenerebbero alla sfera privata ed intima di ogni essere umano, rendendola merce per il soddisfacimento delle proprie perversioni. Se vogliamo migliorare la nostra situazione verso la maturità ed il dominio degli istinti, che non sono i soli istinti sessuali, non vi sono alternative che sostituire tutte le Divinità, ed il Dio Unico, che chiamiamo in modi diversi e manipoliamo ormai a nostro piacere, nel -Conquistare la Donna attraverso i Sentimenti, che darebbe all'Uomo la dignità necessaria alla Crescita!- Avendo perso sempre più la sottomissione alle divinità, ed al Dio Creatore che, come dimostrato nell'evoluzione producono incapacità di dominio degli istinti, che non sono i soli istinti sessuali. -È necessario produrre in noi capacità di Conquistare la donna attraverso i Sentimenti, perché né sia degna compagna per la nostra maturità-. Vostra nullità, l'analfabeta Oscar Esile.
Id: 733 Data: 10/10/2019 17:58:00
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- Letteratura
A cosa serve una vita nellaldilà
“UOMO DOVE SEI !” di Oscar esile Si va sempre più delineando nell'evoluzione il ruolo della Donna, che già negli scritti della bibbia è considerata simile a Dio, se si sa leggere quanto affermano i nostri antenati dove Dio rimprovera Eva dopo avergli passato il Frutto della Conoscenza all'Uomo. Genesi cap.3; vers. 22: “[22] Il Signore Dio disse allora: "Ecco l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva sempre!". Nel fare affermare al Dio Creatore: “Ecco l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male, ed ora egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della Vita, ne mangi e viva sempre!”. Significa che alla Donna vi attribuiscono poteri che l'Uomo deve conquistare nell'evoluzione. Mentre il: -viva sempre!- che ne è già in possesso la Donna, all'Uomo viene riconosciuto solo dopo formata coscienza di essere parte gli uni degli altri. Considerano la Donna protagonista nel passargli il Frutto della Conoscenza, per darvi possibilità anche all'Uomo di discernere il bene dal male. Seppure si consideravano Creati da un Dio, sapevano di non essere stati Creati perfetti Esseri Umani, ma in divenire. Avendo fatto lunga evoluzione in similitudine agli animali. Mentre il Frutto della Vita ci viene consegnato da Gesù Cristo attraverso il Suo Sacrificio. È Cristo che completa la Creazione dell'Uomo, consegnandoci il Frutto della Vita, che diventa Vita Eterna! I nostri antenati si consideravano prima di Cristo Uomo Materiale e pertanto la loro Vita in quella condizione era destinata ad avere fine! È attraverso il Sacrificio di Cristo, che cambiandoci in Uomo Spirituale, seppure sia Metafora ed Allegoria, ed essendo elevati a Figli di Dio ci guadagniamo la Vita Eterna! Che non è riferita alle singole persone per un'esistenza nell'aldilà. Ma si riferisce alla Vita Eterna di tutta l'Umanità che avrà Vita su questa Terra, in questo nostro Mondo. È dato a Cristo, in quanto -Tutta l'Umanità forma il Corpo di Cristo-, sia che abbia avuto Vita prima o dopo Cristo, di diventare protagonisti col compito di riscattarci dall'aver avuto evoluzione da microorganismi come tutta la Materia. Pertanto è nostro il compito nell'evoluzione di passare da Uomo Materiale in Uomo Spirituale, come viene Attestato e Sigillato attraverso il Sacrificio di Cristo, che ci eleva a Figli di Dio. Essendo Tutta l'Umanità elevata a Divinità, non si ha più alcun bisogno di altre divinità, di altro Dio. Seppure le scritture si esprimono attraverso Metafore ed Allegorie e non sia possibile attribuirvi fatti reali, storici e o scientifici, li dobbiamo assumere per alimentare la nostra esigenza di Spiritualità e di Sovrumanità in noi. Sempre in Genesi si afferma al cap. 3, vers. 16: “[16] Alla donna disse:/ "Moltiplicherò/ i tuoi dolori e le tue gravidanze,/ con dolore partorirai figli./ Verso tuo marito sarà il tuo istinto,/ ma egli ti dominerà".Dovremmo considerare che per -Istinto- la Donna cercherà in ogni modo di lusingare, di sedurre, di ammaliare l'uomo perché maturi in sé il dominio per la propria sopravvivenza. Essendosi da sempre considerato Cacciatore, ne è invece Preda. È l'uomo responsabile della situazione in cui mantiene la Donna, e delle sue colpe dovrà pagare sempre più, se non è in grado di -dominarsi nel conquistarla attraverso i sentimenti-. L'evoluzione porterà sempre più la donna ad esserne provocatrice ed ammaliatrice, seduttrice ed infingarda, nel prenderne l'iniziativa mentre l'uomo dovrà farvi resistenza e cedervi solo dopo averla avviluppata nei sentimenti. Solo allora la donna vi si donerà completamente per esserci degna compagna, portandoci a -maturità-. Non c'è possibilità di crescita e maturità, se non attraverso il connubio tra l'uomo e la Donna. Nelle nostre opulente civiltà del consumismo, si è portati ad approfittarne dello sfruttamento di ogni risorsa senza la preoccupazione dei danni che provochiamo. Non sapendo che è lo stesso sistema che adottiamo nel nostro comportamento privato individuale, quando cerchiamo di sfruttare chi disposto a prostituirsi, senza capire che noi stessi ci prostituiamo alle nostre aspirazioni. Per trovarsi quando ormai troppo tardi crediamo ci sia ancora possibile mantenere le energie necessarie per instaurare un legame di coppia duraturo e fruttifero, ci troviamo -smonati e svuotati- avendo da sempre affrontato le problematiche con superficialità. L'avere concesso ai giovanissimi facilità al sesso, non più contestato da genitori, da bacchettoni e istituzioni religiose, pensando sia un problema subito in passato dai nostri avi, non ha dato i risultati sperati. I giovani non hanno acquisito la maturità che speravamo, ma al contrario ne sono sempre più spaventati nell'affrontare con serietà un rapporto di convivenza, avendo affrontato qualsiasi situazione con molta superficialità non dovendosi impegnare per la conquista, avendo tutto facilmente alla portata di mano. Non possono che essere Frutto dei loro stessi comportamenti. Non è Dio che ci premia o castiga in un'esistenza nell'aldilà, ma è la Legge di Natura che ci modella alle nostre aspirazioni! In questa nostra unica esistenza, dove ci è possibile far uso della Ragione e Coscienza. Unici elementi che ci allontanano dalla similitudine agli animali. Sapendo della facilità di com'è possibile avere quanto dettato dall'istinto, e non mi riferisco il solo soddisfarne l'istinto sessuale, senza avere formato -dominio e carattere in maturità-, ottenendo tutto con facilità. Prima di accorgersi del fallimento è la “Legge di Natura” che ci ha modellato alla trasgressione e sempre più ad osare in ciò che ci rende prigionieri della nostra stessa superficialità da sempre ambita. Non avendo saputo approfittarne delle occasioni per svilupparvi sentimenti di stima e dignità in se stessi, non siamo in grado di produrre fiducia e stima nell'altro sesso. Avendo loro stessi approfittato della superficialità dell'esistenza, che oramai non trovano valga la pena di impegnarsi, abituati alla toccata e fuga in incontri fortuiti dove non serve coinvolgere i sentimenti, dove tutto brucia in fretta, senza assimilarne gli effetti o il formarvi maturità. Non vi è alcuna “Legge di Dio” che possa influenzare in alcun modo le nostre volontà, ma ci siamo da sempre sottomessi alla nostra stessa “Ragione”, nella ricerca di idoli e divinità di ogni genere, impedendoci di considerare che chi ci domina è la: “Legge di Natura”, ed è quella che dobbiamo sempre più averne -dominio- se vogliamo progredire. È nel coinvolgimento che riusciamo ad instaurare con il sesso opposto nel saper -dominare gli istinti- che non sono i soli istinti sessuali, nel coltivare sensibilità e serietà nei nostri approcci, sviluppandone i sentimenti che formano -dominio e carattere verso la maturità-. Dobbiamo prenderci responsabilità della nostra esistenza, in quanto nessun Dio ci viene in aiuto. La stessa “Legge di Natura è fondata sul principio che il più forte si alimenti del più debole”. Ma è nell'evoluzione che allontanandoci dall'istinto primordiale, e sviluppato uso della “Ragione”, dobbiamo sempre più affidarci all'uso della “Ragione” ed abbandonare tutte le divinità, dove vi proiettiamo tutte le nostre debolezze. Mentre dovremmo coinvolgerci per affrontarle e superarne le difficoltà, perché: “Solo per l'Essere Umano la Legge di Natura si ribalti in: -Perché sopravviva il più forte ci si deve occupare del più debole ed indifeso dei propri simili-”. Come indicato da sempre, se ci s'impegna a capire ciò che dettano tutte le più grandi Istituzioni Religiose. “È alla Donna, descritta già nella Genesi con le stesse proprietà attribuite a Dio, che dobbiamo confidare nel sostituirla a idoli ed al Dio Unico. Anziché sottometterci a Dio, ora che abbiamo raggiunto capacità dell'uso della Ragione, dobbiamo cercare di appropriarci del nostro -dominio, per dominare- la Legge di natura, attraverso il Dominio degli istinti nel conquistare la Donna. Unico essere, in grado di dare valore all'esistenza dell'Uomo”. “Non può esistere un Dio superiore al Pensiero che gli ha dato Creazione! Seppure quel Pensiero ci è immesso dal Creatore che noi chiamiamo Dio ed in altri nomi, perché lo si faccia Progredire nel Coinvolgerci in dibattimenti, nel formarci proprie convinzioni!” Vostra nullità, l'analfabeta Oscar Esile.
Id: 732 Data: 10/10/2019 17:26:06
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Uomo dove sei!
“UOMO DOVE SEI !” di Oscar esile Si va sempre più delineando nell'evoluzione il ruolo della Donna, che già negli scritti della bibbia è considerata simile a Dio, se si sa leggere quanto affermano i nostri antenati dove Dio rimprovera Eva dopo avergli passato il Frutto della Conoscenza all'Uomo. Genesi cap.3; vers. 22: “[22] Il Signore Dio disse allora: "Ecco l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva sempre!". Nel fare affermare al Dio Creatore: “Ecco l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male, ed ora egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della Vita, ne mangi e viva sempre!”. Significa che alla Donna vi attribuiscono poteri che l'Uomo deve conquistare nell'evoluzione. Mentre il: -viva sempre!- che ne è già in possesso la Donna, all'Uomo viene riconosciuto solo dopo formata coscienza di essere parte gli uni degli altri. Considerano la Donna protagonista nel passargli il Frutto della Conoscenza, per darvi possibilità anche all'Uomo di discernere il bene dal male. Seppure si consideravano Creati da un Dio, sapevano di non essere stati Creati perfetti Esseri Umani, ma in divenire. Avendo fatto lunga evoluzione in similitudine agli animali. Mentre il Frutto della Vita ci viene consegnato da Gesù Cristo attraverso il Suo Sacrificio. È Cristo che completa la Creazione dell'Uomo, consegnandoci il Frutto della Vita, che diventa Vita Eterna! I nostri antenati si consideravano prima di Cristo Uomo Materiale e pertanto la loro Vita in quella condizione era destinata ad avere fine! È attraverso il Sacrificio di Cristo, che cambiandoci in Uomo Spirituale, seppure sia Metafora ed Allegoria, ed essendo elevati a Figli di Dio ci guadagniamo la Vita Eterna! Che non è riferita alle singole persone per un'esistenza nell'aldilà. Ma si riferisce alla Vita Eterna di tutta l'Umanità che avrà Vita su questa Terra, in questo nostro Mondo. È dato a Cristo, in quanto -Tutta l'Umanità forma il Corpo di Cristo-, sia che abbia avuto Vita prima o dopo Cristo, di diventare protagonisti col compito di riscattarci dall'aver avuto evoluzione da microorganismi come tutta la Materia. Pertanto è nostro il compito nell'evoluzione di passare da Uomo Materiale in Uomo Spirituale, come viene Attestato e Sigillato attraverso il Sacrificio di Cristo, che ci eleva a Figli di Dio. Essendo Tutta l'Umanità elevata a Divinità, non si ha più alcun bisogno di altre divinità, di altro Dio. Seppure le scritture si esprimono attraverso Metafore ed Allegorie e non sia possibile attribuirvi fatti reali, storici e o scientifici, li dobbiamo assumere per alimentare la nostra esigenza di Spiritualità e di Sovrumanità in noi. Sempre in Genesi si afferma al cap. 3, vers. 16: “[16] Alla donna disse:/ "Moltiplicherò/ i tuoi dolori e le tue gravidanze,/ con dolore partorirai figli./ Verso tuo marito sarà il tuo istinto,/ ma egli ti dominerà".Dovremmo considerare che per -Istinto- la Donna cercherà in ogni modo di lusingare, di sedurre, di ammaliare l'uomo perché maturi in sé il dominio per la propria sopravvivenza. Essendosi da sempre considerato Cacciatore, ne è invece Preda. È l'uomo responsabile della situazione in cui mantiene la Donna, e delle sue colpe dovrà pagare sempre più, se non è in grado di -dominarsi nel conquistarla attraverso i sentimenti-. L'evoluzione porterà sempre più la donna ad esserne provocatrice ed ammaliatrice, seduttrice ed infingarda, nel prenderne l'iniziativa mentre l'uomo dovrà farvi resistenza e cedervi solo dopo averla avviluppata nei sentimenti. Solo allora la donna vi si donerà completamente per esserci degna compagna, portandoci a -maturità-. Non c'è possibilità di crescita e maturità, se non attraverso il connubio tra l'uomo e la Donna. Nelle nostre opulente civiltà del consumismo, si è portati ad approfittarne dello sfruttamento di ogni risorsa senza la preoccupazione dei danni che provochiamo. Non sapendo che è lo stesso sistema che adottiamo nel nostro comportamento privato individuale, quando cerchiamo di sfruttare chi disposto a prostituirsi, senza capire che noi stessi ci prostituiamo alle nostre aspirazioni. Per trovarsi quando ormai troppo tardi crediamo ci sia ancora possibile mantenere le energie necessarie per instaurare un legame di coppia duraturo e fruttifero, ci troviamo -smonati e svuotati- avendo da sempre affrontato le problematiche con superficialità. L'avere concesso ai giovanissimi facilità al sesso, non più contestato da genitori, da bacchettoni e istituzioni religiose, pensando sia un problema subito in passato dai nostri avi, non ha dato i risultati sperati. I giovani non hanno acquisito la maturità che speravamo, ma al contrario ne sono sempre più spaventati nell'affrontare con serietà un rapporto di convivenza, avendo affrontato qualsiasi situazione con molta superficialità non dovendosi impegnare per la conquista, avendo tutto facilmente alla portata di mano. Non possono che essere Frutto dei loro stessi comportamenti. Non è Dio che ci premia o castiga in un'esistenza nell'aldilà, ma è la Legge di Natura che ci modella alle nostre aspirazioni! In questa nostra unica esistenza, dove ci è possibile far uso della Ragione e Coscienza. Unici elementi che ci allontanano dalla similitudine agli animali. Sapendo della facilità di com'è possibile avere quanto dettato dall'istinto, e non mi riferisco il solo soddisfarne l'istinto sessuale, senza avere formato -dominio e carattere in maturità-, ottenendo tutto con facilità. Prima di accorgersi del fallimento è la “Legge di Natura” che ci ha modellato alla trasgressione e sempre più ad osare in ciò che ci rende prigionieri della nostra stessa superficialità da sempre ambita. Non avendo saputo approfittarne delle occasioni per svilupparvi sentimenti di stima e dignità in se stessi, non siamo in grado di produrre fiducia e stima nell'altro sesso. Avendo loro stessi approfittato della superficialità dell'esistenza, che oramai non trovano valga la pena di impegnarsi, abituati alla toccata e fuga in incontri fortuiti dove non serve coinvolgere i sentimenti, dove tutto brucia in fretta, senza assimilarne gli effetti o il formarvi maturità. Non vi è alcuna “Legge di Dio” che possa influenzare in alcun modo le nostre volontà, ma ci siamo da sempre sottomessi alla nostra stessa “Ragione”, nella ricerca di idoli e divinità di ogni genere, impedendoci di considerare che chi ci domina è la: “Legge di Natura”, ed è quella che dobbiamo sempre più averne -dominio- se vogliamo progredire. È nel coinvolgimento che riusciamo ad instaurare con il sesso opposto nel saper -dominare gli istinti- che non sono i soli istinti sessuali, nel coltivare sensibilità e serietà nei nostri approcci, sviluppandone i sentimenti che formano -dominio e carattere verso la maturità-. Dobbiamo prenderci responsabilità della nostra esistenza, in quanto nessun Dio ci viene in aiuto. La stessa “Legge di Natura è fondata sul principio che il più forte si alimenti del più debole”. Ma è nell'evoluzione che allontanandoci dall'istinto primordiale, e sviluppato uso della “Ragione”, dobbiamo sempre più affidarci all'uso della “Ragione” ed abbandonare tutte le divinità, dove vi proiettiamo tutte le nostre debolezze. Mentre dovremmo coinvolgerci per affrontarle e superarne le difficoltà, perché: “Solo per l'Essere Umano la Legge di Natura si ribalti in: -Perché sopravviva il più forte ci si deve occupare del più debole ed indifeso dei propri simili-”. Come indicato da sempre, se ci s'impegna a capire ciò che dettano tutte le più grandi Istituzioni Religiose. “È alla Donna, descritta già nella Genesi con le stesse proprietà attribuite a Dio, che dobbiamo confidare nel sostituirla a idoli ed al Dio Unico. Anziché sottometterci a Dio, ora che abbiamo raggiunto capacità dell'uso della Ragione, dobbiamo cercare di appropriarci del nostro -dominio, per dominare- la Legge di natura, attraverso il Dominio degli istinti nel conquistare la Donna. Unico essere, in grado di dare valore all'esistenza dell'Uomo”. “Non può esistere un Dio superiore al Pensiero che gli ha dato Creazione! Seppure quel Pensiero ci è immesso dal Creatore che noi chiamiamo Dio ed in altri nomi, perché lo si faccia Progredire nel Coinvolgerci in dibattimenti, nel formarci proprie convinzioni!” Vostra nullità, l'analfabeta Oscar Esile.
Id: 731 Data: 10/10/2019 17:15:15
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Il significato della Parola
“IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA” Saggio di Oscar Esile
L'Essere Umano dopo un lungo periodo evolutivo in similitudine agli animali, si è diversificato quando ha dato voce alla Parola. In quanto per parlare ha dovuto sviluppare il pensiero che lo porta a formarvi l'uso della Ragione per dar nome ad ogni cosa, allontanandosi dall'istinto primordiale che lo teneva sottomesso al regno minerale, vegetale ed animale cui è parte. Tutt'oggi tra gli animali vi è chi più di altri eccede nella forza nell'avere supremazia sul gruppo, nel garantirvi la sopravvivenza della specie. Non è escluso che tali caratteristiche fossero anche negli ominidi, che man mano si avvicinavano sempre più ad Esseri Umani, e vi mantenessero supremazia nell'imporre direttive e comportamenti a subalterni. Chiunque volesse oggi trasmettere ai posteri di come ci siamo evoluti, sapendo di esserci sviluppati da microorganismi ed aver fatto lungo percorso in similitudine agli animali, non ha alternativa che attribuirne il potere di manifestarci in Esseri Umani dal Creatore. Definito dai nostri antenati Dio Creatore ed in altri nomi. Non essendoci generati attraverso il rapporto sessuale, non possiamo che considerarci manifestati attraverso lo Spirito del Creatore. Tanto importante è stato per l'Uomo il traguardo raggiunto della Parola, che né caratterizzerà l'evoluzione nel tentativo di spiegare la propria esistenza, chi fossero da dove venivano, e quale fosse il loro compito. A tale scopo non avendo possibilità di capire Umanizzano il Creatore attribuendovi le loro stesse caratteristiche immensamente più grandi, considerandolo Onnipotente, Onnisciente ed Onnipresente. Prima di arrivare nell'individuarlo come Dio Creatore Unico in un'Entità Soprannaturale e Spirituale, sono passati attraverso la Creazione di migliaia di idoli e divinità, poi abbandonate e sostituite con altre nell'evoluzione. Questo basterebbe per convincerci che non esistono Divinità con potere di influenzare le nostre volontà! Dato che è possibile Crearci Divinità per nostra esigenza significa che il potere è nostro! Il fatto stesso che sia possibile darvi interpretazione a quanto consideriamo Parola di Dio, significa che non lo sono. Nessuno ha potere di darvi interpretazione se fosse veramente Parola di Dio! Ciò che da sostegno a questa ipotesi è che essendo la Parola a distinguerci dalla similitudine agli animali, è stata usata come Potere attribuito al Dio Creatore che attraverso il Verbo fa apparire ogni cosa dal nulla. Il Dio Creatore fa apparire il tutto dal nulla attraverso la Parola. Mentre spesso la usiamo a vanvera! SE FOSSIMO IN GRADO di capire il significato delle PAROLE miglioreremmo la nostra esistenza. Sapendo che di ogni Parola il significato è frutto del nostro ingegno! Tanto da poterlo riassumere in un concetto: Tutto quanto esiste, l'Universo stesso, tutte le Galassie, le Stelle, la Terra, con tutte le specie di minerali, vegetali ed animali, sono opera di Dio. -Compreso l'Uomo-. Mentre: Tutto quanto vi è di costruito, di tecnologico, tutto quello che è il Sapere dell'Uomo, scoperte, invenzioni e tutto il pensiero dell'Universo è opera dell'Uomo. -Compreso Dio-. Nessuno avrà mai modo di formarsi cognizione per capire l'immensità del Creatore che ha dato sviluppo od inizio all'Universo, se non nel definirlo come dettato dai nostri antenati nei documenti arrivati fino a noi. Ci sono innumerevoli descrizione della Creazione, attribuita a diverse Divinità ed espressi in modo diversi. Solo assumendo questo testimonierebbe che nessuna divinità, e tanto meno Dio Creatore Unico né sia autore. In quanto sono tentativi che ogni gruppo, o civiltà emergente aveva per spiegare la nostra presenza su questa Terra, considerandola il centro del Creato. I nostri antenati quando descrivono la Creazione da parte di un Dio, anche in libretti raccolti nel libro della Bibbia. Non avevano conoscenza dell'Universo ma credevano di essere soli, ed ognuno vi dava Creazione ad un proprio Dio. Avendo adottato secoli prima la divisione del tempo in sei giorni per il lavoro, ed uno dedicato alle divinità fanno creare a Dio la Terra, con il sole la luna e le stelle in sei giorni, ed il settimo giorno riposare come un qualsiasi Umano. Ed è plausibile che il Dio Creatore o le Divinità che hanno accompagnato l'evoluzione fino ad allora non avessero alcun potere sull'Uomo. Mentre è evidente l'esigenza dell'Uomo trovarvi protezione nelle divinità, e nel Dio che loro stessi si Creavano, seppure vi si sottomettevano. Le stesse guide spirituali, Guru, Stregoni o Sacerdoti che si ponevano alla guida ne erano loro stessi soggiogati dalle Divinità, e dal Dio da loro Creato. E questo fa si che si dia applicazione alle gerarchie che tutti conosciamo. Se consideriamo pagane alcune divinità Create dell'Uomo, non possiamo che considerare Creato dall'Uomo anche il Dio Creatore Unico, seppure chiamiamo in modo diversi. Tutte le istituzioni religiose, hanno lo stesso fondamentalismo che è la sottomissione ad una ferrea gerarchia dei propri adepti. I presbiteri nonostante professino fratellanza, uguaglianza e difesa dei più deboli dei propri simili, rinunciano spesso a quanto Dio stesso ci ha fornito per dimostrarvi completa sudditanza. Inizialmente vi offrivano alle divinità anche sacrifici umani per aggraziarsene le benevolenze. Ritenendo oggi di aver fatto un grande salto di qualità e civiltà nell'aver modificato i cerimoniali, donandovi monetine e le sole buone intenzioni. Ciò che domina comunque la psiche non è diverso in noi, di come agiva sulla coscienza dei nostri antenati. In quanto non sono le divinità a sottometterci, ma è la necessità nostra di coinvolgerci per lo scambio di esperienza di vita vissuta. Mentre tramutiamo in lussuosi cerimoniali, sottomessi a gerarchie chi deve impartire Dogmi, Comandamenti, Precetti ed il modo di sottomettersi. Manipolando Dio nel considerarlo con potere di farci ritornare vergini, dopo esserci prostituiti. Sopratutto per tradizione si continua a mantenere nelle istituzioni religiose -Parole- definite millenni fa da persone molto lontane dalla nostra cultura. Seppure già dalla notte dei tempi, né subiscono trasformazione nei significati che adattiamo alle nostre esigenze. La parola “Dio” nei vocabolari: (Un'entità soprannaturale, considerata dal punto di vista ontologico come trascendente e/o immanente, il cui rapporto con l'essere umano – interpretato diversamente a seconda dei vari tipi di credo – prende il nome di religione). È per antonomasia una parola di cui significato ogni individuo interpreta a modo suo, sia per tradizione per ambiente familiare o sociale. Ma dove non prestiamo attenzione sta nel fatto che ognuno nel proprio intimo il significato si modifica nella propria crescita, in quanto alla -Parola- vi assegniamo anche sentimenti che in ognuno suscita. Non è raro che seppure da piccoli siamo ammaestrati a pratiche religiose, con la crescita per molti sia considerata senza valore. In una omelia dettata dal presbitero dal pulpito, ognuno ne ricava una piccola parte che è diversa a secondo dello stato d'animo di chi l'ascolta. Sia per propria cultura che per interesse che è diverso in ognuno di noi, anche se in chiesa si dovrebbero trovare persone che si riconoscono in un'impronta che li accomuna. Nonostante ciò fuori della chiesa ognuno riporta convinzioni diverse e sopratutto non sempre coerenti con quanto è intenzione trasmettervi il presbitero che ha avuto tempo per prepararsi. Nonostante ciò continuerà per cinquanta-settanta anni a professare le stesse affermazioni nello stesso modo. Significa che non sappiamo dar significato alla Parola? Certamente non bastano le mie convinzioni per convincervi, -Ma non pretendo di avere ragione! Mi basta che mettiate in discussione le vostre convinzioni!-. La difficoltà è trasmettere ciò che si ha capito. I nostri antenati di circa cinque mila anni fa, non avevano le nostre conoscenze sull'Universo. È solo una decina di miliardi dopo che il novanta per cento del pulviscolo che girava nell'etere si è condensato formando il sole, ed il residuo formano i pianeti e la nostra galassia come la conosciamo. Siamo parte di microorganismi arrivati da chissà dove. Non essendo generati attraverso il sesso, non possiamo che definirci generati dallo Spirito del Creatore. Seppure di conoscenza limitata rispetto alle nostre, avevano di sicuro sviluppato l'intelletto molto più di noi, ed affinandosi con lo sviluppo del pensiero formandosi la Ragione si creano idoli e divinità di ogni tipo. Constatato che non aiutava loro il coinvolgersi per formare coesione, una piccola comunità della Mezzaluna fertile della Mesopotamia danno, raccogliendo da altre culture sviluppo ad una nuova corrente di pensiero, con velleità dell'incarnarsi del Messia. Sapendo di non avere avuto Creazione come perfetti Esseri Umani. Si descrivono Creati da un Dio, senza il Frutto della Conoscenza ed il Frutto della Vita. Per questa loro condizioni, considerano l'Essere Umano prima di Cristo Uomo Materiale, impregnato del Peccato destinato ad avere fine. Essendo Creato Adamo senza il Frutto della Conoscenza, non poteva disubbidire a Dio se non dopo averlo mangiato. Descrivendo il primo Uomo Adamo plasmato dalla polvere che da generazione all'Umanità di Uomo Materiale. Con uno stratagemma fanno creare Eva, dalla costola materia già con alito divino, in possesso delle caratteristiche e proprietà dei Frutti, in grado di capire che se Adamo non fosse venuto in possesso del Frutto della Conoscenza, sarebbe rimasto a vagare nell'Eden allo stesso livello degli animali. Questo passaggio da Uomo Materiale o animale, in Uomo Spirituale, lo considerano cosa fondamentale, ed è Sigillato da un evento straordinariamente a noi incomprensibile. In quanto non diamo il significato alla Parola, che vi davano i nostri antenati, dai cinque ai due mila anni fa. Parole come Dio, Aldilà, Peccato, Eternità cambiano significato da generazione in generazione. Insistere nel mantenere il significato che diamo alla Parola da loro scritta credendo che sia lo stesso da loro attribuito è da deficienti! Avendo avuto per Legge di Natura potere di Procreare, la Donna ha incarico di farci avere il Frutto della Conoscenza, che significa prendersi coscienza di generarsi. Mentre Cristo ha compito attraverso il Suo Sacrificio di consegnarci il Frutto della Vita. Solo dopo essere venuti in possesso dei Frutti proibiti, formandosi coscienza di esistere possiamo considerare completata la Creazione iniziata da Dio. Ed è attraverso la Sua dipartita, che Cristo ci trasforma da Uomo Materiale in Uomo Spirituale! Mondandoci dal Peccato ci eleva a Figli di Dio allo stesso Suo Rango. Cristo riscatta tutta l'Umanità vissuta prima, a Lui coetanea e che avrà vita fino alla fine del genere Umano di aver avuto Creazione dalla Materia. Dalla prima Lettera di Paolo ai Corinzi, cap 15, vers. 42-53: Il modo della Risurrezione. “[42] Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; [43] si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza; [44] si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale. [Considerano l'Essere Umano prima di Cristo: Corruttibile, ignobile, debole, Uomo Materiale con corpo Animale. Ed attraverso il Sacrificio di Cristo Tutta l'Umanità diventa: Incorruttibile, Gloriosa, piena di forza e Risorge attraverso la Resurrezione di Cristo con un Corpo Spirituale. Che non significa avere l'aureola e le ali. Se fossimo in grado di capire cosa si legge, capiremmo come consideravano la Resurrezione dei Morti, rispetto quanto professato. Avendo fatto esperienza del vissuto, sanno che un -seme- per dare frutto, deve essere messo sotto terra e morire. Ancora oggi sotterriamo i nostri cari in attesa della Resurrezione. Mentre è Cristo che ci consegna il Frutto della Vita, che è Vita Eterna. Che non è riferita alla Vita di ogni singola persona come professano. Ma alla Vita dell'Umanità Intera, di chi ha vissuto prima di Cristo, coetanei a Cristo e che avranno vita fino alla fine del genere Umano su questa Terra. I nostri antenati non avevano le nostre convinzioni, ma nel descrivere la Creazione di Adamo, sotto intendono la Creazione di tutta l'Umanità. “Allo stesso modo che tutta l'Umanità forma il Corpo di Cristo!”. Seppure umanizzano Dio per renderlo comprensibile, è comunque un Dio che riguarda tutta l'Umanità intera. Cristo anche se seguito da alcuni apostoli e seguaci, ha compito di salvare l'Umanità intera, non solo chi si riconosce in Lui. Dio Crea un solo Uomo, nelle intenzioni dei nostri antenati, ma siamo noi che essendo già divisi in razze, e comunità ci appropriamo di un Dio che è di tutti. Ci diamo battaglia perché il nostro Dio prevarichi il Dio che altri credono loro. Pensando che sappia proteggerci e soddisfare le nostre suppliche. Dio non può seguirci come singole persone avendo Creato l'Universo a noi sconosciuto]. Si prosegue: “Se c'è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale, poiché sta scritto che [45] il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l'ultimo Adamo [Cristo] divenne spirito datore di vita. [46] Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. [47] Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo. [48] Quale è l'uomo fatto di terra, così sono quelli di terra; ma quale il celeste, così anche i celesti. [49] E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste. [50] Questo vi dico, o fratelli: la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile può ereditare l'incorruttibilità”. [Non sempre la cultura genera il sapere, e sopratutto fa capire cosa si legge se parole chiare come in questi versetti, da due mila anni sono traviate e deviati dal significato che hanno. Non si modifica nulla in noi con l'avvento di Cristo, solo si definiscono meglio le nostre caratteristiche. Sappiamo che non siamo di sola materia, ed i nostri antenati considerano l'evoluzione avuta in similitudine agli animali, come Corpo Animale che ha portato l'Immagine dell'Uomo di Terra discendenti da Adamo fino a Cristo. Mentre dopo Cristo né assumiamo l'Immagine dell'Uomo Celeste discendenti da Cristo come Uomo Spirituale, essendo l'Umanità elevata a Figli di Dio. Nell'affermare: “[49] E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste”. Non significa altro che quello che siamo, non vi è interferenza da parte del Dio Creatore, in quanto non potevamo che avere l'evoluzione che abbiamo avuto. Che è si impostata dal Creatore, ma che non ha alcun potere per seguirci come singole persone. Siamo noi a definirci Uomo di Terra ed impregnati dal Peccato prima di Cristo. Mentre dopo Cristo l'Essere Umano lo si debba considerare Uomo Celeste in possesso dello Spirito Santo del Dio Creatore, ed in possesso della Vita Eterna. Dopo il Big-Bang il Creatore, che chiamiamo Dio non può Nulla! Dobbiamo formarci convinzione del Grande dono che solo a noi è stata riservata possibilità di evolverci in Esseri Umani, sapendo che in noi vi sono da sempre le caratteristiche e proprietà necessarie all'evoluzione. Allora ognuno trova capacità di crearsi una esistenza soddisfacente. Ed il nostro compito è solo quello di predisporci al coinvolgimento, per trovare la strada da percorrere. Non abbiamo che questo compito, e se poi ci tagliamo su a pezzettini non diamo alcun disturbo a Dio, al Creatore]. Dichiarano: [51] Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, [52] in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. [53] È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità”. Come da queste espressioni, si continui a proiettare la nostra esistenza nell'aldilà dopo la nostra vita terrena, non lo riesco a capire. Se non nell'attribuire alla nostra imbecillità il non capire cosa si legge! “[51] Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati”.Il fatto che anche chi ancora vivo si è trasformato da Uomo Materiale in Uomo Spirituale significa che non siamo in grado di dare significato alle Parole. Ed il nostro problema non è quello di combatterci per fare prevalere un Dio, sul Dio che altri considerano loro, ma è la ricerca del perché non siamo in grado di capire ciò che si legge, nonostante crediamo raggiunto alti livelli di civiltà. L'Eternità inizia da subito dopo il Sacrificio di Cristo, dove attraverso la Sua Risurrezione, tutta l'Umanità precedente, e che avrà vita dopo, allo stesso modo dei coetanei a Cristo anche senza aver subito la Morte fisica Risuscitiamo a nuova Vita, a Vita Eterna, anche se non esistevamo! Siamo noi a sbagliare nel considerare Eternità in una Vita nell'aldilà. I nostri antenati consideravano la Vita Eterna, quella che hanno acquisito attraverso il Sacrificio di Cristo. Seppure considerato Metafora ed Allegoria non sia possibile attribuirvi fatti reali, è un evento straordinario. Ci formiamo convinzioni dal pensiero e non dalla realtà che ci circonda. A volte la bibbia fa riferimenti a fatti storici, ma enfatizzandoli enormemente per potenziare le proprietà del Dio Creatore, che si Creavano man mano sempre più Onnipotente. Anche i personaggi che sono esistiti non lo sono come descritti. Adamo è Metafora, come il Diluvio Universale, e come la Resurrezione di Cristo, che rappresenta la Resurrezione dell'Umanità Intera dall'aver avuto evoluzione da microorganismi! Non fanno riferimento alla singola persona. Non è la singola persona che vince la Morte! Ma l'Umanità che era marchiata dal Peccato, Muore attraverso la Morte di Cristo e Risorge attraverso la Sua Resurrezione, pur essendo Metafora mondata dal Peccato. Tutta l'Umanità cambia da Materiale in Spirituale, grazie al Dio Creatore, che per rimediare d'averci Creati in similitudine agli animali, Sacrifica il Figlio Prediletto. In quanto per lungo periodo si sono fatti sacrifici Umani, a Divinità. Mentre ognuno di noi è portato a sacrificarsi per il proprio simile più indifeso! Il nostro problema è dove trovare Guide talmente umili, di grande levatura Umana che nella loro esistenza abbiano prodotto tale Umile Stima e Fiducia nell'Uomo, da ritenerlo in grado di alimentarsi attraverso il Coinvolgimento, in piccole comunità a portata di Uomo. Ci aggiungerei, sappia dello Spirituale e Soprannaturale che è in lui da sottostare a queste semplici Universali Indicazioni. Ci vorrebbe chi avesse prodotto in sé tale immensa Stima e Dignità nell'Uomo, da ritenerlo degna Creatura di Dio. Seppure di quel Dio Creato dai nostri antenati! Ed avesse veramente a cuore la salvezza dell'Umanità, e sapesse sacrificare non la propria vita e l'Orgoglio di appartenere a Divinità, ma dedicandosi al proprio simile, che è parte della Creazione di Dio. Non possiamo attribuire a Dio, solo ciò che ci conviene! Creiamo civiltà dove crediamo sia possibile ad Ognuno fare ciò che si vuole, con il beneplacito delle Divinità, del Dio Creatore che manipoliamo a nostro piacere. Una volta le Istituzioni censuravano il sapere per poter meglio manipolarci. Da anni hanno capito che permettendoci ogni nefandezza è molto più facile manipolarci, essendo adottato in tutte le Istituzioni che manifestiamo, cultura, sociale, politica! Com'è possibile affidarci a guide culturali, sociali, politiche e religiose che non capiscono ciò che leggono, ed hanno il solo compito di sfruttare i più deboli ed indifesi! Camuffati da persone per bene in aiuto ai propri simili più deboli ed indifesi. Situazione che ci mantengono per meglio sfruttarci. Mantenendoci impossibilitati di reagire, stiamo a guardare invece di proporre alternative! Mi basta una decina di persone, per cambiare la nostra condizione, lasciando a casa il traditore, ed chi è incapace di credere. Ma non vorrei fare la fine di chi mi ha preceduto!
Id: 729 Data: 08/10/2019 14:34:47
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- Letteratura
Ottavo Vangelo
“OTTAVO VANGELO” di Oscar Esile. Ii 18 febbraio 1941 a Ebal vicino a Nablus a Sud del Mar di Galilea in un sarcofago vicino a quello di un morto, sono state trovate delle pergamene, che molti studiosi di scritture antiche, fanno risalire al secondo secolo dopo Cristo. Seppure di difficile traduzione per la lontananza della cultura allora in uso, si è comunque trovata la chiave di lettura. Ma quello che si evidenzia in questi rotoli, definiti “Ottavo Vangelo”, è la difficoltà che avrebbero avuto quanti avessero raccolto i vari libretti, nei secoli o millenni dopo Cristo, per formare la Bibbia. E dalle trascrizioni, darvi significato alle parole, nelle intenzioni che volessero gli autori. Si afferma che Cristo, è un Individuo che ha assimilato l'energia che l'Uomo ha prodotto attraverso una nuova corrente di pensiero in un percorso di millenni prima di Lui, con velleità dell'incarnarsi del Messia. Il sistema che primeggiava molto prima di Cristo nell'Essere Umano è quello della creazione di Idoli e Divinità di ogni genere considerate da noi pagane, che servivano nel sottomettere i sudditi sempre più esigenti, in modo di poterli dominare. Con il progredire anche questi Idoli e Divinità pagane vengono sostituiti da Divinità Divine, che adottano lo stesso fondamentalismo della sottomissione ai propri addetti! Essendo il sistema adottato che dava ad ognuno possibilità di crearsi divinità di ogni tipo per soddisfare le proprie necessità, si accorsero di non formarvi coscienza per coalizzarsi. Ma ognuno cercava di far prevalere la propria Divinità sulle Divinità degli altri. Creando spesso conflitti che sfociavano in guerre. Per questo motivo si diede sviluppo ad una Nuova corrente di pensiero perché si avverassero le loro velleità nel Messia Spirito di Dio in un Uomo necessario a formarvi coscienza di essere parte gli uni degli altri, ed infine elevasse tutta l'Umanità a Figli di Dio. È Cristo che si fa carico di esaudire tali loro aspirazioni attraverso il Suo Sacrificio. Non sarebbero riusciti ad imporre il Decalogo, se non fosse stato divulgato dal Patriarca Mosè, ritenuto in contatto con Dio avendo avuto dalle Sue mani le tavole del Decalogo, fatto passare come Legge di Dio. E se non fossero accompagnati nel deserto, senza alcuna distrazioni perché si assimilasse ciò che Dio dettava attraverso la Sua Legge, nel formarsi coscienza di un Dio Unico immensamente grande, da eliminare quante avevano create fino ad allora. O non avrebbero assimilato che Dio avesse incaricato Noè di costruirvi l'Arca salvando la Sua famiglia per dare discendenza a generazioni di fedeli al proprio Dio. In modo di eliminare attraverso il diluvio i discendenti di Adamo, che dimostrò infedeltà disobbedendo alle imposizioni del Creatore. Non era necessario che gli eventi fossero supportati dalla realtà, che esistesse o meno Adamo, Noè, Mosè ed un Dio di tale specie, o che ci fosse stato o meno il Diluvio. Bastava che ci fossero riferimenti storici, passati da generazione in generazione, come si fa tutt'ora, e diventati ormai leggenda come una grande alluvione. Col passare del tempo si enfatizzava sempre più l'evento per dar potere ad un Dio che si creavano sempre più immensamente grande, in grado di eliminare le sue creature Salvandone solo otto, così da dimostrarne la potenza del Dio Creatore e padrone della vita di ogni individuo. Si afferma nell'Ottavo Vangelo che non vi fosse per l'Essere Umano evoluzione diversa da quella che si ha avuto. In quanto essendoci evoluti in Esseri Umani dalla similitudine agli animali, senza alcuna nostra coscienza di esistere, non ci è possibile che attribuirvi al Dio Creatore il merito di quello che siamo. Anche se non è possibile attribuirvi fatti storici e o scientifici, agli eventi se sono espressi attraverso -Metafore, Allegorie e Parabole-. Con l'Ottavo Vangelo, si sostiene di come l'Essere Umano prima di Cristo non fosse completo in quanto sottomesso all'Istinto Primordiale, lo si considerasse impregnato del Peccato. Seppure ha avuto da Eva il Frutto della Conoscenza! Gli mancava il Frutto della Vita che Dio vi proibì nell'Eden. È dato all'Essere Umano di venirne in possesso del Frutto della Vita solo dopo lunga evoluzione e prodotta coscienza di essere parte gli uni degli altri. È appunto l'Uomo Cristo, elevato a Divinità che si assunse il ruolo di consegnarci il Frutto della Vita, attraverso un fatto straordinario del Suo Sacrificio. Che simboleggia il Sacrificio che è chiamata tutta l'Umanità, a spendersi per i propri simili. Cristo sapeva che non serve a nulla imporre Dogmi e Verità Assolute, essendo tutta l'Umanità fornita di capacità di sviluppo ed uso della Ragione. Ancora oggi la -Legge di Natura- tiene sottomessa la materia, il regno vegetale e minerale. E non possa esistere un Dio che dopo averci fornito capacità di sviluppo ed uso del cervello ci debba anche dire di come usarlo. O ne sia Lui artefice delle nostre scelte, dato che di come ci saremmo evoluti, lo ha definito dalla Creazione, come fatto con tutto l'Universo sottomesso all'Istinto Primordiale, dove solo noi Esseri Umani, ha dato possibilità di sviluppo della Ragione perché ci assumessimo responsabilità del nostro agire. È lo Spirito di Dio a modificare le nostre coscienze e far comprendere attraverso il Consolatore, quanto era intenzione si divulgasse attraverso Cristo. La Potenza di Cristo è di aver assimilato l'energia prodotta dall'Essere Umano, attraverso una nuova corrente di pensiero, se fossimo in grado di far Fruttare le Proprietà che sono in noi dalla Creazione. Si afferma in Ottavo Vangelo la difficoltà che avremmo avuto di interpretare le Parole di Cristo, dei Profeti e Patriarchi in quanto con sviluppata cultura diversa. Dato che non serve cambiare la -Parola- perché abbia significato diverso. È attraverso lingue e civiltà diverse che si da significato diverso alle parole. Non di meno viene da ogni singolo assimilata a secondo le Convinzioni che ognuno forma della propria esistenza. Dovuto alla posizione sociale, cittadinanza, situazione economica e di istruzione, che non garantiscono possibilità maggiori di assimilarne i significati, o capire maggiormente cosa intendessero i nostri antenati trasmetterci. Dato che anche lo studio non da sempre il potere di capire, se non si esercita il cervello nel modellare la psiche, unica responsabile delle nostre esternazioni. Questo Ottavo Vangelo, afferma che Cristo si è sacrificato per tutta l'umanità! Vissuta prima, a lui coetanea o che avranno vita fino alla fine del genere umano. Seppure sia Metafora ed Allegoria, è attraverso la Morte di Cristo che tutta l'Umanità Muore, e attraverso la Sua Risurrezione Risuscita a Nuova Vita, che è Vita Eterna. Cristo porta a Compimento la Fine dei Tempi, Realizza l'Apocalisse ed il Giudizio di Dio, rendendoci responsabili della nostra esistenza. È subito dopo Cristo che inizia la -Vita Eterna che non finisce più-. Ed è considerata diversa dalla vita che vivevano prima di Cristo destinata a finire, in quanto avuto evoluzione in similitudine agli animali. È attraverso il Sacrificio di Cristo che veniamo riscattati di tale Onta, consegnandoci la Vita Eterna! Che non si riferisce alla Nostra singola Esistenza, ma all'esistenza dell'Umanità Intera! È Cristo il Primo Uomo di Spirito, in grado di mondarci del Peccato di Origine della Specie, ed elevarci a -Figli di Dio- trasformando Tutta l'Umanità in Uomo Spirituale! Avendo formata Coscienza non possiamo più considerarsi Uomo Materiale, od impregnati del Peccato e discendente da Adamo. In quanto da plasmati dalla polvere ci è immesso lo Spirito del Dio Creatore. Né diventiamo discendenti da Cristo, in quanto assimiliamo l'energia prodotta da noi stessi, nello sfruttare le caratteristiche e proprietà che Dio ci ha fornito dalla Creazione! Come immaginato dal Ottavo Vangelo! Abbiamo difficoltà a capire quanto trasmessoci dai nostri antenati. In quanto sbagliamo nel considerare -Realtà Storiche ciò che è avvalorato solo da Metafore ed Allegorie-. In quanto non può esistere alcun fondamento storico e scientifico per formarci convinzione che Dio, considerato Creatore dell'Universo sia in grado di comunicare con l'Essere Umano. Ma è proprio questa peculiarità che conferma l'esistenza di un Dio Creatore, in quanto è da noi Creato. Se ci fosse veramente un Dio Creatore in grado di sottometterci, saremmo nella situazione che lo sono gli animali, senza coscienza di esistere. O burattini dominati da burattinai. Dobbiamo considerare l'Entità Soprannaturale che ha Creato l'Universo, un Dio che ha inserito Input al solo genere Umano di evolversi tale. Essendoci riconosciuti ormai maggiorenni elevati a Figli, sono da abbandonare -Tutte le Divinità, consegnateci attraverso Metafore ed Allegorie- essendo serviti per formarci coscienza. In quanto i nostri antenati, e' attraverso la creazione di un Dio che danno valore all'essere umano! Mentre mantenendoci sottomessi dimostriamo che la Creazione di tutti gli Idoli, Divinità ed il Dio Unico, che manifestiamo in migliaia di modi ancora oggi, sono -Frutto dell'Imbecillità dell'Uomo-. Anche se le potenzialità che sono in noi sono date da Dio, nulla ha da pretendere. Se Dio avesse capacità di intervenire su di noi allora non dimostrerebbe di essere un Dio, ma un Imbecille come siamo noi. Anziché imparare dal vissuto Coinvolgendoci per trovare la strada da percorrere, ci diamo ancora battaglia perché il proprio Dio prevalga sul Dio che altri considerano loro, pensando sia in grado di risolvere i casini della nostra imbecillità! Sarebbe il caso di dare sviluppo ad una Nuova Corrente di Pensiero che faccia Crescere. Le religioni, non hanno nulla a che fare con le divinità, con Dio! Essendo sorte per aggraziarsene i Benefici, da Idoli e Divinità pagane che gli essere Umani si Creavano. Nell'evoluzione gli Idoli e Divinità che sono -Morte- sono migliaia di milioni, e migliaia quelle che teniamo in vita tutt'ora. Mentre tutte le Istituzioni Religiose, mantengono dalla notte dei tempi in Vita gli stessi Fondamentalismi, di esteriorità. Dogmi con sontuosi cerimoniali e sottomissioni, pellegrinaggi e preghiere, rosari e ceri accesi. Finché non mettiamo in relazione ciò che siamo, con le scelte che facciamo, non ci sarà mai possibilità di crescita in noi! Vostra Nullità, l'analfabeta Oscar Esile
Id: 726 Data: 04/10/2019 08:59:53
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- Alimentazione
IL SILENZIO è PENSARE
Non c'è alternativa “Il Silenzio è Pensare!”. Il Silenzio non significa estraniarsi dal mondo, non pensare a nulla! Non so neanche sia possibile pensare a nulla, ma di sicuro non serve a nulla. Mentre il Silenzio è possibile formarlo dentro di sé ed in qualsiasi posto ci si trovi, anche lavorando. Essendo molte attività ormai ridotte a movimenti ripetitivi che esegui meccanicamente, è possibile crearsi il Silenzio e rimuginare sui problemi della propria ed altrui esistenza. Il liv-motive che da sempre ci accompagna è quella di cercare il senso alla propria esistenza, e ciò che spinge alle scelte se ponderate prima, nel prefigurarne vantaggi e svantaggi. Non tutto è necessario farne esperienza diretta per capire, in quanto si acquisisce esperienza dagli altri. Non serve buttarsi dal settimo piano per capire che ti sfracelli al suolo, ti basta inciampare o cadere da una sedia. O drogarsi per vederne gli effetti, basta una piccola sbornia, o una semplice sigaretta perché ti porti a dipendenza. Mentre ad alcune piccole esperienze è possibile rimediare, altre non danno sempre possibilità. Passare un incrocio col semaforo rosso, può andar bene anche novantanove volte, o bastarne una per non averne altre. Tutto questo non è possibile assimilarlo dai libri, ma solo attraverso il Silenzio! Nel rimuginare più e più volte immaginandoti i risultati. Ti è possibile far esperienza superando la timidezza che ti ha accompagnato. Si devono sfruttare anche gli handicap dovuti al carattere, sopratutto nell'aver capito di non aver capito, così da predisporti all'ascolto ed all'osservazione di quello che ti succede attorno. Così da essere in grado di vagliare che quanto ti viene presentato come conquista, non sempre lo è. Anche sbagliare è necessario ma solo se ti mantieni nella scia degli errori che ti permettono di rimediare. Chi cerca per propria scelta di spingere al limite ed oltre alle trasgressioni la propria esistenza, seppure può andar bene una volta, non è per sempre. Non sempre l'esistenza si rivela come la fanno apparire, essendoci istituzioni che sorgono allo scopo di pensare per gli altri, proponendoti ogni sorta di esperienza già confezionata, purché l'accetti senza pensare. Pronta all'uso, senza darti il modo di prepararti alle conseguenze. Sembra che tutti operino nel sgravarti dai problemi e dai doveri, finché tutto va nel verso che si prefiggono, ma basta che una piccola cosa non combaci, e ti trovi solo ad affrontare le conseguenze con quanto hai dato, o ricevuto. Lo scopo di ognuno sarebbe quello di sviluppare l'uso del proprio cervello, e ponderarne le conseguenze, che sono sempre a livelli diversi. Tocca comunque ad ognuno fare le proprie scelte, sia che ti impegni od accetti quanto ti viene proposto, sei sempre tu da solo ad affrontarne le conseguenze delle tue scelte. E solo se affronti i problemi che ti viene anche capacità di saperne man mano superare le difficoltà, che la vita non risparmia nessuno. Se il “Silenzio è Pensare”, allora ognuno avrebbe compito nel proprio intimo di affrontare alcune tematiche, che magari essendo imposte senza possibilità di coinvolgerti nel dibattimento, rifiuti rigettandole troppo superficialmente, senza che ti accorgi che è quanto vogliono da te! Diversamente dai nostri antenati, sappiamo che ci siamo evoluti da microorganismi come tutta la materia, e che ci siamo manifestati in Esseri Umani, solo dopo tredici miliardi dal Big-Bang. In una galassia che si è formata dai detriti che vagavano nell'etere dopo otto miliardi, su di un pianeta che chiamiamo Terra dispersa nell'Universo. Di sicuro essendoci manifestati in Esseri Umani senza alcuna nostra coscienza, e non attraverso il sesso non possiamo che attribuirne il merito al Creatore. Che noi Umanizzandolo lo definiamo Dio, ed in altri nomi per portarlo alla nostra comprensione. Siamo gli unici nell'Universo con coscienza di esistere, e di testimoniare ciò che ci circonda. Diversamente i nostri antenati credevano di essere il centro del Creato, e ne attribuivano il potere ad un Dio Creatore in grado di accompagnarci e soddisfarne le suppliche nell'evoluzione. Sapendo di aver avuto evoluzione in similitudine agli animali, descrivono Adamo senza il Frutto della Conoscenza, ed il Frutto della Vita, (Che caratterizza ancora oggi la situazione degli animali). Pertanto seppure Creati da un Dio sanno di non essere Creati come Perfetti Esseri Umani, ma in divenire verso l'immagine e somiglianza del Dio Creatore che loro stessi si Creavano. Non arrivano al Dio Creatore da subito. Sappiamo che hanno costernato l'evoluzione di miriadi di divinità che noi consideriamo pagane, per poi sfociare in un Dio Unico che definiamo con nomi diversi. Sappiamo ora che qualsiasi Entità abbia dato Creazione all'Universo resterà a noi sempre incomprensibile. Ed avendo Lui definito di come ogni molecola ed atomo abbia compito di evolversi, non ha alcuna possibilità di intervenire su quanto Lui stesso ha determinato. È data solo a noi di fare esperienza dal vissuto, ed abbiamo umanizzato il Dio Creatore con le nostre stesse caratteristiche, solo immensamente più grandi e potenti. Pertanto sia il Creatore, che il Dio da noi Creato, non hanno alcuna possibilità di influenzare le nostre coscienza e di accompagnarci nell'evoluzione o di soddisfarne le nostre suppliche, come professano le nostre guide spirituali di tutte le istituzioni Religiose. Seppure dalla notte dei tempi ogni gruppo ha da sempre offerto sacrifici anche umani alle loro divinità, nessuna ha mai avanzato pretese. Mentre la necessità di sottometterci, di pregarli attraverso cerimoniali, pellegrinaggi, preghiere, rosari e ceri accesi è solo una nostra necessità, e non delle divinità o del Dio che ci siamo da sempre Creati. È nostra la necessità di estraniarci, e far funzionare il cervello nel tentativo di capire chi siamo, da dove veniamo e dove diretti! Seppure ora si sappia che non troveremo mai risposta, non ci è possibile esimerci dal farlo, in quanto è linfa che alimenta la nostra crescita. Si può vivere come fanno molti senza alcun pensiero, ma seppure siano felici ritengo che la loro non sia vita vissuta se non si fa esperienza del vissuto. Perché il Dio Creatore se avesse potere di chiamare, od eleggere chi ha compito di guidarci non da anche a chi ha compito di capire capacità di assimilare quanto vanno professando. O perché per dedicarvi la propria esistenza a divinità, ed al Dio Unico si debba rinunciare a questa che secondo me, è l'unica esistenza che abbiamo modo di far uso del cervello. Una vita in un ipotetico aldilà, dove non abbiamo alcun modo di sviluppare sentimenti, il vivere in estasi in adorazione al Creatore o bruciare tra le fiamme è la stessa cosa. Dal momento in cui nulla cambia saremmo come i bronzi di Riace, che tolti dai fondali marini, lucidati e messi in sale con aria condizionata non hanno possibilità di capirne la differenza. Se ciò che ci distingue da tutte la creature viventi, sono i sentimenti e l'aver sviluppato uso della Ragione, perché anziché cercare di svilupparne le caratteristiche e proprietà che l'Entità Creatrice solo a noi ha immesso, non si ritenga questa nostra unica esistenza sufficiente. Ed il nostro compito consista solo nel formarvi dominio degli istinti, che non sono i solo istinti sessuali nell'aiutarci alla crescita attraverso il coinvolgimento, ed il dibattimento nel definire ciò che sia necessario imporci per un'esistenza più conviviale e responsabile. Che darebbe ad ognuno la sensazione di vivere, e di far esperienza del vissuto! Perché crediamo necessaria un'esistenza nell'Aldilà. Il Creatore ci ha accompagnati in quanto ci manteneva sottomessi all'Istinto primordiale che ci faceva da Tutore. Avendoci data possibilità di sviluppo del pensiero, e uso della Ragione man mano prendiamo dominio degli istinti per allontanarci dall'istinto primordiale. Mentre mantiene sottomessa tutta la materia, il regno vegetale ed animale, di cui abbiamo fatto lunga evoluzione in similitudine. E come professano le nostre guide spirituali, non ne avremmo diritto al paradiso se in questa nostra vita terrena non la si vivesse al servizio dei più deboli ed indifesi dei propri simili. Non ci è possibile agire con la sola volontà, ma è necessario modellare la psiche unica responsabile della nostre azioni, con l'osservare ciò che ci circonda, ed alimentarlo attraverso il “Silenzio che è Pensare”. Chi professa uguaglianza, fratellanza, protezione ed assistenza ai più deboli ed indifesi dei nostri simili, si manifestano poteri al servizio dei poteri politici e finanziari potenti. Dove trovare Guide talmente umili, e di grande levatura Umana, che nella loro esistenza abbiano prodotto tale Stima e Fiducia nell'Uomo, da ritenerlo in grado di alimentarsi attraverso il Coinvolgimento. Ci aggiungerei, sappia dello Spirituale e Soprannaturale che è in tutti noi da sottostare a queste Universali Indicazioni proponendosi attraverso il Coinvolgimento e l'ascolto. Creiamo civiltà dove crediamo sia possibile ad ognuno fare ciò che vuole con il beneplacito delle Divinità, del Dio Creatore che manipoliamo a nostro piacimento. Da anni hanno capito che permettendoci ogni nefandezza è molto più facile manipolarci, avendoci Creato un Dio che ci fa ritornare vergini dopo esserci prostituiti, valido in tutte le Istituzioni Religiose che manifestiamo. Senza capire che non siamo dominati dal Dio Creatore, ma dalla Legge di Natura unica in grado di modellarci alle nostre velleità! Diventandone schiavi e dipendenti delle nostre stesse convinzioni! Com'è possibile ancora oggi affidarci a guide culturali, sociali, politiche e religiose che ci mantengono sottomessi alle loro Leggi, come pretendono di tenerci sottomessi ad un Dio Creatore con il solo scopo di sfruttare i più deboli ed indifesi! Mantenendoci impossibilitati di reagire. Stiamo a guardare invece di proporre alternative! Come sarebbe compito di ognuno.
Id: 724 Data: 02/10/2019 17:08:57
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