I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
Lavoro sul mero lasciare andare:
persone opere progetti aborti
di relazione - memorie e oblio.
Malsana è la mia propensione all'Ars
dell'accumulo - se il vaso trabocca
non posso cucinare questa pietra.
Occorre uno sfalcio netto del secco
digerire il messaggio dei defunti.
Le parole mancanti nel mio mazzo
siano gli spazi vuoti, i-n-spirazioni.
(inedito)
I. Post-partum
Cartolina
di madre by night
con pianto.
Nei giorni di pioggia
la stanza ha le pareti
troppo strette.
Blue mother
che non te ne accorgi.
Alterni al mal di denti
(il calcio che ti manca
per l'allattamento)
il (dente del) giudizio
perso
tra un sonno e l'altro.
Le gengive gli bruciano
le tue sanguinano
ed è un tutt'uno orale
che però non trova
la poesia.
I momenti d'amore
(hai fatto uscire un altro
dalla tua vagina
e ancora non ti capaciti
del suo miracolo).
L'amica che ti ha detto
vedrai è come evacuare
un melone da davanti
ha ucciso Maria e i Santi
con una sola frase.
Le Grandi Madri sanno
cosa vuol dire gridare
tutte le dee del mondo.
II. Sufficientemente buona
Quel tipo di donna che crea
indipendenza
non è portata per le stringhe
(preferenza:
velcro fulcro ci sono ci sei).
Mostra e lascia che poi nasca
concordanza
si rivela un po' egoista
(oh, dai, pazienza)
le piace scrivere e leggere.
Lepidottero riposa, chiede
indulgenza
nella vita così breve è amata
abbastanza
(se la tracci, falla Mandala).
Il figlio dice: “Mamma
(rimostranza)
sei brava, anche se ritardi
(comunanza)
no non mi manchi quando tu sei
lontana perché sto bene
(alleanza)
ché poi ti rivedo - ci sei
(mistica danza
di questa comunione umana)”.
Il figlio sorride:
“Sono contento
di stare con te”.
Non ho altro
da aggiungere
Vostro Onore.
Valeria Bianchi Mian, 2017 - poesie che verranno inserite nella silloge illustrata dedicata alle immagini simboliche degli arcani maggiori. Ho pubblicato questa poesia nella mia rubrica PSYCHOPOETRY (ANCHE GLI PSICOTERAPEUTI SCRIVONO POESIE - E ALTRE STORIE).
Su Poesie Aeree:
https://poesieaeree.wordpress.com/2019/03/11/psychopoetry-7-post-partum-sufficientemente-buona-o-della-madre/
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Ho regalato a Iana quelle scarpe
che indossavo tra i venti e i ventott’anni
animando le feste nei locali,
guadagnando gli sfizi da studente.
“Hai bisogno davvero di scioccare?”
– mia madre scuote la testa alle paillettes
sul culo della Drag Queen transitante.
Libertà contro obblighi obbligati,
non lo nego: mi sono divertita
– io, travestita in mezzo a travestite.
Fuggente giovinezza, esploravo
per restare al timone e non subire.
Ogni gioco in casa del mio caso
era punto sulla mappa – navigavo.
Son scesa l’altro ieri col sacchetto
per gettare le scarpe nel bidone.
“Oggi fa freddo” – Iana ha un bel sorriso
nel suo angolo è tenera e gentile
come tutte le ragazze di Via Ormea.
Con la pioggia torrenziale, con il sole
Iana batte – ma batte anche a Natale
il suo obbligo obbligato reiterato.
“Che altro posso?” – sussurra a ciglia basse
arrossisce, si pettina i capelli.
“Queste scarpe” – dico – “se le vuoi, vedi tu.”
Iana coglie la mia polvere stellata
i chilometri contati sotto il tacco.
Non lo so, magari l’anima e l’oggetto
sanno far da testimone della forza
che tra donne d’ogni genere si leva
partecipando mistica alla vita.
Valeria Bianchi Mian, 2016
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M'imbalsamo
momentaneamente - mi metto in posa.
Mi sposo amabilmente
all'equilibrio equino dell'ambiente.
Se m'atteggio
ad attrice consumata, a rosa
che osa - scostumata -
è solo un attimo; son già passata.