Quando io parlo

devi tenere gesti sempre più ristretti.

Vieni per forza!

C'è ancora la sabbia dorata del Sole

Resta la foglia

Autorevole sulle soglie

Ma tu

Te ne vai con la mappa fredda

fatta da libri.

Fra pensieri

paralleli

a sensazioni

voci

odori

scene

di eventi passati

accesi ricordi

“ti ho amata

nell’afa

di luglio

grondante

di sudore”

dal ridere

non è consentito

nelle menti di ognuno

parlare sullo scheletro di Dante.

Resta,

sei una persona adulta,

io non voglio aspettare

le stelle così pazze

-una specie di cavallo-

andate!

Basta che non vi fate sentire...

Travolti e sommersi

dal lento fluire

della quotidiana vita,

noi viviamo immense

ed eterne illusioni,

la speranza caparbia

dei sogni

sovente riaccesa

da guizzi di luce bugiarda

e da effimere sensazioni:

bacchiche visioni

e veneree figure.

Ma sarà la morte,

apportatrice di sonno

profondo e insensibile,

incoscienza temuta ed attesa,

a donarci la fuga

da questa

insignificante e continua

contesa

fra maniacale entusiasmo e disperazione.

Ho strisciato furtivo

sulla pelle sudata

di te dormiente

su giacigli dedicati

a Dioniso.

Ho assaporato

l'odorosa fonte

di piacere

che il giorno preservi

da sguardi viscerali

che boccheggiano

agognanti

il calore umido e molle

della tua sorgente di vita.

Vorrei soffocare

inghiottito

da un gorgo

a valle del Monte di Venere.