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Raccolta di poesie di Emiliano Toti
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Radici

Marcia senza voce.

Conficcate nel cuore del mondo,

ossute dita deformi.

Oltre la coltre di sterile suolo,

crescono intricate tubature lignee

alla ricerca della vita che fu.

 

I becchini portano i corpi alla terra

la terra porta via lo spirito alle carcasse,

il tempo seppellisce il dolore dell'abbandono

e le radici

danno nuova vita al fermento verdeggiante.

 

 


Id: 37671 Data: 07/05/2016 16:12:56

*

Nenia Urbana

Prematura primavera,

fila lunga di borbottanti motori.

Nascosto dal pesco in fiore

un bianco signore,

osserva divertito lo schermo luminoso.

Dietro la finestra, la casa,

dentro la casa, l'uomo,

al di là dell'uomo, mistero.

Pallido cielo violaceo

rami stecchiti e rami fioriti;

veloci immagine interrote.

Cala la sfera e crolla la luce,

sorge la stella

avanza la notte.

Pianto purile

nella città ostile.

 

Ninna nanna piccolo mio.


Id: 37670 Data: 07/05/2016 16:05:57

*

m.

Sul monte solitario

nella nebbia oscura della notte,

ricnorro beato il desiderio spezzato,

il piacere crudele del conoscere il tuo nome.

 

Un paso insegue l'altro,

il fiato si rompe, fracassa e poi tace.

Corrono, veloci, immagini interrotte di vette senza fine

che sembra quasi conoscano l'eterno.

 

Tu davanti a me,

come il faro che fugge i naviganti alla rovina;

io dietro di te,

come l'esule marinaio che s'aggrappa a quella luce di salvezza.


Id: 32589 Data: 21/05/2015 21:30:28

*

Il tipo umano E.

Silenzioso tra la folla

s'aggira lo spettro umano.

  Ombra solitaria

dalle carni dilaniate.

 

 

Canta la folla a comando del presbitero

 

"l'eterno riposo dona loro..."

   Signore!

corpo senza vita

trova la pace,

    il resto

la fiera del lamento disperato,

e addio a te che te ne vai!

 

Suoni dissociati in concerto.

 

Periture preghiere,

mani che esplodono

in crepitio palpitante,

violini stonati

"do,mi...RE"

si smorzano,

   eterno requiem.

 

Dietro la casa;

 

macchina in fiamme,

infinita colre di fumo,

   volto mutilato

da un plastico urlo.

 

Restare immobile,

contare;

Uno,due,tre;

Morire, sopravvivere.

 

Gelido sorriso

dal volto di madre,

occhi fulminati d'un figlio impossibile.


Id: 32588 Data: 21/05/2015 21:22:26

*

Impressioni di Novembre

Sentir battere la pioggia sui i tetti, questo è quello che vorrei fare per il resto dei miei giorni. Ascoltare il ritmo incessante di gocce orfane accompagante dalle tegole nude nelle tubolari grondaie, che ritronano alla terra le acque perdute, e riportano a noi le cose che pensavamo di aver smarrito. 

 

13 Novembre 2014 Notte...Pioveva.


Id: 28654 Data: 13/11/2014 18:35:55

*

Fobie e paranoie dal XXI secolo

Un attimo,

e poi,

il resto

mi sporgo da un terrazzo che da' sul mondo

cerco invano un'emozione,

nel caos

di suoni sparsi

e di vetrine orfane,

la rabbia,soltanto la rabbia.

Canto versi inutili e muti

che s'infrangono contro la frastagliata riva

della barbarie quotidiana,

vedo,in specchi luminosi

riflessi di volti

vuoti

e corpi danzanti di esserei sordi

che invano vanno in cerca di un nome.


Id: 25268 Data: 11/04/2014 20:01:27

*

Dolori post-mortem

Sono perso,

smarrito,

nell'amore,

quell'amore che colora di rosso le rose bianche del giardino della vita

rosso come il sangue del cuore che è stato brutalemente

spolpato,

maciullato,

sfilacciato e

dimenticato da un volto indifferente,

da una vita assasina

che come un pugnale non porrà mai fine al mio lamento.

Sei forse tu che partoriari in me la morte,

Viola?

 

 


Id: 22773 Data: 20/10/2013 16:26:31

*

Distanze infinitesimali

Corriamo veloci 

alle luci dei lampioni dell'abbandono 

e siamo come automobilisti solitari,

che viaggiano su autostrade spezzate

perdendosi,

nella distrazione di un cartellone pubblicitario,

nel odore di un caffè macchiato

ormai freddo,

e nelle luci del primo albeggiare d'autunno.

 


Id: 22750 Data: 19/10/2013 00:16:45

*

Sentinella

Canta muta sulla torre,

 

con occhio di falco scruta l'orizzonte

 

sembra privata da qualsiasi emozione

 

compie solo il dovere che gli spetta,

 

e gli sono ormai lontani i ricordi

 

il primo amore ancora brucia sulle impalbabili labbra,

 

la morte del padre sa ancora di sangue e rinfacci.

 

Quanta vita in una corazza

 

quanto dolore ad ogni notte insonne,

 

ma se solo avesse il coraggio di scappare

 

oh quante altre vite oltre quella liena

 

bianca e solitria,sentinella

 

se solo avessi il coraggio

 

se solo tu sapessi...

 

 

 

 

 


Id: 22749 Data: 19/10/2013 00:04:54