I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Chi ci verrà a dire
Chi ci verrà a dire delle rose sciupate nell’autunno lungo i fili spinati, degli uccelli spariti, volati oltremare i nomi
sommersi dove il mare giunge e il muto piangere del vento. D’ogni specie i nomi nominati, chiamati, amati, gridati pianti.
Chi ci verrà a dire la ferita la fine del viaggio, di tutti i viaggi fermi ai confini dove solo si immagina una terra promessa.
Id: 72056 Data: 16/11/2024 09:37:13
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Quanti resti
Quanti resti, foglie ovunque sparse e gusci vuoti, fitte siepi recintano luoghi comuni e cieli esausti nel rosso di sera, si spera la luna sugli orti, sopra le tane dei ghiri.
Spetta a noi rimediare al vuoto sui rami, alle stelle cadenti o cadute, con lacrime e lettere d’addio, coi respiri prossimi alla vita, con la cura dello sguardo.
Id: 72045 Data: 14/11/2024 08:33:43
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Il cielo sta dietro
Il cielo sta dietro i viali battuti dalle poiane invecchiando come le guance e i nostri corpi affievoliti.
Il cielo sta sopra la stessa terra che d’autunno arde nel rosso bruciando a mano a mano il tempo come un lume o i nostri respiri che crediamo eterni.
Id: 72044 Data: 14/11/2024 08:31:44
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D’istanti
Non si soffermano i passeri all’alba, allo sguardo non sostano, sempre in volo, distanti, disegnano il cielo. D’istanti di pane si nutrono.
Id: 71719 Data: 14/09/2024 18:16:47
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Oggi il dire
Oggi il dire è acqua smarrita a perdita d’occhio parola implume sulla lingua suono trascurabile.
È grumo di terra da ricomporre di un giardino muto che contava sulle dita il desiderio dove stava all’alba l’albero e la rosa in un capofitto di luce.
Id: 71665 Data: 03/09/2024 06:13:04
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La parola porgimi
La parola porgimi da lontano tra lasciti di fronde e margini di rose. Ho mani nuove, lucide di bosco, per mettere a dimora la tua voce.
Concedimi visioni pallide di sogno, il nome custodito nella pupilla, quell’increspatura che è rinascere. C’è un fondo vivo in me che è respiro.
Id: 71594 Data: 08/08/2024 10:48:00
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Istantanea
Guardo il corpo lucente della libellula immobile e inafferrabile sull’acqua, un laggiù riflesso che a volte splende poi profondo scompare.
Id: 71502 Data: 11/07/2024 17:59:24
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Fino a quando
Fino a quando scriverti? Fino al sonno? Fino all’inverno? Qui rimane a sedurmi il bacio seminato nel silenzio della terra. Per questo non smetto la mia scrittura di pioggia la lacrima feconda. Per questo rimangono gli occhi a decifrare il tempo a sventare la sera. E qui io rimango, a leggere i boschi riscritti dalle tempeste l’erba rigata da venti maestri a vergare pagine assenti e pareti bianche d’attesa.
Id: 71413 Data: 30/06/2024 17:39:46
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Unter den Linden
Il profumo che ammanta i giorni inevitabili caduti sotto i tigli dice dell’estate che spalanca l’occhio a visioni dentro le pupille. Il profumo che si fonde con il grano in lenta spoliazione, l’oro che risplende a desiderio, il filo della voce effimero sui prati.
Id: 71326 Data: 24/06/2024 12:53:14
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Qui è la rosa
Qui è la rosa. Qui è danza in questi spazi che sono stanze, corridoi circolari, deambulatòri dove resta sacro il nome.
Ha labbra e gola qui dove muore il buio, canto e profumo che spande un’essenza fine, danza nascosta per api e sogni.
Id: 71124 Data: 04/06/2024 18:41:04
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Degli assenti
Degli assenti, di più, mancano le voci. Tu dimmi dove possa incontrarti dopo questo inverno di freddo intatto.
Fuori il passaggio dei passeri è un rumore che si percepisce appena.
Id: 71025 Data: 24/05/2024 08:54:28
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Forse ieri pioveva
Forse ieri pioveva come piove aprile quando piove o come certe giornate di troppa pioggia che scolorano gli alberi. Forse pioveva come fanno i temporali ad opera del vento che solcando porta le nubi e lo scorrere dei torrenti lungo la ghiaia dei viali. Forse non so scrivere che qui piove e nemmeno guardare le cose dell’amore come si deve. Forse non so di quest’acqua che mi abita senza quiete.
Id: 70797 Data: 29/04/2024 17:46:47
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Se canta il passero
A Paolo, mio fratello per sempre
Siamo cresciuti febbre dopo febbre con l’ampiezza del respiro, bambini addestrati al dolore della madre.
Quando il mondo riapre il sipario, se ci sono già le margherite, se canta ancora il passero, siamo guariti.
Id: 70526 Data: 12/04/2024 06:00:54
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Quando scrivo
Quando scrivo, dimentico la fame mangio le parole – aspre-dolci rosso sangue come chicchi di melagrana.
Non so altro di me se non questo: poesia caduta su una pagina, una manciata di versi trovati di fortuna. Giornata mondiale della Poesia 2024
Id: 70351 Data: 21/03/2024 08:08:53
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Memoria di terra
Le mie ossa meriteranno un’anima bianca di giglio o come neve, una casa collocata più in alto, la corolla di quiete che ha la rosa.
Allora sarà il tuo amore erratico e puro a vegliare il mio sonno più lungo, una memoria di terra, lontano da qui.
Id: 70196 Data: 29/02/2024 06:22:26
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Il vaso (Still life)
Il vaso coi gigli disegnati e null’altro sul tavolo il suo posto esatto – voluto – come i fiori di primavera ancora nascosti.
Id: 69985 Data: 02/02/2024 07:10:31
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Osservazione
La foglia che cade ha un disegno breve, volteggia appena, poi si posa, sposa il fango, il tracollo, il suo destino d’ombra. Ti perdi nel suo diminuire nel palmo dell’autunno, sul tardi di un tempo prossimo alla notte che brucia ogni luce.
Id: 69436 Data: 08/11/2023 06:09:52
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