I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Si resta perfetti.
Si resta perfetti al risveglio opaco del mattino. Lui celeste mi moriva in petto dettando punti sospesi al mio fianco e un breve e bianco sospiro. È una pausa di parole questo incanto: lo trascrivo nel disegno delle sue vene e delle sue vene, canto. Opera pittorica suggerita: L’AMORE, LA MORTE E IL SOGNO, (2017) Roberto Ferri
Id: 67694 Data: 04/02/2023 11:33:16
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Dammi quella parola.
Dammi quella parola. battiti al sonno acerbano il mattino, dammi ancora un tremore di mano, che non è un caso grammaticale la riga morente di retoriche incarnate. sono donna anticamente e d'antico aspetto il giogo di ossimori impellenti (è) e al polo attrattivo, inconsistente nuda (rivel)azione.
Id: 66732 Data: 23/09/2022 07:48:17
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Un Campari.
Nutre la sera questo sfrigolio preparatorio. aria satura di verbi ai fuochi è la cena per le bestie. Un Campari in mano da semplice animale, predatore nell’alto dei cieli senza bottino, hai tanti amen. Ti siedi a tavola. - che profumino arsenicale - Eccolo servito! Tutto è buono come un arrosto bruciato. Tutto è buono come il pane scordato. Che profumino arsenicale ti combina a me ad ogni boccone ti combina a me imperfettamente. E perfettamente stiamo in nome.
Id: 64124 Data: 23/09/2021 19:15:26
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Sei corsa o sei monte?
In un calcio la vita si compie. In quei distanziamenti che irrompono d’amore, necessari come numeri, sembra guerra. E le mie dita di cloro perdono il conto dei fatti e rendono, con uno schiocco sbadato, la strada finita. - io del bianco muoio, di bolle respiro, di mascherina penso. e dalla coda trascino un miraggio, perché non trovo il capo, non mi curo del rosso e scelgo il blu - Ricordi quando, passeggeri, meta in tasca o sulle spalle, avevamo una visione? Sei corsa o sei monte? Sei nube o sei terra? Ascolta: è un’idiozia il vento d’occasione, porge schiaffi al senno, non ti accontenta. Sei corsa o sei monte? Sei nube o sei terra?
Id: 64111 Data: 22/09/2021 15:22:10
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Margherite d’inizio.
Margherite d’inizio. In bianco e nero. Hai mai provato a sfamare di vita un fiore? La poesia ritorna raminga, dolorosa, nauseante. Di prima mattina spazia a volere un inganno “poeta senza meta” - scrivevo - in una bolla d’acqua, nell’immagine costante, sdoppiata e interrotta di un fumetto aggraziato.
Id: 52997 Data: 10/04/2019 10:29:34
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Capitolo Due. Nelle note.
non vale più la morte nel tesoro distinto di colori. baluardo indistinto delle tempie: inizio e vino rosseggiano le ore accordando a dio l'arpa di una materia universale.
(muto virtuosismo di sinfonia incompiuta, caddi dal tuo braccio di notte, beatrice detta, abitata e avvelenata, tua stanza perfetta di metallo e l'orecchio bello sentivo con le labbra. muto virtuosismo di gonne sollevate, intermittenze, erba d'oro e bianco di pelle. come è finita. al sud la vita, l'unica mia nell'ultima sillaba di un canto popolare è finita nel grano, nell'umido di un legno di pioggia, nel gocciolio di una fontana, quella sinfonia incompiuta dell'essere animali di riflessione o di riflesso come l'aureola ai morti. e avere il tempo di scrivere quando è difficile migrare).
non vale più la morte e cieco il mondo per gli amanti, gli amanti dell'assoluto amore: nella fretta pietrificata che sia in salvo la loro distruzione.
(Nelle note: Jacqueline du Pré, Adagio and Fugue in C, BWV 564)
Id: 33731 Data: 25/07/2015 11:42:47
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capitolo uno
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