I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Scacciapensieri
Interno avvolgimento a gravi o lievi involti - voglia di morbidezza a fragili pensieri?- teneramente appare gonfiore trasparente a pois di parvenza lunare
ripiegato a strati, per difendere da tremiti, sussulti, soprassalti turbamenti inattesi, cuori di sottile cristallo, steli esili, oggetti tecnologici…
È lo spessore bianco d’un silenzio per caso interrotto, premendo lunule d’aria tra le dita con la forza del piacere crescente in successione rapida di scoppiettanti crepitii.
Stuzzicante il gioco mi prende la mano, illude minuti perplessi, nell’ultimo clic si conclude col vacuo disordine d’incartamenti a pezzi con il cuore e le trasparenze, a terra.
Poi volteggia in disparte con le ali di plastica
Beffardo un crepitio di opache consistenze riaffiora dal parquet ... scarti, lattine, imballi a pezzi sparsi da semiaperti involucri straripano nell'aria della sera, nell'acqua di falda risorgiva, dentro un greve mondo al polistirolo, PVC.... D'un tratto mi ravvedo: bandirò dai miei scacciapensieri la carta scoppiettina!
Id: 30714 Data: 22/02/2015 00:02:07
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Insoliti avvistamenti
Era uno dei nostri passatempi preferiti, sciogliere le nuvole con gli occhi: quel divertimento segreto, ancor più esaltato dallo stupore dei testimoni ignari che allibivano di fronte alla nostra misteriosa serietà, culminava quando uno di noi vinceva in un’esplosione di allegria… eri quasi sempre tu, papà! prendevi di mira certe paffute biancorosate gonfie riccioline che disintegravi in un baleno, mentre io, dedicandomi ad imponenti fantasmagorici ghirigori barbuti e solenni, avevo molto più filo da torcere... Morbidissimi involti di vapori spumanti albumi di latteo turgore che a strati in moto veloce eravate i bersagli di ormai remoti ma ancora intenti sguardi... Vi fermavate sopra le amate cime montane con fragile grazia, teneri e ignari dell'imminente abbattimento: era l'appostamento, la mira - la mia vittima alla destra del castagno la tua più alta sulla vetta - e partiva la raffica degli sguardi proiettili in nuvolosa dissolvenza, tiratori noi seduti con gli occhi all'insù fra i sassi d'un greto oppure al tavolo di un bar - per te il caffè corretto a me il tuo cioccolatino - a ripetere il miracolo dello scioglimento. Avrei potuto giocare per ore a mirare alle nuvole con te. Ora è un correre sfinito di violetti vapori tra lenti intercambiabili, il socchiuso trascorrere come da una trappola iperbarica per non deludere dietro le nuvole l’appostamento di un sole illeso preso di mira dai temporali…
Id: 30370 Data: 07/02/2015 15:37:25
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Autoritratto
C'è stato un tempo morbido quando trasalivo a una frafalla sul soffitto o sul filo del telefono, ritardavo il suono della sveglia alla rincorsa del giorno tra le ringhiere infreddolite, riordinavo ogni briciola in un cerchio pieno sulla tovaglia. Nella bassa marea dei dormiveglia speravo il fruscio della risacca il tocco della vita. La finestra mi regalava il soffio dei glicini, del campanile, della notte. Ora vivo di corsa per non vedermi in un'altra me stessa senza nessuna verità, non ho più fretta di conoscere la cifra dei colori. In una pagina ho messo il verde quello che più mi assomiglia
Id: 30361 Data: 07/02/2015 00:07:44
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