I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Versione da Virgilio
[Io, quell’io che già ritmai sull’agreste leggero mio flauto versi e, uscendo dai boschi, ridussi i poderi vicini a essere agli ordini degli ancorché insaziati coloni, opera accetta a loro; di Marte, pur ora, tremende] Canto le armi eroiche e l’uomo che primo da Troia esule per un decreto del fato raggiunse l’Italia e le spiagge lavinie, sbattuto per terre e per mare dalle potenze superne e l’ira inflessibile della dura Giunone, assai sopportando, anche in guerra, finché edificò una città, riponendovi il culto esoterico dal quale il genus del Lazio, Alba e, eccelse, le mura di Roma. Musa, ricordami tu i motivi per cui la regina degli dèi tutti si offese nel numen, o di che ella dolendosi sì travolgeva di casi quell’uomo famoso per pietas, così tenendolo in pena. Queste ire nei cuori celesti? Era un’antica città (da coloni la tennero i Tirii) posta di fronte all’Italia, Cartagine, lungi dal Tevere, ricca opulenta fiera nei suoi guerreschi furori. Sola, si dice, fra tutte le terre era cara a Giunone, a Samo stessa da lei preferita: qui pose le armi, quivi il suo carro la diva, del mondo ché fosse lo scettro universale, volendolo i fati; fin d’ora lo auspica. (Aeneis, I A-1-18)
Id: 36657 Data: 04/03/2016 21:24:59
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Pure appari, se alcuno dei divini
Pure appari, se alcuno dei divini sottile scopro in te, disumano all’improvviso il tripudio ancorato alla ricerca come il volto bello il sopracciglio del dio che gli occhi in azzurrino tinge. Il tempo invecchia la speranza immortale, benché anche tu ti turbi solamente, forse, però inconsapevolmente. (29 giu. 2008)
Id: 36656 Data: 04/03/2016 21:07:23
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Versione da Ovidio
Se c’è tra la gente chi ignora quest’arte di amare, legga questo mio scritto e indottrinato ami. A vela o a remi vanno veloci per arte le navi, anche i carri: con l’arte va governato Amore. Sui cocchi Automedonte correva ben pronto e sfrenato, Tifi in Emonia era maestro a poppa: Venere mi ha prescelto artista del giovane Amore; sarò detto di Amore Tifi e Automedonte. E proprio è feroce e spesso anche a me lui si oppone; ma è un ragazzo, tenero e dominabile. Chirone istruì il giovane Achille al suono di cetra, con l’arte mite fiaccò i feroci spiriti. Chi atterrì tante volte amici e nemici si pensa molto temesse quel vecchio carico d’anni; chiedendolo il maestro, allora stendeva le mani ubbidiente ai colpi che Ettore avrebbe preso. Dell’Eacide lui, ma sono io precettore d’Amore; violenti entrambi, nati entrambi da dea. Come però l’aratro opprime il collo del bue, si logorano i freni col dente del cavallo forte: Amore così cederà pure a me, nonostante che l’arco mi ferisca, che il fuoco mi distrugga; quanto più lui mi afflisse, mi arse con più accanimento, tanto vendetta più farò della ferita. Febo, non dirò il falso, non mi hai dato tu queste arti, né ce le ha annunciate strepito di presagio, né mai mi apparve Clio nelle tue vallate, Ascra, con le sorelle mentre pecore sorvegliavo; solo i fatti mi spingono qui: seguitate il poeta; canterò il vero. Venere, presiedi all’intrapresa. (Ars amandi, I, vv. 1-30)
Id: 36530 Data: 26/02/2016 20:48:44
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Circolo vizioso klossowskiano
Circolo vizioso klossowskiano su spiaggia provinciale hard e Arbasino. Sono più avanti e mi moltiplico, spasso senza deliri nel mattino. (27-28 agosto 2015)
Id: 36525 Data: 26/02/2016 20:24:36
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A me quanto piace la mattina
A me quanto piace la mattina quando tutte le cose a quest'ora sono possibili, e quelle impossibili si allontanano qui dissolvendosi. Poi faccio colazione. Interminabile l'incipit del giorno sia, incerto sole, che svolga nel tempo l’ipotesi della notte sia che, senza sviluppo, resti nell'incipit tutto il romanzo. (14 luglio 2014)
Id: 26516 Data: 14/07/2014 15:19:32
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Contropoesia
Non così; si vorrebbe aperto e chiuso al dire (ché Ippolito tu sia) chi asseconda il rigore in se stesso compiuto (intanto). Vero è ben, Psicagogo! Anche l’umano tocca il limite della sua inconsistenza come fosse una problematica degli anni Cinquanta, sbaragliando la propria scissione. La pubblica Morale in questi giorni si vorrebbe un po’ meno teorica, per finire la serena rappresentazione e il resto mentre è epicurea la sua ostinazione a intendere sinonimi contro poesia, che è nemica del caso, - nella reggia del mare, o nella sala da pranzo (così) - e certissimo coro delle tue speranze di giovinezza, il classicheggiante e il sacrilego. (23 aprile 2011)
Id: 25660 Data: 13/05/2014 15:50:48
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Call of duty
Ho bisogno di persone allegre intorno a me, ho bisogno di allegria se no mi intristisco, Andria. (13 aprile 2014)
Id: 25288 Data: 13/04/2014 17:26:46
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Corinna
Ma che giornate di sole ci dedica questo dicembre alla sua fine, che già tiepida traffica qua! Estasi, nella tua stasi procedi nei cenni del sole, deviano ancora però ibridi i baci suoi. Violenti i baci di Corinna al vento (nec me deliciae dedecuere meae) scivolando in pozzanghere chi per lei trascurai ripensando elegiaco chiesi al vento di Tivoli. (29 dicembre 2012)
Id: 25249 Data: 10/04/2014 00:02:20
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Azzardandomi per la brughiera, nei dintorni
Azzardandomi per la brughiera, nei dintorni immediati, per sigarette, supermercato, forse giornali etc. Come ulula! Portavo il discorso sulla poiesis, del resto Heidegger cita Hölderlin proprio quando parla della questione della tecnica. Non si tiene aperto l'ombrello. Ti trascina, decollo tra poco come Mary Poppins. Non si può stare nello Yorkshire. Sono risalito. (1 dicembre 2013)
Id: 25248 Data: 10/04/2014 00:01:10
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I filosofi
1 Non so come s’è ammassato - pensavo onirico latente - questo libro su quest’altro, questo lo defenestro e lo mando dalla moglie. Una mattina ci svegliamo teologi, un’altra analisti del profondo, un’altra ritorniamo filologi, questa poeti, quest’altra romanzieri, un giorno critici e l’altro tutte queste cose messe insieme. 2 Esco, le squisitezze coincidono in un pomeriggio, sicut meus est mos memorizzo titoli da assecondare arreptaque manu parlo per via di un accidenti che (fenomeno residuo) occorreva elaborare intanto con B. Poi ancora passeggio, entro, vale la pena di disinnescare vita reale mentre ripiega interna la libido sull'Io suo incatenati azzurrini i colori stretto il corpo come [per barattare, forse ignaro] a dirmi: "Passo io?" E infatti suppongo degradanti aloni di gusto. (10 ott. 2012)
Id: 25247 Data: 09/04/2014 23:59:03
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Non cè anima che stia
Non c'è anima che stia qui, al sole che redime una delle tante parti recondite del Parco. Qui potrebbe, all'improvviso, apparire un fauno come aveva depotenziato la pioggia quando ci baciavamo spavaldi sulle panchine davanti alla Reggia. (6-7 aprile 2014)
Id: 25246 Data: 09/04/2014 22:56:30
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