I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
*
Due parole per lanno nuovo
Caro Anno Nuovo che stai arrivando già sovraccarico di richieste buoni propositi, promesse e pianti poche parole ti sto scrivendo: che se tu esisti lo devi a chi per te imbandisce tavoli e feste, che se tu esisti lo devi a tanti che questa notte credono in te. Perciò, ti prego, scendi dal trono, chiedi tu a noi qualcosa di buono, So che è un’usanza poco diffusa però, ogni tanto…chiedici scusa.
Sara Ferraglia
Id: 23710 Data: 31/12/2013 11:44:41
*
Dialogo col dolore
Come tutti, risponderò all’appello quando mi chiamerà il primo dolore tagliente sulla guancia come neve e rosso come sangue sul coltello. “Eccomi - gli dirò- colpisci al cuore, lo so che la tua mano non è lieve.” E lo ringrazierò per il ritardo, per gli anni dolci della sua assenza quando ci siam sfiorati fra la gente e lui non mi ha degnata di uno sguardo. E gli dirò “ora sei qui - pazienza - ma, se colpisci, fallo urgentemente.” E non gli chiederò da dove viene né quanto tempo pensa di restare né se viaggia da solo o in compagnia. Mi mostrerà ciò che gli appartiene e ciò che ancora deve conquistare mentre sussurrerò “e così sia.”
Id: 17135 Data: 23/10/2012 10:43:48
*
Madre che stai
Madre che stai immensamente immobile avresti mai immaginato di divenir statua di carne quando mi rincorrevi nel cortile ed io mi nascondevo dietro il mobile di formica rossa e compensato e mi gridavi “di te non so che farne”? Ecco che cosa fai di me in questo aprile.
In questa primavera che fiorisce ovunque tranne che nella mente tua tu, bocciòlo all’incontrario, stai rinnegando la linfa che mi hai dato Gemma che si rinchiude dunque e lascia fuori dalla vita sua ciò che non è più necessario. Dimmelo madre, l’avresti immaginato?
Id: 9337 Data: 21/07/2011 08:12:22
*
Avete messo fine alla mia vita
Avete messo fine alla mia vita
Libero veramente non fui mai Primordiale esistenza Cellula trasparente Che diventò bambino mai voluto E poco amato, poi ragazzino Magro, infelice e smunto A cercare consensi e approvazione Negli occhi e nelle vite altrui Libero veramente mai non fui Nemmeno nel torpore mortale Nell’incoscienza di quel punto Che sta tra morte e vita Libero da me stesso, il mio peggior nemico oh, quanto lo desiderai! Eppure mai lo chiesi al prete Al dottore o al carceriere Non ho mai detto – Fatemi un piacere- Non ho mai chiesto – Fatela finita- Voi, ar-bi-tra-ria-men-te Avete messo fine alla mia vita.
( per tutti i morti in carcere )
Id: 8525 Data: 19/05/2011 10:04:14
*
Quando mi chiederai se è vero
Quando mi chiederai se è vero
Quando mi chiederai dove si son nascoste le farfalle che nei prati non vedi ma volano nei libri che tu sfogli, che cosa ti racconterò?
Come potrò spiegarti il nero del petrolio sulla sabbia e fra le dita dei tuoi piedini?
Come potrò spiegarti la fame, l’arroganza e le guerre che vedrai sullo schermo fra le pubblicità di un latte e di nuovi cioccolatini e chiederai se è vero?
Quando mi chiederai se è vero che uomini e bambini e donne in fila indiana diventarono fumo e vorrai un perché, cosa dirò?
Riuscirò a raccontarti che esiste un Padreterno che ha programmato tutto creando il Paradiso in alto e giù l’Inferno?
Id: 6889 Data: 26/01/2011 11:28:27
*
Cuore
CUORE
Rallenta cuore mio e mio motore, riprenditi il tuo ritmo, libero dagli artigli della fretta Mettiti a nudo e pienamente esposto alle delizie o ai pugni del dolore, Rallenta cuore mio, fammi parlare recupera il tuo spazio ed il tuo posto. Da qualche tempo mi cammini avanti, confuso fra le gambe della gente, dai suoni e dai rumori ossessionanti, nel frastuono di questo folle tempo. Tu fuggi e mi rispondi “Mi difendo” Ti chiamerò con il tuo nome antico, censurato nei versi dei poeti per timore della banalità, dimenticato anche dagli amanti nel nome di una finta libertà Ricordi? Un tempo tu mi eri amico Fermati cuore mio, che ti riprendo.
Id: 6784 Data: 21/01/2011 08:51:58
*
Por una cabeza
Mi troveranno l’8 marzo, all’alba
La pioggia generosa della notte
avrà lavato via le foglie e il fango
Così almeno diranno : è una ragazza
Suonavano del jazz a pochi passi
- Kind of blue - ( forse ) e lui mi offrì da bere
S’inebriò della mia voglia scialba,
s’innamorò delle mie calze rotte
La musica cambiò, l'aria di un tango
Sangue e calore - Por una cabeza -
L'ultima nota, l’ultimo bicchiere.
Id: 6161 Data: 26/11/2010 20:56:56
*
Sulle vite degli altri
Le Vite degli altri all’imbrunire come cinema muto dalle finestre accese si offrono impudiche. Le Vite degli altri dietro tende di lino inamidate o di pizzo scadente oppure improvvisate. Vite rubate per invidia o per consolazione. Le Vite degli altri ritagliate, sparse sui marciapiedi, nascoste nelle tasche, rimontate a piacere con scadente doppiaggio. Nelle sere nebbiose le Vite vestono veli neri. Lungo i viali autunnali si negano al passaggio degli sguardi curiosi. S’arrestano sulle soglie dei freddi davanzali.
Id: 6064 Data: 19/11/2010 18:59:24
*
I bambini di carta
Sono bambini di carta Scorrono lentamente galleggiando leggeri trasportati dalla corrente Spesso sono bambini neri Bambini di carta più volte ripiegati come a farne un cappello o una barchetta Sagome ritagliate con violenza guerriera su carte insanguinate Inermi soldati rispondono all’appello di forbici che li han creati Sono bambini di carta Negli occhi hanno parole Scritte ad inchiostro trasparente ed in bocca silenzi Sono così leggeri a volte da volar via anche se non c’è vento
Id: 5195 Data: 01/09/2010 18:54:14
*
Terre di mezzo
Terre di mezzo
Siamo spiriti sospesi nelle terre di mezzo Non più carne, aria non ancora Siamo ricordi appesi ai chiodi della mente Qualcuno, fune sfilacciata resistente allo strappo, si aggroviglia caparbio alla vita, insistentemente Altri, polvere di parola, sostano sugli oggetti cari Brevemente, nell’attesa del cencio che li spazza via. Lasciateci così. Senza umida terra né sigillo in cemento. Sospesi, liberi nel tempo.
Id: 4621 Data: 28/06/2010 12:00:56
*
Non canto alla luna
Non canto alla luna
Stanotte una luna sfacciata e beffarda Si sporge dal cielo per farsi ammirare Si fa più vicina all’umano dolore Lo sfiora, sorride ma non la riguarda Le piace esser musa e far sospirare Chi alza lo sguardo al suo freddo chiarore.
O luna stregata tu no, non m’inganni Non canto nel coro d’amanti e poeti Tu pallida luna, tu luna d’argento Tu diva adorata nel corso degli anni Tu scrigno prezioso per mille segreti O luna, sei sola nel gran firmamento.
Non levo lo sguardo, lo vedi? T’ignoro Non cedo ad effimeri slanci del cuore Accelero il passo, proseguo il cammino Ho altro da fare, pensieri e lavoro Frammenti affannosi di un giorno che muore Ritagli di tempo aspettando il mattino.
Id: 4062 Data: 22/04/2010 08:59:56
*
La sorpresa ( Buona Pasqua)
La sorpresa
Domani all’alba romperò la luna colma di tutti i sogni della notte come si fa con l’uovo al cioccolato perché si crede che porti fortuna E frugherò fra le sue schegge rotte finché il tuo sogno non avrò trovato
Se dentro l’uovo troverai una stella fra tutte la più stanca di brillare, che per un soffio resta ancora accesa, abbine cura perché proprio quella può dare un senso al nostro camminare Amala più che puoi questa sorpresa.
( Sara Ferraglia )
Id: 3901 Data: 31/03/2010 19:15:21
*
Sono sempre le donne
Sono sempre le donne che ad ogni primavera vestono i davanzali di primule e giacinti le donne, sempre loro sempre uguali Donne dai cuori variopinti Uomini ai giardinetti portano in giro i cani e pestano le viole Uomini la sigaretta accesa non vedono la gemma sbocciare oltre il fumo Mentre invece le donne ad ogni primavera arieggiano le stanze le donne, sempre loro a spargere profumo anche se il cuore pesa. ( Sara Ferraglia )
Id: 3852 Data: 22/03/2010 08:32:13
*
I resti di una vita
I resti di una vita
Un vecchio con le mani nei rifiuti scavava dentro ai resti di una vita fra gli occhi di chi guarda ma non vede Automi di passaggio freddi e muti, ignari di una trama già ordita, scorrevano sul grigio marciapiede.
Un torsolo di mela, una focaccia oggetti lacerati dagli squarci, utili un tempo ed ora abbandonati, poneva il vecchio nella sua bisaccia cercando del passato i resti marci, profumi e odori indifferenziati.
Negli occhi azzurri fra i capelli bianchi un improvviso guizzo d’allegria o forse solo un lieve appagamento scambiato dagli automi vuoti e stanchi per uno sguardo pregno di follia, quando immondizia è anche il sentimento.
Id: 3819 Data: 17/03/2010 18:13:22
|