chiudi | stampa

Raccolta di poesie di Salvo Learco Angrisani
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Che senso ha...

Macero pensieri senza risposta,
con il volto ingrigito
dalla delusione.

Dovrei dire addio
a questo affanno fermo in gola,
chiudere la porta
e spogliarmi del tormento.
Cercare, nei cassetti del cuore
forse un po’ di conforto
per sopportare il cieco urlare
di questa furia che brucia nel petto.

Dovrei smetterla
di fissare nello specchio
questo sguardo interrotto,
come fossi una conchiglia
lontana da una riva
che prima chiamava casa...

Ma resto qui,
vestito di vento e di silenzio,
a fare avanti e indietro
nei corridoi della mente,
cercando, nelle tasche della notte,
un senso, una logica,
una spiegazione al vuoto dentro
che attanaglia il respiro
e inacidisce la bile...

Chiedendomi però,
al lume d’una candela stanca:
che senso ha restare,
se non si ha tempo
di dedicarlo il tempo?


Id: 69768 Data: 02/01/2024 11:01:28

*

Buon Compleanno Amore Mio

Mi emoziona parlarti,
parlarti attraverso parole
messe su carta e poi recitate,
con il cuore in gola per l’emozione
e con il sorriso di chi
vive l’euforia di quei viaggi
ancora da programmare...

Buon compleanno amore mio,
a te che sai guardare oltre,
a te che oggi compi
il coraggio di andare avanti,
ancora ed ancora.

Buon compleanno amore mio,
a te che resti bello
ogni giorno che passa,
ed io che ti guardo
in ogni istante
come fossi la mattina di natale,
perché tu sei, e sarai, sempre,
il quadro più bello mai dipinto,
una primavera che
dura tutta una vita,
un giro tondo allegro
come quello che
da bambini facevamo
tenendoci per mano
e con il naso all’insù.

A te, che sei il mio cherubino,
una bellezza da ammirare,
a te che abiti il mio cuore
come un camino
in una casa di montagna...
a te... che sei così come sei...
saggio, immenso,
perfetto, bono da morire...
a te che sei il mio pentagramma,
ed il tuo nome
è la musica più bella.

Buon Compleanno amore mio...
Ti Amo.


Id: 69767 Data: 02/01/2024 11:00:54

*

Di questo amore quanto amore

È come se guardassi
il mondo da una
porta socchiusa,
nel silenzio di ore
che passano veloci,
orli di una vita scuciti
troppo in fretta.

Ed in questa assenza di parole
ti sono accanto
come foglia a sfiorare la terra,
e come voce tra le voci
di mille persone intorno
io sarò lì a chiamare il tuo nome.

Amore mio,
non resto una lacrima
su un fazzoletto
sgualcito dal dolore.
Non resto una foto
attaccata alla parete.
Ma sarò luce riflessa
di quel sole che
tornerai a guardare,
sarò quel gocciolare
della pioggia
nelle notti d’inverno
a dirti che
il buio non fa paura...

Non resterò un tassello
oramai andato e perduto,
ma farò sempre parte
di quella fotografia eterna,
a ricordarti che l’amore
col quale mi hai amato
e che mi ha reso uomo,
mi permetterà di vivere in eterno...
ed ovunque sarò,
sappi sempre che ti amo...


Id: 69766 Data: 02/01/2024 11:00:10

*

Fino a quando tu ci sarai

Ti ho incontrato chissà dove,
chissà perché.
Ed ora non restano che mille foto
da guardare in silenzio.
E non so come lasciarti andare,
perché pensarti, ogni volta,
è come sottolineare quei
ricordi che si affollano nella testa,
perché pensarti, ogni notte,
è come mettere in grassetto
il tuo nome che sa
di mare e di tempesta,
una nave alla deriva
una ruga agli angoli del cuore.
E tutto ciò che resta
è un’attesa disattesa,
una promessa dimenticata
scritta in un quadro
appeso alla parete.

Neanche sai
di quante lacrime non piante
mi restano in gola,
neanche sai di quelle favole
scritte nella testa
che hanno messo in scena
opere e tragedie...
di quanti sogni nelle tasche
mi sono trovato a restituire
ad ogni risveglio
intriso della tua assenza...
e di quanto tempo
mi ci è voluto per leccarmi le ferite
e tornare a scrivere
parole sensate,
odissea di distrazioni,
immagini volate via.

Altro non resta
che un pensiero impegnato
in un rincorrersi senza fine,
ed il tuo nome, scritto a matita
sopra una panchina vuota accoglie l’inverno...
mentre io, solo coi miei passi... vado via.


Id: 69765 Data: 02/01/2024 10:59:22

*

Quel tacere che tutto ha spento

Ci sono momenti
in cui mi sembra
di rivivere una commedia
già vista troppe volte.

Troppe comparse,
troppe scene,
e mi ritrovo
a digerire ogni volta
l’uragano di rivolte lasciate
da chi entra e poi va via,
come se il cuore fosse
un tappeto su cui camminare
con stivali senza rispetto,
come se fossimo
case senza focolare...

E mi ritrovo a pensarti,
nell’attimo in cui
si ferma una lacrima
sulla mia voce...

Quante parole sono state dette,
e cercate, come una coperta
dentro il quale stringerci...

Resti un ricordo di sere
davanti ad un camino
oramai spento dall’indifferenza.
Un ’immagine che mi affanno
nel mettere a fuoco,
il canto di un pettirosso
che annuncia la voce dell’inverno...
ed anche la pioggia,
incredula, cade al suolo
senza sapere cosa dire...

E di questi giorni
ancora da scucire,
come un vestito
ormai logorato dall’indifferenza,
resti un muto parlare,
quel tacere che tutto ha spento,
resti un lettera d’addio
abbandonata sopra
una panchina dismessa...
all’ombra di alberi
immersi un una muta preghiera...

Ed io... con i passi di un bambino
a cui l’amichetto ha dato buca,
torno a casa,
con i sassi presi a calci,
il sorriso spento...
e l’inverno nelle mani...


Id: 69764 Data: 02/01/2024 10:58:31

*

Mi chiedo se saprò mai...

Vorrei poter dire grazie,
ma sento un vuoto dentro.
Un vuoto per qualcosa
che non ho perso,
un vuoto lasciato dal tempo
passato troppo in fretta,
ed ora non ho più
nulla da stringere...
e nell’insonnia stanotte
si è spento anche il pianto,
ed il vento seppur caldo
ghiaccia anche il respiro.

Mi chiedo se saprò mai dirti
di quanto amore ti ho amato.
Di quante lacrime ho versato
seduto ad aspettare un aereo
che non arrivava mai,
e di quante volte ho sentito
svenire il cuore nel pensarti
tra le braccia di un altro.

L’amore è un lusso che
un pazzo d’amore come me
non può permettersi,
io sono per i terremoti di notte
sotto le lenzuola
a consumarti di carezze,
io sono per i tornadi
nelle giornate più torride,
mentre si fa l’amore sotto al sole,
quei tifoni che non ti aspetti,
che ti prendono alla sprovvista,
quelli che nonostante la loro forza
ne stai alla larga
per paura del troppo vento,
del troppo amore.

Io sono per gli amori maledetti,
quelli amati da lontano,
dietro un angolo in disparte...
quelli che ridono e piangono,
quelli malati, quelli di troppo,
quelli che valgono tanto
ma bruciano in fretta.

Mi chiedo se saprò mai
dirti tutto questo,
per non far sì
che tu ti renda conto
che resterai sempre
quella lacrima non caduta,
quell’addio mai dato,
quel profumo tra le lenzuola
in quella camera d’albergo
in una notte di mezza estate...


Id: 66595 Data: 06/09/2022 15:33:48

*

S’ode ancora il mare

Nei porti solitari
che nessuno conosce
approdo come vita
a ritrovare me stesso,
relitto d’uomo
già vissuto e già morto.
Nave sopravvissuta
anche alla speranza.

È li, nel mare
delle mie solitudini,
che vi attraccano
pezzi di legno sgangherati,
posando sul fondo
le loro ancore
alleggerite dal peso
di colpe e sofferenze,
cercando invano
di riempire le mie stive
di nuove consapevolezze...
Quelle sparite,
quelle distrutte,
quelle che, forse,
non ci sono mai state.


Id: 66594 Data: 06/09/2022 15:32:59

*

Di quel treno alla stazione

Ti penso, nel calvario
delle mie notti
accecate dall’insonnia,
quando mi risuona nella testa
il rumore del treno
che frena alla stazione...

E mi ritrovo a sistemare
un disordine costante...
un delirio incompreso...
un’incapace capacità
di fermare queste lacrime
che disegnano
nostalgie senza fine.
E nel contegno
d’un abbraccio
dato fra le lacrime,
il singhiozzo
restò in gola
e pianse anche il vento...

E adesso,
non restano che i ricordi
dentro giorni da conservare...
Fotografie che saltano fuori
a tradimento prima
che io possa difendermi...

Non resta che dirti
di quanto adesso,
nello stridio delle rotaie
e delle mie mani
sul finestrino appannato,
resti un’immagine
scolpita agli occhi,
una preghiera
stretta fra le dita,
una risposta che
cercavo da molto,
un amore che
non sentivo da tempo...

Ti Amo...


Id: 66593 Data: 06/09/2022 15:32:04

*

Camera due zero tre

Una panchina,
una sigaretta accesa
consumata lentamente
ed il tuo sorriso
che mi spegne ogni dolore.

Come non pensare
al profumo della tua pelle
che mi infuriava d’amore,
e le tue mani sul mio corpo,
come un pianista
che ammira uno spartito...

Quanti ricordi di quei giorni
volati troppo in fretta,
mentre ora vivo di momenti
lontani dal sentirti.

Quanto ancora piango nella notte
se nel pensarti
mi affaccio singhiozzando
al davanzale di una finestra
dove anche la luna
gelosa mi guarda...

E mi manchi...

Mi manchi in quei pensieri
rimasti ad aspettarti
sulla soglia degli scalini di casa.
Mi manchi in questo silenzio assordante,
e mi ritrovo a scalciare le ore
per non vivere una notte
lunga quanto è lunga la distanza
tra due città tanto diverse tra loro.

E mi rimbocco le coperte sul cuore,
sforzandomi di assopire
un sonno interrotto,
quando nel pensarti
non posso che ricordare
quell’ultimo giro
di chiave nella serratura,
in una stanza d’albergo...
camera due zero tre...


Id: 66592 Data: 06/09/2022 15:31:34

*

In quell’abbraccio

Parlò il silenzio,
in quell’abbraccio
che tolse anche il respiro
affannato dal pianto.

Quanto amore ho sentito,
in una lacrima più calda
del sole d’estate.
Quanto amore ho vissuto
più bello di tutti i tramonti
che i poeti hanno mai scritto.
Quanti “Ti Amo” ho sentito
pulsare nelle vene
cariche di sangue...

Tu, che sei la mia
certezza messa a fuoco
in questo scenario senza senso...
Tu, che mi sei amore nella carne,
ed il tuo profumo, sulla pelle,
mi arde come brace.

Sì... parlò il silenzio,
in quell’abbraccio
che tolse anche il respiro
affannato dal pianto,
e mi ritrovo a snodare le incertezze,
a stirare le pieghe agli angoli del cuore,
ad acquietare un io confuso
nelle mie notti insonni...
a volerti in ogni istante,
come un lupo che brama la preda,
ad amarti... con ogni forza,
con tutto il mio respiro...
fino all’estremo.

Ti Amo...


Id: 66591 Data: 06/09/2022 15:30:49

*

Caro amico

Ci sono notti in cui
nel silenzio spingo le ore
per non sentire la solitudine
masticarmi i pensieri.

Ma la luna, anch’essa
mi guarda afflitta,
nel suo sapere di quanto ancora
resti un orlo scucito
che non riesco a rattoppare,
una frase scritta e riscritta
più volte nei diari della mente,
una nota senza suono
sullo spartito dei miei perché...

Caro Michael mi manchi,
come posso lasciare andare il pensarti,
laddove tutto si scolora,
ed io resto un film
in bianco e nero
senza voce e senza amore?
Mi manchi,
quando il silenzio si fa voce
e mi ritrovo a chiamare il tuo nome
in un singhiozzare senza sosta...

Ti scrivo,
e tra le righe di un foglio
non c’è spazio per dire...
virgole lasciate sciolte
e parentesi mai chiuse,
perdo il ritmo dei versi
e non so più che cosa fare...

Caro amico... mi manchi.
Ovunque tu sia...
Ti Amo.


Id: 66590 Data: 06/09/2022 15:30:04

*

Se solo tu sapessi...

Infagottato di abiti e pensieri,
sotto la luce sfocata di un lampione,
mi ritorni in mente a fermarmi il respiro.

Se solo tu sapessi che non sono perfetto...
io che nel fondo di ogni istante
mi cerco e non mi trovo,
mi tocco e non mi sento...
e mi chiedo se saprò mai amarti come devo,
se di me stesso non amo nulla.

Se solo tu sapessi quante crepe ho nelle mani,
quante volte mi sento un sogno infranto
sul davanzale dei rimpianti.
Quanti passi vorrei compiere,
e quante volte la ragione non mi da ragione...
e la vita, bastarda, mi fa sentire come
una videocassetta stoppata a metà,
che aspetta che qualcuno
spinga di nuovo sul tasto "play"
...per poter andare avanti...

Se solo tu sapessi di quanto amore t’amo,
e di quanto, in questo imbastire le emozioni,
riesci a darmi...

Se solo tu sapessi
che t’amo come un fiume in piena,
e che a questo amore io solenne mi inchino,
come un soldato abbattuto da uno sparo.

Ti Amo...


Id: 66589 Data: 06/09/2022 15:29:31

*

L’infinito nel finito

Un calice di vino,
una sigaretta spenta
e accesa mille volte,
e il sottofondo
di una sera come tante...

Mastico le ore,
e piango d’amore
fino a perdere
il colore dei miei occhi...
Pensieri impegnati
in un rincorrersi infinito,
ricordi che fanno a pugni
con le ore che avanzano
ed un pensarti costante
che non accenna a fermarsi.

Di questo amarti
quanto amore ho nelle vene,
bollente come il calore
di una casa in cui
sempre ci si aspetta,
con un’abat- jour
sul comodino
sempre accesa...

Di questo amarti
quanto amore
ancora vorrei poterti dare...
mostrarti a colori
anche le notti,
trovare ogni giorno,
guardandoti,
il nuovo nell’uguale
e l’infinito nel finito...
...sempre!

Ti Amo


Id: 66588 Data: 06/09/2022 15:28:51

*

Come un monile nel cassetto

Faccio fatica
a trascinare le notti,
dita nervose che
contano le ore,
e il bisogno costante
di rimboccarmi i pensieri.

Vivo di sogni
disorganizzati nella testa,
vivo di addii lanciati
a piene mani...
Vivo, come una nota
sopra uno spartito
senza sfondo...

Come posso lasciarti andare,
se nel sentirmi schiacciato dal tempo,
ancora t’amo in un silenzio senza ossigeno?
Come posso chiudere il sipario
di una commedia mai iniziata?

Altro non resta che
apostrofare le attese,
nel chiedermi se saprò
respirare ancora,
chiudendo come
un monile nel cassetto,
il nome tuo
ed il nome mio...


Id: 66587 Data: 06/09/2022 15:28:20

*

Un inverno a luci spente

C’è stato un inverno arrivato all’improvviso
che ha gelato anche le parole,
ed io tremavo dentro un freddo
che non mi faceva respirare.

Notti senza sogni da sognare,
mattini senza risveglio,
occhi spenti che tessevano l’addio,
anime inzuppate di paura,
volti frantumati arresi alla stanchezza.

Ancora dopo anni, al calare della notte,
ci sono istanti nella memoria,
dove il suono di ruote arrugginite
schiaffeggia la mente,
ed io piango, sfilacciando la paura,
con gli occhi spalancati come un sipario
sopra un palcoscenico vuoto,
con le orecchie tappate per non sentire
le grida dei soldati ubriachi di vendetta,
o forse di pazzia e carichi di odio.

Se solo potessi zittire il dolore
che riecheggia sugli ombrosi
scogli della memoria,
cullare tra le braccia
lo strazio di voci rotte dal pianto
in quelle notti senza speranza.

Se solo potessi, mi strapperei gli occhi
e li darei in dono a chi non vuole vedere,
a chi non vuole imparare
che il valore della vita
appartiene a tutti,
sia all’uomo che all’animale,
che non spetta a nessuno
decidere a chi togliere
e decidere a chi dare...
ricordiamolo questo,
per non dimenticare...


Id: 66586 Data: 06/09/2022 15:27:31

*

Come dentro un temporale

Ci sono giorni,
dove il vento
schiaffeggia la mente
e la pioggia non colma la sete.
Giorni, dove disegno con le dita
sopra un vetro appannato
il tempo che resta...
abbozzando sorrisi
per dominare
la tempesta dentro.

Ci sono notti troppo spente
e paure troppo accese,
ed intanto mi spoglio
di questi fradici pensieri
che appoggio
alla testiera del letto...

Il vento sembra avere
le giuste parole da dire al domani,
quelle che mi mancano,
quelle che le mie dita
scomposte non sanno scrivere.

Quelle che cerco tra i filari
di tutte le mie paure,
mentre il tempo,
inesorabilmente passa,
ed io mi sento...
come dentro un temporale.


Id: 66585 Data: 06/09/2022 15:26:55

*

All’ombra sbiadita dei tigli

Passano i giorni
dentro un religioso silenzio,
dove l’autunno suona per le strade,
e la pioggia non fa che creare
acquitrini di promesse.

Ti ho visto abbandonare
le tue ultime foglie,
dimmi, fa male?

Il tempo, sembra caduto
in un sonno senza tempo,
e gli alberi, infreddoliti,
si arrendono ad una tregua da accettare,
come un amore che finisce,
come un cuore che frana,
un sogno che muore...
come una porta che sbatte
e all’improvviso il silenzio.

Ti ho visto,
all’ombra sbiadita dei tigli,
piangere una nostalgia di ieri,
delle sere color pastello,
di castagne che ridono nei ricci
e di fiamme smorenti
dentro un timido camino.

Ti capisco sai?
Ti ho visto, ed ho pianto...
l’autunno ha il nome
degli amori perduti,
di quelli appena nati,
di malinconie pazze
e senza senso,
come le strade del destino.

Ti capisco,
e in silenzio ti sorrido...
e piano piano ti saluto...


Id: 66584 Data: 06/09/2022 15:26:26

*

Un giorno mi sono persa

Nobili mani che tremano,
un crinale appoggiato al comò
e due occhi che si spengono
al sorgere di ogni giorno.

Non sono pazza,
solo, non ricordo...
no so come né da quando
l’ombra della confusione
abita in questa casa,
scivolando tra le mura,
scuotendo i miei ricordi
come imposte in balìa del vento,
e furiosa mi arrabbio,
come a volermi ribellare
ad un destino che mi ha imprigionata.

Ogni ombra un assassino,
ogni parola uno steccato
alto un metro e una paura.
Sogni, che non ricordo di aver sognato,
ed allora piango
nelle pieghe di un cuscino
ornato di seta bianca.

E così, consumo i pomeriggi,
frugando con dolore nella mente
dimenticando anche il mio nome,
dimenticando anche le ore...
stanca pure per rincorrere
quel tempo che un tempo
mi apparteneva.

E nell’attesa
l’attesa non aspetta,
corre all’indietro
su binari e stazioni
già segnate dall’addio,
locomotive senza freni
ad attutire la vergogna
di non sapere più chi sono...
quando guardandomi allo specchio,
nulla più vedo,
nemmeno il mio riflesso...


Id: 66583 Data: 06/09/2022 15:25:41

*

Un pensiero che non tace

Ti penso, mentre il vento
attraversa le abitudini,
quelle di sempre...
un calice di whisky
bevuto a luci spente,
nelle mani il silenzio,
e nel silenzio...
un pensiero che non tace.

E mi ritrovo a scucire le ossessioni
a disfare ricami di ore perdute
nell’aspettare invano il ritorno,
quando dinanzi ad un camino acceso
la paura spegne la speranza.

E nel mio dormire
fragile e distratto
ti chiamo nella notte,
in quella solitudine
appesa a un filo
tra il pensarti e il maledirti,
l’amarti e poi odiarti,
quando il fischio di un treno
ti portò lontano,
e le mie lacrime
aggrappate a gelide lamiere
bruciavano d’inferno...

E ritorno, a perdere lo sguardo
in quel bicchiere
di whisky ancora da finire,
e tra le mani
il silenzio di sempre,
mentre in ogni
quotidiana pazienza
aspetto di sentire
quel treno che ritorna...


Id: 66582 Data: 06/09/2022 15:24:07

*

Come nave alla deriva

Nei porti solitari
che nessuno conosce
approdo come vita
a ritrovare me stesso,
relitto d’uomo
già vissuto e già morto.
Nave sopravvissuta
anche alla speranza.

È lì, nel mare
delle mie solitudini,
che vi attraccano
pezzi di legno sgangherati,
posando sul fondo
le loro ancore
alleggerite dal peso
di colpe e sofferenze.

Cercando invano
di riempire le mie stive
di nuove consapevolezze.
Quelle sparite,
quelle distrutte,
quelle che, forse,
non ci sono mai state.


Id: 66581 Data: 06/09/2022 15:23:40

*

Nel silenzio di settembre

Ti ho cercato,
dispettosamente,
in ogni angolo della mente.
Ti ho cercato
dentro i miei errori
senza mai trovarti...
ed intanto,
nel mio girovagare,
mi sono spento.

Quante notti ho passato
a frugare nell’insonnia
le mie colpe,
sospirando e respirando
nel cercare di calmare
un’ansia insopportabile,
sbattendo la mente
in ogni ma, in ogni perché...

Ma sei stato il tempo,
di un tempo ormai finito.
Un amore scritto col fiato
sui vetri della notte...
un fazzoletto perso tra le lacrime,
quando a gridarti di non andare,
nel silenzio di settembre,
hai chiuso la porta
senza più voltarti indietro...


Id: 66580 Data: 06/09/2022 15:23:01

*

Se mai

Se mai,
dovessi solo
pensare di ritornare,
fermati... fermati a ricordare
le finestre che hai lasciato spalancate
in un giorno d’inverno.

Dove il mio respiro,
avvolto nello sgomento,
cercava di ricucire ragioni
che la ragione non capiva,
e nel pianto,
quante lacrime ho rigurgitato
a furia di capire i perché,
di capire il quando.

Se mai, alla riva
di un giorno qualunque,
il tuo rimorso dovesse
col suo grido
risvegliare i gabbiani,
ricordati di come il sale
ha irrigidito la mia pelle
ed i miei sogni,
e di quando, in un
vagabondare maldestro,
ho lasciato cadere
dalla balaustra dei sogni
tutto ciò che eri
e tutto ciò che oggi
resta di te: niente!


Id: 66579 Data: 06/09/2022 15:22:19

*

Nel silenzio di una sera

Ho visto un salice in fiore,
sulle strade del destino,
mentre il pensiero scuciva
quei ieri passati a chiedersi
nel perdersi cosa è rimasto...

E le dita, nel silenzio di una sera,
tremano scomposte,
asciugando il pianto
allo scricchiolare
di un amore ormai lontano.

Eravamo un solo respiro,
nella gioventù di un tempo
ormai avvizzito...

Ed ora, siamo solo ombre
che parlano nella solitudine,
siamo mondi così lontani,
con l’inverno tra le mani,
e la paura ad ogni passo.


Id: 66578 Data: 06/09/2022 15:21:54

*

In un giorno di luglio

«A Daniela Donders, amata figlia, sorella e amica.»

Cade senza onori il velo della vita,
e nell’ultimo saluto
il cuore si serra nella solitudine,
lasciando scivolare il dolore
dalla pelle all’anima.

Potessi intrecciare la tempesta dentro,
istoriare il volto supremo della morte,
saprei dire come mi sento,
saprei dire cosa non sento...
quando in un giorno di luglio,
al passaggio di rondini arrese al pianto,
non resta che un saluto a labbra serrate,
per non sentirne l’eco dentro al petto.

Non resta che un respiro fermo in gola,
dinanzi al capezzale della vita che finisce
e non chiede mai permesso.

Ma resterai sempre un amore immenso,
quando la tua voce,
nelle mie notti insonni
ancora da scrivere,
danzerà nella nebbia,
tra picchi e dirupi di emozioni...
...come un torrente,
che scorre come il tempo...
giorno dopo giorno,
a ricordarmi che nella fine,
c’è sempre il sorgere incessante
di mille nuove vite...

Ti Amo!


Id: 66577 Data: 06/09/2022 15:20:26

*

Dinanzi ad una finestra

Seduta,
in una muta preghiera
dinanzi ad una finestra,
sento spegnersi i sogni,
quando la furia del vento
agita un albero indifeso.

Seduta,
dinanzi ad una finestra,
bisbiglio parole stanche...
e sull’asfalto
osservo mozziconi
di sogni abbandonati.

Mi chiedo perché mai
la sera porta discorsi osceni,
quando avvolta nelle lenzuola
provo a chiudere gli occhi,
e si spalanca la colpa
di non essere abbastanza.

Mi chiedo perché mai,
la notte, fa da sottofondo
agli errori commessi,
tanti, troppi...
e nel sorgere del mattino
vedo allo specchio l’immagine
di un’anima stanca e arresa,
dove sa che fuori
imperversa l’inverno,
ma il gelo è dentro...

Mi chiedo,
quanto ancora c’è da dire,
quanto ancora c’è da fare,
prima che da quella finestra
io possa vedere un cielo calmo,
e forse, anche le stelle.


Id: 66576 Data: 06/09/2022 15:18:31

*

Nel mare delle mie solitudini

(A BENITO ARNONE)

 

Respiro,
all’imbrunire in un giorno d’autunno,
e come luce tra le luci
il sole torna alle sue acque.

Ed in lontananza,
voci indistinte
di relitti arenati,
sopravvivono alle onde.

Basterebbe avere tutto
un po’ più chiaro,
ma c’è del maledetto
odore in giro che
invade i pensieri
e la memoria non riposa.

Quanto sola mi sento
in questo rosso di fine ottobre,
quando al calare del giorno
sorge la paura,
e non basta stringere le spalle
per sentire meno freddo.

Quanto sola mi sento
in questo fermare il fiato,
e sentire tremare dentro
il mare delle mie solitudini.

 

Poesia scritta per l’opera dipinta da BENITO ARNONE,

intitolata: LA SOLITUDINE.


Id: 66575 Data: 06/09/2022 15:17:41

*

Se il cielo sapesse

Sono stato ad aspettarti,
virgolettando a spalle in su
le attese con i suoi dubbi,
masticando le ore,
con le orecchie tese
a un rumore
di chiavi nella serratura,
quando in lontananza
l’abbaiare di un cane
muoveva il silenzio.

E non è bastato dire addio
per dimenticare i respiri
ingoiati nella notte
sopra un cuscino
bagnato dal pianto.

Se il cielo sapesse
dei nodi in gola stretti
ad assecondare le attese.

Se il cielo sapesse
di quelle sere d’autunno,
dove il vento di notte
imbastiva parole amare.

E mi siedo,
oramai stanco,
a scucire i giorni
passati ad amarti
nella speranza,
nel chiedermi che cosa resta
quando il finire non basta,
cosa resta di quando
a viverti ero niente
che valeva meno del niente.


Id: 66574 Data: 06/09/2022 15:15:37

*

M’innamorai delle tue mani

Sono le tue mani
a dipingere i giorni
dei colori dell’arcobaleno,
quando nell’amarti
mi spogli di tutte le paure...

Quando i tuoi occhi
sanno essere
un sottofondo perfetto
dinanzi a un camino acceso,
al calare della notte.

Non c’è chiarezza
nello spiegare perché ti amo.
Quando un tuo sorriso
abbatte i muri
di tutte le mie paure.

Tu, che sei il percorso di sempre,
che non ho scelto,
non ho cercato.

Tu, che sei il vento
nelle mie notti
con le finestre socchiuse,
che sei per me
un destino segnato,
che mi cammini affianco
mano nella mano,
inciso come una promessa nel cuore
al di là di ogni sapere.


Id: 66573 Data: 06/09/2022 15:14:57

*

Ascolta oh terra

La notte porta i suoi discorsi
sui rami oramai spogli
scossi dal vento, e così,
la sonnambula poesia
nasce dal cuore degli uomini.

E nel silenzio ovattato
un vociare offuscato
narra di uomini e signori,
eroi di guerra e vincitori.
Patriarchi, titani guerrieri
di promesse senza paura.

Ascolta oh terra,
il sangue che chiama,
eroi caduti e popoli dimenticati
nelle pieghe del tempo,
memorie di ingiustizie
arrese alla stanchezza.

Ascolta oh terra,
le grida della gente
che non pregano più,
valori perduti
e sogni alla deriva
come chiglia tra gli scogli.

Ascolta, respira,
e nel silenzio della notte,
asciuga il pianto
di madri sole,
di donne afflitte,
di vedove alluttate.

Ascolta oh terra,
il sentire vagabondo
di chi cerca un Dio
a cui chiedere perdono!


Id: 66572 Data: 06/09/2022 15:14:11

*

Il male dentro

Mi siedo, stanco,
ad una riva
dove asciugare i sogni,
stropicciati, malmessi,
come fossero fogli
di un diario strappato
in preda ai deliri dell’adolescenza.

Ed il disordine, costante,
arriva come un fiume in piena
a schiaffeggiare la mente,
deridendo ricordi di sere
annegate nell’alcool,
seduto ad un tavolino
dinanzi a una candela
spenta troppe volte.

Mi perdono, quando folle,
nel mio andare distratto,
barcollavo con i sogni
sudici di gin e whisky
sputando in faccia alla vita
come fosse una puttana.

Mi perdono,
per tutte le volte
che allo specchio sorridevo
ad un io contraffatto,
ubriaco di vendetta
verso la vita,
e chiedo perdono
alla vita stessa
che ho appesa ad un cappio
in una camera d’albergo...
stanza numero ventuno...


Id: 63610 Data: 11/07/2021 13:38:48

*

Verrà un altro inverno

Ci sono giorni,
persi nel dire e nel pensare,
dove ti cerco negli anfratti di ricordi
immortalati in mille fotografie
chiuse nel cassetto dei silenzi.

Ci sono giorni,
dove il dolore
indossa il velo del contegno
per non svegliare il pianto,
mentre la pioggia
cade incredula
sopra ferite mai guarite.

E verrà un altro inverno,
muto e disattento,
a ricordarmi di quel vuoto
che permane.

Verrà un altro inverno,
a ricordarmi perché
non ho più voce,
a zittire il cigolio
di pensieri carichi di vento,
a cullare sul dondolo
discorsi senza senso.

Verrà l’inverno,
a chiedermi perché
nel troppo amare un altro,
ho dimenticato
come amare me stesso.


Id: 63609 Data: 11/07/2021 13:38:00

*

Nel mare delle mie solitudini

Respiro,
all’imbrunire in un giorno d’autunno,
e come luce tra le luci
il sole torna alle sue acque.

Ed in lontananza,
voci indistinte
di relitti arenati,
sopravvivono alle onde.

Basterebbe avere tutto
un po’ più chiaro,
ma c’è del maledetto
odore in giro che
invade i pensieri
e la memoria non riposa.

Quanto sola mi sento
in questo rosso di fine ottobre,
quando al calare del giorno
sorge la paura,
e non basta stringere le spalle
per sentire meno freddo.

Quanto sola mi sento
in questo fermare il fiato,
e sentire tremare dentro
il mare delle mie solitudini.


Id: 63608 Data: 11/07/2021 13:37:01

*

Se il cielo sapesse

Sono stato ad aspettarti,
virgolettando a spalle in su
le attese con i suoi dubbi,
masticando le ore,
con le orecchie tese
a un rumore
di chiavi nella serratura,
quando in lontananza
l’abbaiare di un cane
muoveva il silenzio.

E non è bastato dire addio
per dimenticare i respiri
ingoiati nella notte
sopra un cuscino
bagnato dal pianto.

Se il cielo sapesse
dei nodi in gola stretti
ad assecondare le attese.

Se il cielo sapesse
di quelle sere d’autunno,
dove il vento di notte
imbastiva parole amare.

E mi siedo,
oramai stanco,
a scucire i giorni
passati ad amarti
nella speranza,
nel chiedermi che cosa resta
quando il finire non basta,
cosa resta di quando
a viverti ero niente
che valeva meno del niente.


Id: 63607 Data: 11/07/2021 13:35:24

*

Quanto amore ancora

Sei un pensiero
in questi giorni che passano
nel chiedermi di quanto amore
mi hai amato e non ho compreso.

Resti un lieve sentire
nelle mie notti insonni,
lì dove l’affanno
rammenda colpe mai raccontate,
lì dove il sonno sfugge al bagliore
d’un lampione che trema
come quelle bandiere poste
sulle aste di lidi vuoti e deserti
che attendono il pullularsi dei corpi
sull’arsa sabbia di Agosto...

Di te, quanto amore ancora resta,
come fiamma d’una candela mai spenta,
in quel chiedermi dove sei, come stai...

Quanto amore resta
in questo strappo inatteso,
che a scatti mi pungola
e mi commuove le parole...
amareggiando un pianto
che non riesco a fermare.

Saprei lasciarti andare
se di questo amore fosse tutto un sogno.
Se di questo avanzare della malinconia
sapessi amarne l’amarezza.

Se dei tuoi vestiti
potessi indossarne e rubarne
il coraggio che portavi avvinghiata all’anima.

Quanto amore ancora resta chiuso
in una valigia rossa mai usata.
Dentro collane mai indossate.
Quanto amore ancora respiro di te...
aprendo la finestra, ed è inverno nel cuore.

Ti Amo!


Id: 62143 Data: 08/02/2021 16:53:45

*

A insegnarmi la vita

Parole mute dentro profumi
di un tempo che fu,
lì dove la luce si è spenta
nel sentirmi tremare
come foglia d’un albero al vento!

Nel respiro affaticato
di un gelido mattino
che sbrana il cuore,
rammendo sui pezzi dell’anima
malinconie impazzite.

Quanti “mi manchi”
scritti dentro le ossa,
e mi chiedo se mai
riuscirò a renderti fiero
dell’uomo che vedo allo specchio
ogni giorno che passa...

Quante parole spenderei adesso,
per dire cose già dette.
Ma resto un albero di natale
senza luci né colori,
un regalo scartato in fretta
e in modo maldestro,
un carillon dalla musica triste,
ora che di te altro non resta
che una sedia vuota
a insegnarmi la vita!


Id: 62142 Data: 08/02/2021 16:50:49

*

D’un amore più che finito

Cerco, parole sparse,
cianfrusaglie di una
malinconia senza nome
dentro queste notti insonni
che soffocano il respiro.

E mi copro il cuore,
col freddo che ritorna
a gelarmi i ricordi
di una vita cucita,
scucita e rammendata...

Albe senza coraggio,
pomeriggi troppo stanchi,
notti lunghe come una nave
che impiega troppo
tempo ad affondare...

Mi sorrido,
ad un viso stanco,
nell’indifferenza
di ogni mio respiro,
che allo sfogliarsi dei giorni
dove la luce ormai s’è spenta,
vivo... d’un amore più che finito.


Id: 62141 Data: 08/02/2021 16:49:13

*

Per dipingerti d’immenso

- PER DIPINGERTI D'IMMENSO -

(A Michael - il mio amico di infanzia)

 

Nel grigio imbastire

malinconie senza nome

piango dentro disattese attese,

quando è la neve a ricordarmi

del gelo che ancora sento fra le mani

nell’accarezzare volti perduti

in quelle fotografie senza più calore.

 

E mi commuovo l’anima

dentro lacrime mai piante

a ricordarmi delle nostre corse a perdifiato

nei sentieri di campagna,

quando era la semplicità

del niente ad essere tutto.

 

Resti un profumo sbiadito

dentro gomitoli di ricordi lontani.

 

Resti una mano stretta troppo poco

quando, ad esprimermi,

ancora non avevo

la maturità delle parole

ricamate nella gola

per dipingerti d’immenso.

 

E resti, di quel vestirmi oggi,

l’uomo che sono,

un bambino oramai cresciuto

che mai saprà dirti addio.


Id: 62055 Data: 01/02/2021 10:58:02

*

Caro Babbo Natale

Ti scrivo, mentre un silenzio lontano,

che mi respira dentro, annuncia l’inverno.

 

Il freddo opaca le ore,

e il vento non calma i pensieri,

quando a sporgermi a un davanzale triste,

anche un piccione mi canta la tristezza.

 

Caro Babbo Natale,

quanto amaro mi resta

quando a frugarmi nelle vene

non trovo che momenti

annegati dai rimpianti.

 

E del mio regalo scarto l’inquietudine,

nel sentirmi un flash in bianco e nero

un camino acceso in una casa vuota,

un monologo incompreso,

un ricordo di sere oramai

sepolte nella neve.

 

Caro Babbo Natale,

piango per non morire

quando a scriverti

resto come musica senza parole,

una ballerina su un carillon

che ha smesso di danzare.

 

Ti scrivo, mentre

nello scucirmi le emozioni

aspetto di sentire cosa rimane

di ciò che il Natale,

oramai da tempo,

ha smesso d’essere.


Id: 62053 Data: 01/02/2021 10:54:48

*

Pablo

- PABLO -

(A María Giordano - Insegnante di Flamenco)

 

POESIA INSERITA NELLA RACCOLTA 100 PAGINE PER NATALE - EDIZIONI SCRITTO.IO

POESIA VINCITRICE COMUNE DI MONTAIONE - FIRENZE

 

Ho smesso,

una sera di dicembre,

di aspettare invano il ritorno,

quando tra le pieghe dei giorni

ti sentivo essermi

scenario senza luci.

 

Ho smesso,

di continuare ad accendere

l’abat jour dei ricordi,

ed ho spento la voce

di quei ricordi affollati

al capezzale del cuore.

 

Siedo, in quelle crepe che ho dentro,

quando a sfogliarmi nei giorni

mi sento un calendario

senza santi da ricordare.

 

E mi raccolgo le parole,

smarrite per strada,

ingoiate dal dubbio,

quando al calare della notte

anche la luna mi guarda afflitta.

 

Sapessi amarti di quell’amore

che il cielo dona al mare,

distanti ma presenti.

Potessi dirti quanto di te

ancora resta nel profumo

d’una sciarpa appesa

nell’armadio dei ricordi.

 

Ma resti un racconto da dimenticare,

sforzandomi di tacere l’emozione

in quei perché senza rispetto,

quando a scompigliarmi le ore

resti un sogno infranto

sul finire dei miei giorni.


Id: 62052 Data: 01/02/2021 10:54:04

*

Resterai di quel sempre

Ti scrivo,

con occhi pronti al pianto,

inciampando in un

cratere di tristezze,

in quel sentirmi

come melodia alla deriva,

quando a cullarmi

è una solitudine che

mi commuove le parole.

 

Mi manchi,

quando di notte,

al suono del vento,

mi sento una foglia

in un andare disfatto,

in un volare scomposto.

 

Mi manchi,

in quell’affannoso cercarti

nelle crepe dei miei respiri,

tra coperte pesanti di pensieri

e tra cuscini di domande.

 

Resterai sempre

un sillabario scomposto

sulle onde della mia malinconia.

Li dove attendo

di sentirti infinito,

nelle trame dei miei tormenti,

nelle insonnie sbiadite dal pianto.

 

Resterai sempre

di quel sempre

che non fu mai,

quando al calare della notte

resti ancora quella foto in più

nell'armadio dei ricordi...


Id: 62051 Data: 01/02/2021 10:52:28

*

Mi chiedo se mai...

Sa d’inverno l’aria

dentro queste notti insonni

dove il respiro affaticato dal freddo

sfiamma i pensieri.

 

Muto, come degno d’una preghiera

mi leggo dentro,

e mi siedo sugli scalini

delle mie incertezze

a ciondolarmi tra le dita

la polveriera dell’inquietudine.

 

Mi chiedo se mai,

nello sfogliare questi perché,

saprò lasciare riposare il cuore.

 

Mi chiedo se mai

in questo insonne pensare

di dimenticare l’indimenticabile

saprò amare me stesso,

più di quanto ho amato te.

 

Mi chiedo se mai, stanotte,

attraverso le pieghe

di persiane chiuse,

potrò dormire ancora,

fingendo di non sentire

il rumore del delirio

che bussa piangendo

alle porte del mio cuore spento.


Id: 62050 Data: 01/02/2021 10:50:46

*

Di tempi ormai perduti

Perdonami Padre

se non ho occhi che ridono,

se ho mani vuote

senza un dono degno

del nome che porti.

 

Altro non ho che un ceppo

consumato dagli anni,

che lento brucia

in questo silenzio

corroso dal freddo...

 

E mi commuovo al pianto

di tempi oramai perduti,

dove al calare inquietante del giorno

mi sento una foglia al vento,

abbandonata in un tempo

che non ha più tempo,

in istanti troppo distanti...

 

Perdonaci Padre,

per questa notte dimenticata,

dove tra le righe del dire,

dentro abbracci negati

anche il Natale s’è spento.


Id: 62049 Data: 01/02/2021 10:49:38

*

Ti Amo

- TI AMO -

(A Vladimiro, l’amore della mia vita)

 

In quale modo t’amo,

estraneo alla ragione,

quando un tuo sorriso

sa essermi d’immenso.

 

Perché ti amo come fossi

una poesia di Montale,

una tela triste di Monet,

una nota nascosta per timore

dietro il sipario della vita.

 

Perché ti amo,

in questo essermi

catena al cuore,

quando a sporgerti mi afferri

e mi sorridi come mille soli.

 

Tu che mi scuoti

come quercia al vento,

in questo amarmi

come profumo

di terre lontane.

 

Tu che sei di me

la parte che rinnego,

patria a cui appartengo,

figlio nato nella conca

d’un vulcano spento.

 

Ti amo, in questo scorrermi

come lava nelle vene,

in questo essermi, oggi,

futuro per i miei domani...


Id: 62048 Data: 01/02/2021 10:47:42

*

Buonanotte Mamma

E mi torna

a scompigliare le ore

l’eco del tuo cantarmi i sogni

che dolcemente mi cullava.

 

Sarà la solitudine che avanza

a farmi sentire più freddo

dove la tua voce ormai lontana

non mi fa più da coperta

a quei sogni d’un tempo...

 

Cresciuto, ormai da un po,

vivo una vita

che si sfoglia stanca

al davanzale di tutti

i miei mille affanni...

 

Quanto ancora ti cerco

in quella ninna nanna

di cui ho perso i sogni e le parole.

 

Quanto ancora, singhiozzando,

ti chiamo nella notte

alla deriva ormai dei miei anni,

troppi, stanchi, smessi e sfilacciati.

 

Buonanotte amore mio...

ascolto e respiro piano

e chiudo gli occhi,

...così scende piano la notte

ed intanto ti penso!

 

Buonanotte Mamma...


Id: 62047 Data: 01/02/2021 10:46:46

*

Quando al pensarti di notte

Mastico pane e sogni,

lì dove la notte copre il cuore

come una coperta di lana antica.

 

Seduto, al capezzale

di tutte le mie afflitte solitudini,

osservo le tremanti luci dei lampioni

che interrompono il silenzio,

e mi ciondolo fra le dita

pensieri spaesati e paure stanche,

assenze scorticate ed ostici rimpianti.

 

Fa capolino la stanchezza,

e l’ora tarda scava dentro,

fermando d’un tratto

il singhiozzo di tutte le mie paure.

 

Chiudo gli occhi,

sommando attese

troppo sfilacciate,

quando al pensarti di notte,

mi ritorni come un mattino assente,

in un vuoto incolmabile

che mi spezza il fiato...


Id: 62046 Data: 01/02/2021 10:45:40