I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Mala - mente
Indomabile e perversa ambigua e confusa danza e giostra impalpabile e grave torrida e gelida nuda e coperta fertile, arida la mente aperta, ottusa mala - mente dolce e acida lieve e pesante soffice e dura coraggio e paura divina diabolica eterica, fisica seducente e sedotta attrattiva, repulsiva limpida, tiorbida la mente mala - mente razionale irrazionale affidabile, pericolosa istintiva, ragionevole bestiale, celestiale opposta, duale spirituale, sensuale fragile, forte ostinata, sfuggente scostante, radicata mediatrice, intransigente sincera, subdola pura, viscida liscia, ruvida sbandata, equilibrata assente, presente incompleta, totale sobria, offuscata facile, complessa intatta, compromessa chiusa, estroversa femmina, maschio lunare, solare la mia mente tutto e niente mala mente.
Id: 65197 Data: 16/02/2022 15:47:21
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Metamorfosi e memoria
Gentilmente la luna ha abbandonato la finestra, ha tolto l'occhio dal mio universo intimo ma io so che resta esattamente dov'è quel lattiginoso sguardo velato per scommessa di mistero promessa di splendere nuove oscurità al sorgere notturno quando il cuore si ribella allo scontato e il battito ritorna brado nell'ora tarda del tuo confessionale dove parli con voce di silenzio in pieno raccoglimento alla morte, alla vita, al ricordo con bocca di segreto al portale richiuso delle labbra dove è sacro perfino il dissacrato Io nasco dopo mezzanotte ancora e poi ancora atavica maledizione da vampiro a fenice ogni volta metamorfosi o travaglio non so Dalla vena maestra che si fa filo di piuma essere che si risveglia comunque nudo in una pelle sottile, senza filtro rannicchiato in posizione fetale farfalla futura, al primo stadio larvale ancora formando l'involucro che mi sarà bozzolo Quanta coscienza del dolore c'è nel proteggersi?
Id: 64128 Data: 23/09/2021 23:36:49
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Lebbrezza di questa decadenza
Eppure questo respiro malato di un dolore nemmeno mio mi invade il cuore con dolcezza e perfino un brivido sottile. Come se tutte le guerre da combattere mi appartenessero. E tra i vivi intorno quanti morti, quanti fantasmi in cammino. L'ebbrezza di queta decadenza che tu non potresti mai capire mi seduce l'anima e porto al petto il fiore appassito. Perchè resta bello resta un fiore nonostante tutto. La fine è una parola vera solo per chi si sente spacciato dall'inizio.
Id: 54603 Data: 04/09/2019 13:50:34
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Tra voli di corvi e danze di cigni
Piume bianche sullo specchio di un lago di neve i sogni piegati come colli flessuosi piume nere cadute da un'orgia di nubi gli incubi come becchi avidi ed io nel mezzo tra voli di corvi e danze di cigni
Id: 44583 Data: 11/10/2017 21:27:03
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Mono no aware (tanka)
Dolce e triste la bellezza del fiore chino al suolo la morte sui petali reclama tale grazia
Id: 44013 Data: 01/09/2017 14:40:33
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Il grido della musa assorda il cuore
Sepolta nella tomba del silenzio l'anima rannicchiata - il grido della musa assorda il cuore - fogli come sudari di antichi dolori, sanguigno ma secco l'inchiostro - strappa parole mute e dense - i versi annegati nel pianto vergano poesie oscure - da decifrare al prezzo di una ferita -
Id: 43703 Data: 03/08/2017 08:48:32
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I cieli bruciano
I cieli bruciano ormai quanto gli inferni nessun luogo è immune alla distruzione Ho illuso i miei occhi d'azzurro per non guardare le fiamme ma ne sento il calore folle I cieli bruciano nuvole di sangue sottili come fili di vene Ora non posso fingere di non vedere le lingue scarlatte intrecciarsi nell'aria a martoriare il sereno a dipingermi dentro un perenne tramonto
Id: 42374 Data: 13/04/2017 07:31:29
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Tanka -Timori notturni
Sorge l'oscuro pianeta del subconscio mondo lunare affiorano incubi e segreti sommersi
Id: 41292 Data: 30/01/2017 15:25:18
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Sulle rive del tempo
Aspetto il ritorno dell'onda sulle rive del tempo che splendono nude Attendo mi lambisca l'acqua dell'immortalità da bere a piene mani all'antica sorgente abbandonandomi sulle sponde del fiume dei sogni senza ritorno bagnandomi nella fonte che trascende il vivere e il morire Giungerai anche tu qui sulle rive del tempo senza più età
Id: 40741 Data: 29/12/2016 14:36:49
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Un epitaffio sulle nuvole
Al tempo del mio addio scrivi il mio nome con l'inchiostro nero della notte un epitaffio sulle nuvole o fallo incidere da un artiglio d'aquila Che sanguini per me il cielo almeno una volta!
Id: 40368 Data: 24/11/2016 01:38:22
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Sensazione rossa
È meraviglioso il fiore scarlatto che mi si apre nelle vene Bevo luce calda da calici di papavero e la fiamma brucia intrisa di vita Aspra e dolce insieme l'amarena di un tuo bacio sulle labbra e il sangue è un fiume in piena denso come lava magma di vulcano è la sostanza dell'amore Sensazione rossa
Id: 40011 Data: 29/10/2016 15:37:04
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Converso in silenzio con la dea davorio
Le parole notturne sono mute Converso in silenzio con la dea d'avorio È di seta il sudario scambiato per lenzuolo che scivola sulla mia pelle fredda nel sogghigno del buio Lacrime di perla svelano pallidi segreti Converso in silenzio con la dea d'avorio Bianca e vuota la sua luce indifferente E non ho più voglia di sogni
Id: 39129 Data: 25/08/2016 15:15:34
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Quando muore un poeta
Piange forse una volta in più il cielo bagnato di pioggia quando muore un poeta quando restano di lui nude parole, e quelle soltanto a ricordarlo scivola l'ultima stilla d'inchiostro come rivolo dell'ultimo sangue lacrima scura sul foglio candido muta testimone di versi d'amore e forse pure di righe d'odio Piange forse una volta in più la notte derubata di stelle quando muore un poeta e certo l'alba non sorride spogliata di luce e colore, chi scriverà ora di lei della sua bellezza fiorente nel mattino che nasce proprio mentre muore un poeta? chi canterà nel perfetto silenzio strofe di dolci canzoni chi farà serenate agli amanti? se la voce dell'anima più non pronuncia emozioni zittita e stroncata tacerà forse perfino l'usignolo sentendo la tristezza di quando di spegne la poesia ma forse diventa chissà la morte stessa poesia quando muore un poeta
Id: 38900 Data: 05/08/2016 08:21:08
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Grazie Baudelaire
Grazie Baudelaire, in un giardino trovi sempre i fiori del male ed io li ho colti senza temere spine e la conseguente goccia di sangue sulle mie dita anche per merito delle tue parole ed ho ascoltato il tuo saggio consiglio di ubriacarmi nella sterile sobrietà di altri, ho bevuto l'assenzio della poesia. Grazie Baudelaire
Id: 38865 Data: 02/08/2016 18:37:20
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La morte non balla mai sola
La morte non balla mai sola è un'oscura signora che vuol sempre qualcuno al suo fianco per il fatale passo a due vuol stringere tra le sue braccia chi docile le si arrenda e lo vuole una volta e una soltanto in un giro di tango Si esibisce con innata vanità guidandone fiera gli incerti passi verso il suo maligno possesso A volte sceglie un luogo segreto dove consumare quello strano amplesso altre è plateale nel salone delle feste si mostra come regina e padrona tu sai di non poterla rifiutare quando invita te Oggi è il tuo turno di danzare con lei è chiaro ormai la morte non balla mai sola
Id: 38768 Data: 23/07/2016 19:12:56
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Dite ai poeti
Dite ai poeti che la poesia più bella è già stata scritta basta semplicemente leggerla Dite ai poeti che non è vergata su carta ma che è incisa a fuoco nella carne viva del loro stesso cuore e vedranno scaturire le sue parole dal loro stesso nudo petto fino alle ignote vie del cielo ma dovranno chiudere gli occhi e sentiranno recitare i suoi versi dal vento in un soffio che si farà melodia ma dovranno ascoltare senza orecchie Non dite ai poeti però che io l'ho rubata alle loro lacrime ai loro sospiri per carpirne l'essenza forse gelosa del loro estremo godere e soffrire
Id: 38538 Data: 06/07/2016 12:32:03
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In odore di dannazione
Lascio le piume bianche agli angeli ed i sorrisi innocenti ai bambini e le poesie giustamente le lascio ai poeti Io i fogli semmai li sporco di dolore li imbratto con parole che possono disturbare perchè scrivo come amo, odio, muoio, vivo tutto nello stesso istante Sono la cosa più lontana dalla perfezione Mentre qualcuno prega sono la bestemmia sulla sua bocca sono l'imprecazione urlata al vento Sono la lacrima sprecata Sono il fuoco quando sceglie di bruciare e di non risparmiare nulla, quando scorda di poter scaldare, essere il sole di un freddo giorno E qualche volta divento improvvisamente gelo implacabile E sul tuo cuore so essere la neve di un intero inverno E del fiore che accarezzi ricorda, potrei essere la spina che ti buca le dita Dell'uccello sul davanzale son l'ala ferita No, tu non verrai con me chi è pronto a sacrificare per vero amore il suo paradiso non merita l'inferno ma se decidi di restare ancora un po' qui vivrai e morirai ogni giorno insieme a me e ti darò lampi d'estasi Mangeremo frutti proibiti dai sapori rari in odor di dannazione finchè verrà il tempo della tua liberazione e forse, infine, dopo secoli della mia
Id: 38320 Data: 19/06/2016 12:06:14
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Poeti dallinferno
È questo dolore che mi dilania con lama sottile e penetrante che mi spinge a scrivere, come fosse inchiostro il mio sangue poeti dall'inferno i miei oscuri pensieri di vita, amore e morte che prendono corpo sulla carta già, la carta almeno lei è ancora bianca candida ,innocente a cui posso raccontare ogni cosa ed accetterà parole dolci ed amare scritte in rosso, in nero o più raramente con la china blu color del cielo E' questo male interno che manifesto talvolta, silente eppure violento Poeti dall'inferno sono gli occhi neri con cui ti guardo amore mio tu non lo sai eppur anch'essi sono in qualche modo soavi demoni quando ti conquistano quando dici di vedervi dentro il fuoco infatti non ti sbagli ma sai poco delle mie ombre per tua fortuna... Terrò i miei spettri per me veri poeti dall'inferno nelle mie tetre notti senza più riverbero di luna, verseggeranno la mia innata malinconia ma sarà una poesia spietata...
Id: 38300 Data: 17/06/2016 19:54:29
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Blue spleen
Fedele compagna mi è questa malinconia come un male cronico eppure sottile e m'attraversa in ogni stagione come perenne cielo d'inverno densità grigia nel silenzio che stancamente contemplo ho nel cuore il sogno di un poeta assassinato all'alba ed ho nella mente le ombre lunghe della sera e il mio fiume è lento tra le rocce nel ricordo remoto di un'impetuosa cascata La dannazione perpetua d'amare ogni dolce veleno con cui la vita spesso mi alletta frutto dalla tenera polpa nettare poi contaminato dal nocciolo amaro succo che delude la bocca la voluttà spesso tradisce il piacere e lo corrompe in dolore ed io sono splendida maestra in questo processo alchemico che non conosce antidoto e conto le spine rovi che han messo radici nell'inquieto spirito mio sono abbastanza per trafiggere come nere stelle morte il corpo della notte che si stende su di me come un amante senza amore Non rattristatevi di queste parole il cieco impara ad amare il suo buio e forse più di altri persi nel sole può scorgere la luce più rara quella incompresa delle tenebre...
Id: 38199 Data: 09/06/2016 15:34:38
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E quando le parole...
E quando le parole si smorzeranno in gola come echi morti sarà allora che sentirai più forte il grido la tempesta si annuncia sempre con il sussurro che non cogli il primo lamento sommesso del vento ecco, è in quell'attimo che dovresti ascoltare il nascere dell'irruenza dell'onda contro gli scogli quel suono all'inizio sottile... E quando le parole naufragheranno come i nostri sogni bambini avrai già detto tutto senza muover le labbra avrai già pronunciato tutti i nomi del dolore e solo il silenzio saprà capire perchè , ricorda il silenzio sa sempre capire non chiede di spiegare e paziente ascolta i tuoi segreti come un confessore assorto e discreto che tende l'orecchio... Ecco, queste sono le mie parole soltanto le mie parole accoglile in te per favore sii per una volta quel raccoglimento che si pone in attesa della muta voce del cuore e non dovrò spiegare che piano sto morendo dentro Mi comprenderai? Forse...Non so ma se mi fissi e taci come in questo solenne istante credo che lo farai perchè il silenzio sa sempre capire...
Id: 38160 Data: 07/06/2016 10:56:27
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Gli occhi di Narciso
Nello specchio la vanità ubriaca vede solo sè stessa gli occhi di Narciso si innamorano ciechi del loro stesso sguardo ma è l'illusorio ritratto di un misero nulla un riflesso falsato gli occhi di Narciso non colgono sfondi solo cercano il volto cui credono di appartenere
Id: 37956 Data: 26/05/2016 01:29:56
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Ir-realtà virtuale
Cuori inscatolati ben confezionati nell'era dei computer sentimenti viaggiano sullo schermo apparentemente filtrati controllati Attenzione! Ricorda io sono illusione ir-realtà virtuale ma davvero posso farti male chi gioca cambiando identità come si fa con un vestito vecchio facile ingannare dietro a un apparecchio dove cercare allora la verità Questo proprio non si sa ma con me non ti servirà chi compare e svanisce come un cibernetico fantasma che dietro un monitor si plasma entra nella vita facilmente ed esce altrettanto velocemente praticamente inesistente ma è una scossa micidiale a livello emozionale è la regola dell'irrazionale sentimenti volano sulla tastiera ricorda non è una cosa vera concepita solo in potenziale Attenzione! Io sono ir-realtà virtuale piloto un mondo artificiale posso farti davvero male In fondo tutto oggi è simulazione cerebrale collettiva connessione fili e impulsi nella rete un server spedisce l'amore e voi utenti ormai credete sia la via migliore potete mentire nascondervi a vostro piacere fingere, usare, inventare rifletto solo il vostro volere registro la vostra bugia da digitare potete sbizzarrirvi non abbiate paura tuffatevi in quest'avventura creo avatar su misura sono il perfetto surrogato per chi vuole affetto sono il sostituto discreto segreto e raffinato posso darvi tutto anche il sesso l'orgasmo in fondo è sempre lo stesso moderno e funzionale alimento fantasie allettanti per molti nuove ed appaganti e a cercarmi siete in tanti sto provocando lo so perchè dir di no? ma è il bello mio sono ir-realtà virtuale io !
Id: 37676 Data: 07/05/2016 23:06:42
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Oscura rapsodia
Cori di angeli neri accompagnano i violini che stregano la notte falò che in terra emulano la luce viva delle stelle e tu che danzi sulle nude sponde nel sale di lacrime marine nell'incanto d'una rapsodia oscura mentre i ricordi inseguono nel sibilante canto del sabbioso vento i tuoi passi scalzi e i tuoi lunghi capelli fatti di seta quella pelle d'un candore unico Che strana festa se ne sono andati tutti restano solo musicisti invisibili a conquistare magici il silenzio che muto in ascolto giace sulla rena Quei suonatori che ammaliano il tuo cuore mentre il tuo corpo seduce il loro nella cadenza dolce eppure maledetta di un ritmo che rapisce l'anima ti avvicini alle onde e le tue gambe nude si vestono del pizzo di bianca spuma nella rilucenza della luna l'ultimo giro del tuo ballo poi svanisci nel cuore della notte nel profondo amplesso tra acqua e cielo ti dilegui nell'ultimo sospiro ma io sento ancora l'eco delle note di quest'oscura rapsodia e naufrago con te sto forse morendo?
Id: 37414 Data: 20/04/2016 10:48:27
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Alienazione
Faccio parte del tutto ne sono consapevole forse fin troppo ma prendo le distanze da specchi che tradiscono una sagoma un'ombra che forse non riconosco più non rincorro chimere ed illusioni so benissimo che questo è un sogno e qui inizia lo strano processo del distacco la mia non appartenenza a nulla tantomeno a me stessa mi estraneo dall'ego dalle sue artificiose costruzioni per convincermi ad identificarmi in una parte che non so recitare mi dissocio da questa clonazione la mente è sofisticata ingegna trappole in cui rimanere prigionieri mi ha fatto sempre credere io fossi il ragno invece sono la mosca nella sua ragnatela ed ora non posso che diffidare dei miei stessi pensieri è caduta la prima tessera del domino reazione a catena nella mia alienazione
Id: 37311 Data: 12/04/2016 15:22:34
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Maschere effimere
Ecco il teatrante con il suo bel costume di scena il sorriso finto per la parte e la lacrima in tasca maschere effimere indossa una dietro l'altra cambiano i copioni mai la recita per chi bene o male sa vestire i panni della finzione incorporando personaggi da esibire sul palco della vita maschere effimere coprono il volto ma gli occhi sbucano sempre tradendo spesso false espressioni si trucca il viso l'attore sempre e immancabilmente può vendere fumo e parole ma non può celar a lungo un cattivo cuore al calar del sipario il fragore degli applausi ma i riflettori presto si spengono la sala è già vuota la folla se n'è andata lo spettacolo è finito resta il silenzio unico spettatore non pagante Eccolo il teatrante nella verità di uno specchio e di una solitudine
Id: 37195 Data: 05/04/2016 10:05:36
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La più dolce maledizione
La più dolce maledizione è l'esser nati con un cuore come il mio dal viscerale sentire amore estremo per la vita vene intrise di veleno un fiore che cela tra i suoi arbusti troppe spine e il seme della morte una rosa screziata spruzzata di sangue e colori attecchita ostinatamente alla stessa terra che la vedrà appassire con tal triste consapevolezza come godere della bella stagione come gioire del bacio del sole presagendo l'ombra della fine?
Id: 36899 Data: 17/03/2016 18:01:33
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Dove sono gli dei stanotte?
Guardo il cielo nero son solo sogni i carri di fuoco che attraversano l'aria? Le stelle che vedo divampare ed esplodere come mille fiamme? Dove sono gli dei stanotte? Perchè non ho bisogno solo delle loro spade ma del loro cuore forte che brandisce l'arma invincibile degli eroi quel sublime coraggio di vivere e lottare come immortali senza mai tremare o dubitare Dove sono gli dei stanotte? Vorrei vegliassero sul mio corpo stanco e sul mio spirito esausto con l'amore di compassionevoli guardiani con i loro fieri occhi pieni di luce divina Son solo sogni le loro immense mani di vento che stritolano serpenti e lanciano saette? Perchè vorrei mi temprassero l'anima forgiandomi scudi di ferro donandomi corazze indistruttibili contro l'orda maligna dei demoni guerrieri che avanza su scuri destrieri inseguendomi nel buio della foresta fitta del cuore Io ancora vi attendo qui sacre guide perchè non posso arrendermi a infernali precipizi ma solo ai vostri nomi gloriosi e a dolci preghiere
Id: 36799 Data: 11/03/2016 08:54:59
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Rimbaud
La fata verde nell'assenzio ispira i poeti dell'inferno sento gli echi dannati dei versi di Rimbaud Se la disperazione si trasmuta in poesia non cercate in essa parole fiorite ma solo pagine di spine Non chiedete dolcezza dov'è piena decadenza E' mai divenuto miele il fiele? Accettate l'aspro gusto della verità Quello che ferisce labbra e cuore l'inchiostro perfino velenoso delle penne dei poeti dell'inferno Io v'ho trovato più sincerità che nel gentil canto dei menestrelli che nelle romantiche serenate stornelli e lusinghe offerti spesso all'anima mia Che ci crediate o meno Rimbaud stasera siede qui con me quanta bellezza e dolore assorbo quando mi sussurra: "Sono colui che soffre e si è ribellato"
Id: 36776 Data: 10/03/2016 09:04:22
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