I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
Vedo la torre, penso al poeta,
curvo nell’ombra, sguardo anelante…
scrive versetti non vede la meta,
Silvia non sa ma è sempre presente.
Vita di studi alquanto noiosa,
il giovane cresce molto malato,
lei invece sboccia come una rosa
lui ormai arreso prende commiato.
Grande maestro nei giorni futuri,
penna profonda dai mille colori
leggo di te tra i peschi maturi.
Viene l’estate stagione di amori,
suoni lontani di grandi tamburi.
Comincia la festa, lanci di fiori…
Corre la vita in modo veloce,
l'ora scandisce il ritmo vivente,
come un fiume, riflusso, la foce
tale suono, il passato si sente.
Vedo la luce, ne sento la voce,
vorrei baciarti, sentirti presente,
nella mia vita per sempre una croce
nonche' delizia; distendo la mente.
Voglio pero' ricordati com'eri,
dolce, decisa con mille risate,
giovane madre gran donna che eri!
Come le navi dal porto salpate,
veleggi leggera donna di ieri,
folli passioni per sempre legate.