I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
Ogni parola ha la sua poesia,
la sua musica, il suo ritmo,
la sua immagine nell'armonia del tutto
e contiene un microcosmo da esplorare
con infinita meraviglia.
Ma è il poeta che deve interpretarla,
e il cuore, lo strumento.
Lo spirito dona l'impronta,
il poeta ne traccia i contorni;
lo spirito suggerisce l'idea,
il poeta ne ascolta la melodia
e la traduce in sillabe.
In ogni parola vive e pulsa
un mondo di bellezza e di poesia.
Il poeta coglie parole dall'infinito
e ne fa esili mazzi profumati
per incantare i cuori.
Luci del Faro
Nel cono d'argento
che a notte
il faro proietta sull'acqua
io vedo danzare
farfalle di luce
scintille di mare.
E quanto più buia
la notte mi appare
più forte è il potere
ammaliante e fatale
che induce il mio cuore
a volersi fermare.
Non odo rumore
non sento ragione
non voglio pensare
ma resto incantata
ancora a guardare
quel cono di luce
che danza sul mare.
Opera vincitrice del 1° Premio Nazionale di Lettere ed Arti 2001 "Città Viva" di Ostuni, presieduto da Bruno Mobrici, giornalista Tg1, con la motivazione: "Esprime, in una felice sistesi tra forma e contenuto, un momento estatico indotto dalla luce del faro sul mare con immagini evocative e soprattutto con la cullante musicalità di senari e di rime e di assonanze suggestive".
Da L'Isola: 23 ottobre 2001 - E' il giusto riconoscimento alla sensibilità di una donna che sa vedere oltre l'apparenza delle cose, riconducendole alla dimensione dell'essere. E "Luci del faro" ne è la dimostrazione. Il cono d'argento che danza sul mare è vita nella sua essenza più pura, vita che acquieta le percezioni esteriori e annulla la forza della ragione, richiamando il cuore all'attimo dell'illuminazione.