I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Eco di Fantasia, da Incipio - L’Arca Felice ed.
In questo vago dolce nutrimento s’aggira inquieta una flotta di segni d’incerti voleri dissolti al brillare di sguardi lucenti ogni presenza in barca ciondola tenendo stretto tra denti di piombo il suo sogno integerrimo. L’acqua che proviene sublima la superficie del vetro sui ciottoli fragranti di passi. Che sia un’eco di Fantasia o il frantume di schegge taglienti di per sé vuotoflesse se sostare soffoca il fiato se la salvezza di un lume è esigere l’Enigma esistente sulla carrucola di sogni e desideri Andiamo pure! Un grande atrio spalanca l’emisfero ricevendo il rosone dei viventi il cui esercizio dei poteri è immenso nel contrappasso che genera l’ascesa lo scioglimento del rosario ai vespri 50 grani fluorescenti al tocco intenso di membrane e particelle che in congiunzione cercano gli anelli.
Ma in fondo è debole la mensa e si resta in preghiera nei nostri umili panni lisi.
Id: 19331 Data: 25/02/2013 09:43:15
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Organze
Lievissima Ornata di festa cinta da tulle e organze fiorite sarà lieve sollevarsi sui fortilizi dell’innocenza lieve innalzarsi sui circoli semi-desertici dei paesi insonni incamminarsi tra i vicoli ciechi delle botteghe oscure nei quartieri in penombra. Strade nutrici ormai dimenticate un tempo prese d’assalto!
Lievissima Ornata di festa di esili veli di bianco cosparsa asfalto di vetro addosso svolerò su affreschi di case a rincorrere antiche sfere dorate portando il balocco nell'angolo buio del nascondino perduto
A un tratto quel muro, l’asprezza. Ciò che era tenero è ora di cemento!
Che sia pure l'unica volta che una stradina si fa culla di paglia sosterò nel quartiere e con le mani sporche, i piedi infangati volto di latte e ginocchia graffiate a voi Piccoli/a voi Grandi a voi, Teneri Infanti urlerò: “Scavalchiamo quel muro! Andiamo fuori dal recinto”.
dalla rivista "Diversalità Poetiche" Gennaio 2013
Id: 18910 Data: 28/01/2013 12:49:05
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Dell’irrisolto: la muraglia
Siffatta in altezza si eleva una muraglia di possenti filari nel giallo si contorna fino al fragile sambuco all’ossuario dove vanno i rigagnoli e la sparsità dei tumuli sfibra la compagine interna. C’è intesa sottile tra i popoli d’Aria/Fuoco Terra/Vento un tacito accordo di aromi selvatici scuote il recinto suscita i brividi fini dei salici piangenti al vento purificati dal battito di miracolosa pioggia. D’umidità traboccano i figli dell’erba vaghi nell’ampia monocromatica Distesa Ogni tanto di vera sostanza.
(Da Prima che i germi, Cfr 2012)
Id: 16975 Data: 14/10/2012 20:00:18
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Prima che i germi
Resta ancora un’ultima scatola su cui cadrà impietrito il coperchio di rose pungenti con epitaffi incisi su corone bianche consonanti tra spine le vocali sui ricami del gambo quando i pistilli degli enigmatici cerchi torceranno l’intero senso d’inerenza in transito molle giungerà al tendine il verme dalle ceneri con marcia impaziente al consunto fibulare poi all’anulare incerto se restare ancora un momento nello splendore della zolla fresca o sfibrarsi nel vuoto inverso Prima Che I Germi scalfiscano il lunaggio del pietrame l’erosione della ruota porti Cieca le sue sfiorescenze sferri il suo tiro morente un lungo traino e scuro di abissi terrestri ridoni potere al potente! Sub-regna l’artificio nel nostro fracasso e sarà stato il chiedersi un soffio di vento un alito di parole calde nel precipizio delle fredde macerie.
(CFR 2012)
Id: 16953 Data: 13/10/2012 17:42:50
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